DREI, Francesco Luigi
Rodolfo Baroncini
Nacque a Siena il 1° sett. 1738 da Pietro di Giov. Francesco e da Matilde di Feliciano Filippi; questi dati, desunti dal Registro battezzati dell'Archivio di [...] di compositore del D. va osservato che quantunque il Fétis e il Morrocchi gli attribuiscano diverse opere di musica da camera (alcune sonate per violino e vari quartetti editi nel 1785 e dedicati al marchese Raffaele Manzi di Lucca) le uniche ...
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DAVICO, Vincenzo
Anna Bisconti
Nacque a Monaco (principato) il 14 gennaio del 1889 da Giuseppe e da Maria Accomasso. Iniziò i suoi studi a Torino con il maestro Giovanni Cravero e li terminò al conservatorio [...] romane (1913); Impressioni antiche (1916); la cantata breve Job per baritono, coro e orchestra (1945); varia musica da camera, tra cui una sonata per violoncello (1909),un trio con pianoforte (1911); Sonatina rustica per violino e pianoforte (1926 ...
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JOVERNARDI (Jobernardi, Giovenardi), Bartolomeo (Bartolomé)
Luca Mancini
Nacque a Roma intorno al 1604. Scarse sono le notizie pervenuteci sulla giovinezza e la formazione di questo arpista e teorico [...] contenzioso, la casa reale decise in favore dello J. e gli pagò parte del salario per il servizio prestato come musico da camera. L'altra parte del compenso fu assegnata al figlio Jacinto, essendo già morto l'altro figlio, ecclesiastico.
Lo J. morì a ...
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GIANNETTI, Giovanni
Luca Giannetti
Nacque a Napoli il 25 marzo 1869 da Giuseppe, musicista dilettante allievo di S. Mercadante, che lo avviò agli studi musicali in tenera età. A soli sette anni si esibì [...] , nonostante taluni influssi di stampo pucciniano e mascagnano.
Il G. fu anche autore delle seguenti opere di musica da camera: Guagliò, riò, riò, per canto e pianoforte (F. Fara, Napoli 1888); Piccola serenata, per pianoforte (Napoli 1893); Quattro ...
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D'ATRI, Raffaele
Daniela Rota
Nacque a Caserta il 3 ott. 1853, ma fu a Napoli che si formò come musicista, e fu sempre all'ambiente musicale partenopeo che legò, senza soluzione di continuità, la sua [...] colore e di accenti nell'accompagnamento pianistico, che la sollevano alquanto al di sopra della corrente produzione vocale da camera del secondo Ottocento italiano.
Anche nella considerevole serie dei pezzi composti per pianoforte (tra i quali vanno ...
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ALBANESE, Guido
Alessandra Cruciani
Nacque a Ortona a Mare (Chieti) il 2 dic. 1893 da Pietro ed Emilia Primavera. Nipote di Francesco Paolo Tosti, da cui probabilmente fu incoraggiato a intraprendere [...] a Roma in occasione del settantacinquesimo anniversario della fondazione del Club alpino italiano.
Autore di varia musica da camera e sinfonica, si interessò attivamente alla vita musicale romana e dal 1929 al 1931 tenne la critica musicale ...
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COSTA
Raoul Meloncelli
Famiglia di compositori napoletani attivi in Italia e in Inghilterra tra il XVIII e il XX secolo.
Capostipite della famiglia fu Pasquale, nato nella seconda metà del XVIII secolo [...] ed egli venne ben presto disputato dalle più celebri istituzioni musicali londinesi. In questo periodo pubblicò vari pezzi da camera per lo più vocali (legati probabilmente anche alla sua iniziale attività di maestro di canto), tra cui il quartetto ...
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GABRIELLI, Caterina
Salvatore De Salvo
Nacque a Roma il 12 o 13 nov. 1730. Il padre Carlo svolgeva le mansioni di cuoco presso il principe romano Gabrielli, il quale, avendo notato la G. per le sue [...] Traetta, maestro di cappella presso la corte parmense; nell'occasione la G. venne insignita del titolo di "prima virtuosa da camera" dal duca Filippo di Borbone, che intraprese con la cantante una turbolenta relazione. Nel 1763 si recò a Milano, con ...
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BROSCHI, Carlo Maria Michele Angelo, detto Farinelli o, più sovente, Farinello
Ada Zapperi
Nacque ad Andria il 24 genn. 1705 da Salvatore Brosca e da Caterina Barrese. Apprese i primi elementi musicali [...] l'invito della corte spagnola, per mezzo dell'ambasciatore spagnolo a Londra, il conte di Montijo, a recarsi come cantante di camera dei reali di Spagna, Filippo V e Elisabetta Farnese, accettò un compromesso temporaneo e si mise in viaggio per la ...
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CORSI (Corso), Giuseppe (detto anche Corso da Celano, il Celano, Celani)
Raoul Meloncelli
Nacque a Celano (L'Aquila) nel maggio 1630 (Natali), ma nessuna testimonianza diretta ha potuto finora convalidare [...] la messa e il motetto, ove manifestò le sue qualità migliori, nonché la cantata, l'aria, il duetto da camera, in cui, pur senza rivelare particolari accenti di originale e ispirata inventiva, mostrò ottime capacità di scrittura vocale monodica spesso ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...