«Sudditi d’un altro stato»? Gli ecclesiastici veneziani
Antonio Menniti Ippolito
Tra lo stato e la Chiesa
Nel 1609 il nunzio pontificio Berlinghiero Gessi aveva un problema con il pievano di San Maurizio. [...] preteso che fosse a carico dei suoi stessi capi il compito di far osservare la detta Bolla, e a tal fine, probabilmente di Andrea, che nel 1674 si trovava in Roma come cameriere d’onore del papa), designato al patriarcato di Aquileia, prima accettò ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] che rassegnarsi e promulgare la richiesta bolla di approvazione.
I timori nutriti a Roma circa possibili cedimenti di Massimiliano dei feudi rappresentava una fonte di entrate per la Camera apostolica. La revisione dei titoli, peraltro avviata prima ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] Costanza e la sorella Violante, promessa sposa a Roberto d'Angiò. Poi, con la bolla Super reges et regna (4 apr. pp. 379-410; G. Zaccagnini, Un frammento d'un libro di conti della Camera privata di B. VIII, in Bull. st. pistoiese, XXIII (1921), pp. ...
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Città e territorio nel Dominio da mar
Donatella Calabi
Governanti e governati: le discordie del vivere civile
Tra la seconda metà del Cinquecento e i primi decenni del secolo successivo, una delle [...] ribadisce l'opportunità che la camera fiscale provveda a pagare, a Zara e a Sebenico, come a Spalato, non solo giudici a proposito del monitorio che egli ha da poco emanato contro gli Ebrei: giusto è affiggere in città nei luoghi deputati le bolle ...
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Gli archivi
Francesca Cavazzana Romanelli
Memorie nazionali, memorie locali
Istituito nel 1874(1) quale organo consultivo del Ministero dell’Interno cui erano state giusto allora attribuite — non senza [...] era nato a Verona nel 1879 e si era laureato in Giurisprudenza a Padova. Passato a Roma, fu segretario generale della Camera dei deputati e 1901, specie per autografi, miniature, legature e bolle metalliche. Nel 1904, in seguito ai restauri cui fu ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] per i quali Filippo II aveva chiesto invano a P. una revisione delle bolle del 1559 e del 1561 - con cui erano sul mercato le cariche lucrose di chierico e di auditore di Camera che erano state lasciate vacanti dai neoeletti, finivano per costituire ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] finestra mentre veniva portato per la seconda volta in camera di tortura e morì tra tormenti atroci. Pietro La chiesa e la repubblica, cit., p. 140.
79 T.A. Contin, Riflessioni sopra la Bolla In Coena Domini, Venezia 1769, p. 277.
80 Cit. in ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] di conservare integri i territori della Santa Sede risaliva alla bolla Admonet nos, del 1567, con la quale Pio V 46 Atti parlamentari. Camera, Leg. XIV, sessione I, discuss., tornata 10 giugno 1887, pp. 3414 segg. Cit. in A.C. Jemolo, Chiesa ...
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ESTE, Obizzo d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, nacque il 14 luglio 1294 dal marchese Aldobrandino (II), fratello del signore di Ferrara, di Modena e di Reggio Azzo (VIII), e da Alda di Tobia [...] a condurre a buon fine i negoziati in tempi relativamente assai brevi. Già sul finire di quel medesimo anno, con bollacamera". All'E. risalgono i primi esempi di monetazione autonoma estense, in quanto a partire dal 1346 o 1347 egli batté moneta a ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] e imperiali; ammende destinate alla camera imperiale; un palazzo imperiale a Lucca): sicché per quanto riguarda monastero di S. Sepolcro di Arezzo, sono infatti i beneficiari delle bolle di Gregorio VI. Adalfredo, vescovo di Bologna, Guido abate di ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
nebbia
nébbia s. f. [lat. nĕbŭla]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua aventi diametro di qualche millesimo di millimetro, e quindi leggerissime, che si formano in prossimità del suolo o sopra il mare e i laghi o lungo i fiumi per condensazione...