DONI, Giovanni Battista
Gianfranco Formichetti
Figlio di Francesco e Giustina Lapi del Tovaglia, nacque nel 1594 a Firenze. Iniziò i suoi studi a Bologna per passare poi a Roma presso i gesuiti. Di [...] chiara distinzione che l'autore pone tra il genere madrigalesco e lo stile recitativo, conseguente alla riforma della Camerata fiorentina.
Molto più rilevante avrebbe potuto essere il contributo ai problemi musicologici del tempo se tutti gli scritti ...
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LAMBERTI, Marco
Girolamo De Miranda
Nato in Toscana, forse a Figline Valdarno, nella seconda metà del XVI secolo, è ipotizzabile che, benché di animo incostante, riuscisse a concludere il cursus degli [...] Con il beneplacito del granduca gli era concessa la provvisione di 18 scudi mensili e a Benedetto Guerrini, segretario di camera di Ferdinando II, inviava in dono prodotti della campagna. Lontano dalla corte, ora il L. viveva in maniera tranquilla ma ...
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BENTIVOGLIO, Enzo
Tiziano Ascari
Nacque da Comelio e da Isabella Bendidio, probabilmente a Ferrara, intorno al 1575. Nulla sappiamo della sua prima giovinezza e dei suoi studi, ma dovette certo ricevere [...] gli concesse di procedere a tale bonifica e il 26 luglio dello stesso anno il tesoriere papale, il commissario della Camera apostolica, il conte E. Ronchi, mandatario dei proprietari interessati, il mandatario della comunità di Trecenta e l'abate di ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] filosofi dello Studio, F. Patrizi, A. Barisano, A. Montecatini ed E. Cato, dal soggiorno di valenti compositori e maestri di camera, C. Monteverdi, L. Luzzaschi, I. Fiorino e G. Wert, dal concorso di gentildonne, Laura Peperara e le sorelle Bendidio ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] (di per sé giustificato colla pretestuosa accusa di complicità nell'avvelenamento di madame Villequier, moglie del primo gentiluomo di camera del re) e della sua temporanea disgrazia.
"Non è stata provata cosa alcuna di quel che era imputato", scrive ...
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CONTELORI, Felice
Franca Petrucci
Primogenito di Giovanni Maria, giudice criminale, e di Lucrezia Libicini, nacque a Cesi (Temi) nel dicembre del 1588.
Nel 1611 era a Roma, studente del Collegio Romano [...] dal 1627 egli era divenuto commissario della Congregazione dei Confini e nel medesimo 1630 fu fatto conimissario generale della Camera apostolica (Arch. Segr. Vat., Arm. XXXVII, 1-27).
Nel 1631, in occasione dell'assunzione alla carica di prefetto di ...
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BECCADELLI, Antonio, detto il Panormita
Gianvito Resta
Nacque a Palermo, da famiglia originaria di Bologna, nel 1394. Il periodo isolano della sua giovinezza lo vide avviato dal padre alla mercatura, [...] italiana contro i Turchi. Per i suoi meriti e per il continuo prodigarsi in favore del re, fu nominato notaro della Camera della Sommaria "ad vitae decursum" con il privilegio di un alto stipendio.
Spinto da molti a comporre in onore di Alfonso ...
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BENUCCI (Benuccio, Benutio), Lattanzio
Gianni Ballistreri
Nacque a Siena il 15 ag. 1521 da Mariano, nobile senese, e da Girolama Campana, donna colta e amante della poesia, di cui versi non spregevoli [...] famiglie, e specialmente dai Farnese Cervini e Carafa. Da Paolo III Farnese ebbe la nomina a sopraintendente della Camera apostolica, incarico che perdette assai presto (1550) per la morte del pontefice. Successivamente Marcello II Cervini lo designò ...
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GRAPALDO (Grapaldi), Francesco Mario (Maria)
Anna Siekiera
Nacque nel gennaio del 1460 a Parma, da un'antica famiglia di cui si hanno notizie a partire dalla seconda metà del XIV secolo. I genitori, [...] di ecloga divisa in alcuni carmi sul tema della liberazione dell'Italia e venne incoronato poeta da Giulio II in persona. Dalla Camera apostolica gli furono assegnati 100 ducati d'oro annui sul dazio del vino, "con l'obbligo di tenere una pubblica ...
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PALUMBO, Nino
Vincenzo Caporale
PALUMBO, Nino. – Secondogenito di Domenico, artigiano, e Gaetana Moscatelli, nacque a Trani il 15 aprile 1921.
All’età di undici anni si trasferì con la famiglia a Bari; [...] e Henrik Ibsen, «evidente nell’uso del dialogo come del monologo, e nella struttura stessa, una sorta di teatro da camera», di alcune sue opere giovanili (S. Martelli, Itinerario della scrittura palumbiana, in N. P. vent’anni dopo…, 2004, p. 20 ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...