Giurista (Cheapside, Londra, 1723 - Londra 1780). Prof. a Oxford dal 1758 al 1766, membro della Cameradeicomuni nel 1761, dal 1770 giudice alla corte dei Common pleas e, per pochi mesi, a quella del [...] tradotti in varie lingue (in 4 voll., 1765-69, 21 a ed. 1950), opera che fa del B. uno dei maggiori giuristi inglesi e che influì notevolmente sulla formazione della coscienza costituzionale inglese: in essa è contenuta una completa esposizione delle ...
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Avvocato e uomo politico scozzese (Edimburgo 1778 - Cannes 1868), insieme con Samuel Whitbread fu consigliere legale della principessa di Galles, Carolina. Entrato nella CameradeiComuni nel 1810, si [...] mise subito in luce tra le file dei Whigs, e si adoperò in favore dell'educazione del popolo, fondando nel 1827 la Society for the 1834, continuò per più di 30 anni a interessarsi di affari giudiziarî alla Cameradei Lords e nel Consiglio privato. ...
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Patriota e uomo politico (Trapani 1808 - Palermo 1889); nel 1848 fece parte del governo provvisorio siciliano come presidente del comitato delle Finanze, fu eletto presidente della Cameradeicomuni e [...] passò quindi all'unitarismo, e fu presidente del Consiglio di luogotenenza in Sicilia (1860). Deputato e vicepresidente della Camera, senatore dal 1861, presidente del Senato dal 1870 al 1874. Lasciò Ricordi sulla rivoluzione siciliana del 1848-1849 ...
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Avvocato e uomo politico inglese (Ashburton 1731 - Exmouth 1783); nel 1763 si distinse nella difesa di John Wilkes contro le persecuzioni di Giorgio III. Eletto deputato whig nel 1768, fu sempre all'opposizione, [...] e fu creato barone. Abile oratore, presentò nel 1780 una celebre mozione per limitare l'influenza della Corona sulla CameradeiComuni, e si oppose energicamente al corrotto sistema delle sinecure e delle pensioni, con cui Giorgio III influenzava il ...
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Poeta (Loughborough, Leicestershire, 1613 - Londra 1658). Difensore della causa realista, fu sospeso dalla cameradeicomuni nel 1645. Attaccò violentemente gli Scozzesi nella satira The rebel Scot. Un [...] suo volumetto di poesie (Poems by J. C.) apparve nel 1656; un primo tentativo di raccogliere le sue opere fu fatto nel 1677 con la pubblicazione di Clievelandi vindiciae or Cleveland's genuine poems. Tuttavia ...
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Filantropo e uomo politico inglese (Hull, Yorkshire, 1759 - Londra 1833). Deputato ai Comuni dal 1780, convertitosi alla confessione evangelica nel 1784, si impegnò totalmente in iniziative filantropiche; [...] in parlamento condusse dal 1787 al 1825, quando lasciò la cameradeiComuni, una incessante battaglia per l'abolizione della schiavitù; nella sua azione ebbe l'appoggio del primo ministro W. Pitt, di cui fu amico intimo e leale sostenitore. Ai suoi ...
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Agitatore antischiavista inglese (Wisbech 1760 - Ipswich 1846). Fondò nel 1787 il primo comitato per l'abolizione del commercio degli schiavi, e, aiutato dal deputato Wilberforce, promosse alla Camera [...] deiComuni una discussione sull'argomento. Nel 1789 andò a Parigi per cercare d'interessare al problema il governo francese ottenendo qualche appoggio da La Fayette e Mirabeau. Dopo l'abolizione del commercio degli schiavi (1807) pubblicò la History ...
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FERDINANDO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nacque il 12 genn. 1810 a Palermo, da Francesco, duca di Calabria, e da Maria Isabella, dei Borboni di Spagna, sua seconda moglie, ed [...] all'isola uno statuto diverso da quello napoletano, ispirato alla costituzione del '12, un Parlamento separato con Cameradei pari e Cameradeicomuni, la nomina di un viceré e di un ministero per gli affari di Sicilia, l'esclusività delle cariche ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] , W. Blackstone, ne fu profondamente influenzato. Tra il 1769e il 1807sette edizioni vennero pubblicate. Dal dibattito del 1770alla CameradeiComuni a quello del primo decennio dell'Ottocento, provocato da S. Romilly, la voce del B. fu presente, al ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] assediata dalle truppe borboniche. Nel marzo 1848 fu eletto deputato di Francavilla al nuovo Parlamento siciliano, la così detta CameradeiComuni, di cui fu il segretario, come membro più giovane. Ma, dopo pochi mesi, la reazione borbonica ebbe il ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
comune1
comune1 (ant. commune) agg. e s. m. [lat. commūnis «comune; mediocre; affabile», comp. di con- e munus «carica, ufficio», propr. «che compie il medesimo ufficio»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce a tutti o ai più (contr. di privato,...