CELONIATI
Maria B. Lopriore
Famiglia di strumentisti piemontesi, compositori e liutai, che operarono a Torino fra la prima e la seconda metà del sec. XVIII e per alcuni dei quali non si conoscono né [...] distinguere il gruppo in contrabbassi e bassi di ripieno. Egli appartenne per quasi cinquant'anni alla cappella reale e all'orchestra da camera sotto i due grandi maestri di cappella dell'epoca: G. A. Giay e suo figlio F. Saverio. Nel 1742 fu anche ...
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CALZOLARI, Enrico
Clara Gabanizza
Raoul Meloncelli
Nacque a Parma il 22 febbraio del 1823 da Giuseppe e da Anna Capelletti. Ebbe il suo primo contatto con la musica negli anni della fanciullezza, allorché [...] seguire un regolare corso di studio, fu affidato dalla famiglia alle cure del maestro Giorgio Burckardt, virtuoso di camera della duchessa Maria Luisa. Il suo naturale talento e la diligenza mostrata nell'apprendimento della tecnica vocale gli ...
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DE PAOLI, Domenico
Raoul Meloncelli
Nacque a Valdagno (Vicenza) l'8 giugno 1894 da Angelo e Francesca Tiso. Praticamente autodidatta, nel 1915 studiò pianoforte e composizione con G. F. Malipiero a [...] subito rinnegando tutte le sue composizioni, si dedicò alla direzione d'orchestra e, dopo aver organizzato e diretto i concerti da camera dell'Istituto d'arte e d'alta cultura a Milano (1923-25), affrontò la carriera di critico musicale. Dal 1929 ...
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DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] , Sestetto per 2 violini, 2 viole e 2 violoncelli, Still per soprano leggero e 6 strumenti (1985); Eco per orchestra da camera, Refrain per 8 strumenti (1986); Ave per ottavino, Glockenspiel e celesta, Flag per 13 strumenti, O si ride per 12 voci ...
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BONI, Pietro Giuseppe Gaetano
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Nacque probabilmente a Bologna nella seconda metà del sec. XVII. Indicato come abate nel frontespizio di alcune sue opere, s'ignora, tuttavia, quando e dove prendesse [...] anni a Roma - almeno fino al 1720 - e vi pubblicò tre raccolte di sonate, la prima delle quali consta di dodici Sonate per camera a violoncello e cembalo,op. I, Roma 1717 (senza indicazione d'editore).
Di queste sonate, del tipo da chiesa e molto ...
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PENNISI, Francesco
Graziella Seminara
PENNISI, Francesco. – Nacque ad Acireale (Catania) l’11 febbraio 1934 da Agostino e da Agata Francica-Nava, in una famiglia aristocratica.
La formazione intellettuale [...] alti vanno annoverati Aci, il fiume: cinque musiche per una favola antica per 2 soprani, baritono o tenore e orchestra da camera, su frammenti da Ovidio e Góngora (1986), e L’ape iblea: elegia per Noto per soprano, voci narranti e orchestra, testo ...
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DOGNAZZI, Francesco
Fabrizio Scipioni
La maggior parte delle notizie riguardanti l'attività di questo compositore e cantore attivo presso la corte mantovana nella prima metà del XVII secolo si evincono [...] musiche di corte, incarico che ricopriva ancora nel 1643, come si desume dalla dedica di F. Bulgarini delle Musiche varie da camera a cinque del D. (1643) al duca di Mantova.
In essa si legge tra l'altro: "Questi musicali concenti ... sono frutti ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] il C., di servizio in cappella il lunedì, mercoledì e venerdì, passasse parte del proprio tempo a comporre e a cantare per camera (anche in presenza del pontefice: cfr. lettera del Rosa, 1º marzo 1659, e sonetto del Baldini ms. Chigi R.III.68, cc ...
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GANDOLFI, Riccardo
Paola Campi
Nacque a Voghera il 16 febbr. 1839 da Emanuele e da Camilla Guiscardi, apprezzata pittrice. Studiò composizione e contrappunto presso il conservatorio di Napoli sotto [...] altra opera teatrale, Il paggio, che fu rappresentata al teatro Regio di Torino. Seguirono lavori sinfonici, sacri e da camera: una sinfonia per grande orchestra (scritta nel 1866) che fu eseguita in un concerto della Società del quartetto di Firenze ...
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LULIER, Giovanni Lorenzo (Giovanni o Giovannino del Violone)
Arnaldo Morelli
Nacque a Roma intorno al 1660 da famiglia di probabile origine spagnola.
Secondo Pitoni, il L. "fu scolare di contrapunto [...] p. 212; Lindgren, p. 56). Per quanto il L. fosse attivo, come compositore, principalmente nel campo della musica teatrale e da camera, si ha notizia di una sua composizione sacra, un "Te Deum fatto cantare a 3 in Albano composto dal sig. Giovanni del ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...