BARRACCO, Giovanni
Cecilia Pericoli Ridolfini
Nacque a Isola di Capo Rizzuto, presso Crotone, il 28 apr. 1829 dal barone Luigi, di antica famiglia cosentina, e da Chiara Lucifero. Il padre, gentiluomo [...] Napoli e venne eletto consigliere comunale.
Qualche mese più tardi, con le elezioni per l'VIII legislatura, entrava alla Camera quale deputato di Crotone, iniziando una lunghissima carriera parlamentare, che lo vide deputato dal 1861 al 1876 e, dopo ...
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Caetano, Marcelo
Politico portoghese (Lisbona 1906-Rio de Janeiro 1980). Giurista, considerato il teorico dello Stato corporativo, contribuì all’elaborazione della Costituzione del 1933. Ministro delle [...] Colonie (1944-47), presidente della Camera delle corporazioni (1949-55), vice primo ministro (1955-58), nel 1968 divenne primo ministro al posto di A. Salazar, di cui mantenne la politica autoritaria pur nel quadro di un tentativo di ammodernamento ...
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Uomo politico e naturalista (Palermo 1774 - Firenze 1858). Fece parte (1812) del Parlamento straordinario incaricato di elaborare la costituzione siciliana, e vi seguì le parti del principe di Castelnuovo; [...] fu presidente della Camera dei Comuni (luglio 1813) e direttore della segreteria del ministero dell'Interno (ott. 1813). Quando venne meno l'appoggio dell'Inghilterra ai costituzionali siciliani e Ferdinando IV riassunse la direzione degli affari, ...
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Materiale bellico per il funzionamento delle armi da fuoco.
Le prime m. per armi da fuoco portatili, generalmente di forma sferica, venivano calcate con la bacchetta sulla polvere nera versata nella camera [...] di scoppio ricavata nella culatta della canna. Nel 16° sec. si introdusse l’uso della cartuccia, involucro cilindrico di carta contenente la carica e, a un’estremità, la pallottola. Al principio del 19° ...
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Economista e uomo politico austriaco (Vienna 1858 - ivi 1917), prof. nelle univ. di Friburgo in Brisgovia (dal 1885) e Vienna (dal 1893), membro della dieta della Bassa Austria (1895-97) e della Camera [...] alta (dal 1907). Dedicò gran parte della sua attività alla riforma in favore delle classi lavoratrici e fu l'animatore del gruppo dei fabiani austriaci, promovendo la legislazione sociale del suo paese. ...
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DEL GIUDICE (De Juge), Boffillo
Franca Petrucci
Originario di Amalfi, figlio del nobile Tommaso e di Giovannella Capece, è attestato dal 1443 come paggio di Alfonso d'Aragona, re di Napoli, anche se [...] di figli (Berteraino, Ettore e Leonetta), che il Camera gli attribuisce, peraltro piuttosto inattendibilmente.
Quando il 14 di S. Nigro, Roma-Bari 1979, pp. 391, 415 s.; M. Camera, Memorie storico-diplomatiche... di Amalfi, I, Salerno 1876, p. 640; B. ...
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senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che [...] . Nel Medioevo s. fu nome di varie magistrature. Nel diritto pubblico moderno, è il nome con cui viene indicata la camera alta in taluni Stati a Parlamento bicamerale (per l’Italia ➔ parlamento).
Il S. romano
Un consiglio di anziani è conosciuto ...
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Ufficiale francese (Amburgo 1798 - Tolone 1876); progettista di armi da fuoco, costruì il fucile ad avancarica mod. 1828 per l'esercito francese. Tale ordinanza aveva diametro interno di canna superiore [...] a quello della camera da scoppio. Sul risalto che ne risultava al fondo della canna si poteva battere con la bacchetta la palla di piombo per schiacciarla e farla aderire all'anima della canna stessa. ...
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Uomo politico italiano (Milano 1873 - ivi 1936). Fondatore (1903) e direttore del giornale cattolico Il momento, fu nel 1904 uno dei primi deputati cattolici in parlamento. Rieletto deputato nel 1919, [...] fu vicepresidente della Camera nel 1921 e ministro dell'Agricoltura con I. Bonomi (1921-22). Nel nov. 1926 il governo fascista lo dichiarò decaduto dal mandato parlamentare per essere stato uno dei deputati aventiniani. ...
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Generale e uomo politico dell'Ecuador (Bahia de Caráquez, Manabí, 1866 - Guayaquil 1932). Liberale, costretto a esulare nel Salvador, ritornò in patria dopo la rivoluzione di E. Alfaro (1895); fu deputato, [...] presidente della Camera e infine presidente della Repubblica (1901-05 e 1912-16); introdusse riforme ispirate a un deciso laicismo (nazionalizzazione dei beni ecclesiastici, matrimonio civile, divorzio, educazione laica). ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...