CHIESI, Gustavo
Bruno Di Porto
Nato il 26 febbr. 1855 a Modena da Guglielmo, capostazione, e da Isabella Marchi, lavorò dapprima come telegrafista nelle Ferrovie mediterranee, per dedicarsi ben presto [...] 6-7 febbr. 1885, criticando aspramente la posizione possibilista deideputati dell'Estrema, i quali, in un ordine del giorno 16 e 19 marzo 1902 (articoli La reazione battuta alla Camera e La paura vera), che spiegavano i motivi dell'astensione ...
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GIULINI DELLA PORTA, Cesare
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 25 sett. 1815 dal conte Giorgio, membro della reggenza di governo alla caduta del Regno Italico nel 1814, commissario per la liquidazione [...] A. Mai di Bergamo, vol. XII, f. 8). Anche di fronte ai dubbi dei lombardi se si potessero modificare le norme per l'elezione della Camera e ridurre il numero deideputati con legge ordinaria dell'esecutivo, i commissari di destra e lo stesso Cavour ...
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GIOVANNINI, Alberto
Roberto Pertici
Nacque a Bologna il 4 nov. 1882 da Luigi e da Argia Zanetti. Il padre, impegnato con i fratelli nell'industria cartaria, aveva partecipato alla presa di Roma nel [...] preludio del progressivo passaggio all'opposizione di una parte deideputati (anche eletti nel "listone") che si riconoscevano economiche e commerciali di Bologna, patrocinata dall'ex Camera di commercio, ormai diventata Consiglio provinciale dell' ...
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CICCONE, Antonio
Luigi Agnello
Nato a Saviano (Napoli) il 7 febbr. 1808 da Nicola e Nicoletta Faiello, compì gli studi secondari nel seminario di Nola e quelli superiori nel collegio medico-cerusico [...] pubblica (Le Assemblee del Risorgimento, Napoli, II, Roma 1911, pp. 371-79). Dopo che la Camera fu sciolta (13 marzo 1849) e cominciarono gli arresti deideputati, non più protetti dalla immunità, il C. si sottrasse con la fuga alla cattura e al ...
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CASSARO, Francesco Maria Statella e Napoli principe di
Giuseppe Scichilone
Nacque a Palermo nel 1758 da Antonio principe dì Sabuci e marchese di Spaccaforno e, dal 1778, principe di Cassaro e da Eleonora [...] approvata dal solo braccio demaniale. In quell'occasione sette deputati e fra questi il C. votarono contro la richiesta del trovò subito di fronte al grave problema del bilancio. La Cameradei Comuni, apparsa già divisa al momento dell'elezione del ...
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LA CECILIA, Giovanni
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 27 sett. 1801 da Francesco Paolo, usciere della Gran Corte civile, e da Marianna Vitale. Malgrado la sovrabbondanza di dati autobiografici [...] infatti il dissidio tra Corona e Camera che fu all'origine degli scontri del 15 maggio 1848. Quel giorno il L. aveva ai suoi ordini un battaglione di guardie nazionali con il compito di tutelare l'incolumità deideputati: invece fu lui che, con un ...
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LESSONA, Alessandro
Nicola Labanca
Nacque a Roma da Carlo, insigne giurista, e da Agnese Pirzio Biroli, il 9 sett. 1891. Il L. frequentò il liceo a Pisa dove il padre insegnava presso la facoltà di [...] coloniale presso la facoltà di scienze politiche di Roma; non a caso il L., che pur era deputato dal 1924, nel marzo 1939 non entrò nella Cameradei fasci. Visse delle risorse accumulate, ma era ormai messo da parte.
L'essere rimasto in ombra nell ...
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GALLETTI, Giuseppe
Marco Bocci
, Giuseppe. Nacque a Bologna l'11 ag. 1798 da Pietro e Anna Benassi. Conseguita nel 1819 la laurea in legge nella città natale, cominciò a esercitarvi la professione di [...] proposta di legge avanzata nel Consiglio deideputati Discorso concernente alla riduzione delle ipoteche di . 11, 26; per gli interventi parlamentari tra il 1865 e il '67 Atti parlam.,Camera, Discussioni, legisl. IX, sess. 1865-66, I, p. 711; III, p. ...
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BIGGINI, Carlo Alberto
Danilo Veneruso
Nato a Sarzana il 9 dic. 1902 da Ugo e da Maria Accorsi, iniziò gli studi liceali presso il liceo Doria a Genova, interrompendoli per obblighi militari (1922-1924). [...] membro effettivo della giunta provinciale.
La sua elezione nel 1934 a deputato per il collegio unico nazionale dette al B. occasione di allentare dell'economia corporativa, Roma 1935; La Cameradei Fasci e delle Corporazioni nel nuovo ordinamento ...
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LONGINOTTI, Giovanni Maria
Mario Casella
Nacque a Remedello Sopra, presso Brescia, il 12 sett. 1876, da Roberto e da Antonietta Bordogna. Frequentò l'istituto tecnico Nicolò Tartaglia di Brescia e poi [...] all'indomani delle devastazioni compiute da fascisti nelle case deideputati G. Miglioli e G. Garibotti (quest'ultimo socialista), il L. contribuì alla caduta del primo governo Facta, presentando alla Camera, a nome del gruppo popolare, un ordine del ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
deputato
agg. e s. m. [part. pass. di deputare]. – 1. agg. Designato a un incarico o a una funzione, con la prep. a: essere deputato a rappresentare il proprio governo; l’orecchio è l’organo d. all’udito. Con accezione specifica, luoghi d.,...