CAPPA, Paolo
Lorenzo Bedeschi
Nacque a Genova il 19 febbr. 1888, ma trascorse l'infanzia e la fanciullezza a Savona dove poco dopo i suoi genitori Francesco e Maria Forzani di tradizione cattolica s'erano [...] di farlo organo del Centro nazionale clerico-fascista.
In coerenza con la sua scelta antifascista parlò alla Camera contro per la flotta mercantile (Replica al bilancio dell'Industria e Commercio. La rinascita dell'Italia nel dopoguerra. Da Cavour a ...
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Politico statunitense (Nevis, Antille, 1755/1757-New York 1804). Fu uno dei maggiori artefici della nascita della Repubblica americana. Dopo un’infanzia difficile, nel 1773 raggiunse New York ed entrò [...] , tra gli altri poteri da attribuire al Congresso, quello di regolamentare il commercio interno ed estero della Confederazione e quello di avere un potere esecutivo nettamente al di sopra di quello dei singoli Stati confederati. Iniziò l’attività ...
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Fortis, Alessandro
Patriota e uomo politico (Forlì 1841 - Roma 1909). Di padre israelita, laureatosi in giurisprudenza nel 1862, fu volontario nelle formazioni garibaldine durante la guerra d’indipendenza [...] repubblicana romagnola e partecipò al convegno di Villa Ruffi, presso Rimini, nell’ , sostenne nel congresso di Genova del 1876 la e commercio convinto della necessità di restaurare l del Consiglio, con il sostegno di Giolitti, dal marzo 1905 al ...
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Colombo, Emilio
Politico (n. Potenza 1920). Proveniente dal movimento giovanile cattolico, è stato tra i massimi esponenti del Partito democristiano. Deputato alla Costituente (1946) e dal 1948 alla [...] Camera, è stato ministro dell’Agricoltura (1955-58), del Commercio estero (1958-59), dell’Industria e Commercio (1959-63), del Finanze nel gabinetto De Mita (apr. 1988-luglio 1989) e di nuovo degli Esteri nel gabinetto Amato (dal 28 giugno 1992). Il ...
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Dalhousie, James Andrew Brown-Ramsay
Politico scozzese (Dalhousie Castle 1812-ivi 1860). Membro della Camera dei comuni (1837) e dei lord (1838), presidente del Board of trade (1845), fu governatore [...] del Bengala (1848). Adottò una politica aggressiva di espansione territoriale; in base alla dottrina del lapse Mutiny of Indian sepoy del 1858. Lavorò inoltre allo sviluppo del commercio, dell’irrigazione e del servizio postale in India; tornò in ...
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Statista inglese (Liverpool 1809 - Hawarden 1898). Dal 1832 con i tories, passò poi al Partito liberale, divenendone leader (1865). Più volte primo ministro (1868-74, 1880-85, 1886 e 1892-94), varò numerose [...] su basi liberiste, un trattato dicommercio con la Francia, e abolì molti dazî d'importazione. Nel 1865, essendo premier lord J. Russell, G. divenne leader del gruppo parlamentare liberale; come tale portò al successo nella Camera la battaglia per l ...
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Uomo di stato belga (Melle 1807 - Manage, Hainaut, 1875). Dapprima seguace delle idee di rinnovamento liberale del cattolicesimo propugnate in Francia dal Lamennais, le abiurò dopo la condanna papale (1832) [...] rientrando nell'ortodossia, eletto alla Camera nel 1834 per il partito cattolico, ne divenne presto uno dei capi più de Theux (marzo 1846-giugno 1847) stipulando successivamente trattati dicommercio con la Francia (1845), i Paesi Bassi (1846), gli ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] in tutte le città dello Stato pontificio, permettendo loro di intraprendere nuovamente ogni genere dicommercio, anche con i cristiani, aprire banche, sotto la sorveglianza della Camera apostolica, acquistare i titoli del debito pubblico. Potevano ...
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SISTO IV
Giuseppe Lombardi
Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo († 1430) "accimator panni" (così qualificato in diversi atti notarili: [...] di Milano, mentre i Medici godettero di un certo numero di privilegi, divenendo depositari della Camera Maestri di edifici e di strade a Roma nel secolo XV. Fonti e problemi, Roma 1997, pp. 68-79; A. Modigliani, Mercati, botteghe e spazi dicommercio ...
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Nazionalsocialismo
HHans Mommsen
di Hans Mommsen
Nazionalsocialismo
sommario: 1. Nazionalsocialismo e studio comparato del fascismo. 2. Fase di movimento: a) origine e struttura sociale della NSDAP; [...] dicommercio e le commesse statali in costante aumento permisero a Schacht di superare la disoccupazione di massa con misure dirigistiche di vasta portata, e di Reich, la creazione della Reichskulturkammer (Cameradi cultura del Reich) e dei ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
commercio
commèrcio s. m. [dal lat. commercium, comp. di con- e merx mercis «mercanzia»]. – 1. a. Attività economica che mira a trasferire i beni dal produttore al consumatore, sia direttamente sia soprattutto attraverso l’opera di intermediarî;...