Minobe, Tatsukichi
Statista giapponese, costituzionalista (n. Takasago, Hyōgo, 1873-m. 1948). Fu preside della facoltà di Legge presso l’Università imperiale a Tokyo (1924-27) e membro dell’Ufficio legislativo [...] dirigente corrotta). Durante gli anni del «fascismo giapponese» alcune sue opere furono bandite; fu costretto a dimettersi dalla Camera dei pari e a rinunciare (fino al 1946) all’insegnamento. Durante l’occupazione americana che seguì la sconfitta ...
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Uomo politico francese (Troyes 1872 - Lione 1957). Militante nel partito radicale socialista, tra le due guerre fu più volte ministro e presidente del Consiglio (1924-25, 1926, 1932). Dopo la sconfitta [...] socialista, fu senatore nel 1912, ministro dei Lavori pubblici (1916-17) nel gabinetto A. Briand. Nel 1919 passò alla Camera dei deputati. La vittoria nelle elezioni del 1924 del suo partito lo portò alla presidenza del Consiglio (14 giugno 1924 ...
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Uomo politico belga (n. Morlanwelz 1951). Figlio di emigranti abruzzesi in Belgio, durante gli studi universitari ha iniziato l’attività politica tra le fila del Partito Socialista, mai abbandonato. Membro [...] della Camera dei rappresentanti (dal 1982), nonché presidente del PS (dal 1999) e bourgmestre di Mons (dal 2001), ha occupato diverse cariche prestigiose, quali quella di vice primo ministro del governo federale (1995-99) e presidente della Vallonia ...
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Uomo di stato tedesco (Gangloffsömmern, Turingia, 1700 - Dresda 1763); fece rapida carriera alla corte di Augusto il Forte, elettore di Sassonia e re di Polonia, fino a divenire (1733) presidente di camera, [...] con la cura dell'intera amministrazione. Favorito anche del successore, Federico Augusto III, che lo nominò anche primo ministro (1746), nelle guerre tra Austria e Prussia avvicinò la Sassonia all'Austria ...
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Uomo politico inglese (Londra 1818 - ivi 1887); entrò ai Comuni (1855) come deputato conservatore, fu presidente del Board of Trade (1866), segretario di Stato per l'India (1867), cancelliere dello scacchiere [...] (1874-80), leader dei conservatori alla camera dei Comuni (1876-80), capo dell'opposizione (1880-85), membro della camera dei Lord (dal 1885). La sua politica finanziaria seguì le direttrici tracciate dal suo illustre predecessore W. Gladstone. ...
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Musicista svizzero (Baden, Svizzera, 1889 - Zurigo 1946). Studiò al conservatorio di Ginevra e poi a Parigi con L. Diémer, G. Fauré e Ch. Widor. Fu pianista, compositore di musica sinfonica e da camera, [...] insegnante al conservatorio di Zurigo. Anche il fratello Walter (n. Basilea 1898 - m. 1985) è stato concertista di pianoforte, apprezzato soprattutto come interprete di musiche moderne ...
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Musicista (Narzole, Cuneo, 1907 - Roma 1994). Ha studiato nei conservatorî di Pesaro e di Torino, specializzandosi in canto corale. È stato direttore del coro sinfonico (dal 1952) e fondatore del coro [...] da camera (1965) della RAI di Roma; prof. al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma (1950-70) e direttore del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia (1970-73). ...
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Chirurgo (Barmen 1875 - Francoforte sul Meno 1951), prof. di clinica chirurgica nelle univ. di Zurigo (1910-18), Monaco (1918-27), Berlino (dal 1927), autore di lavori sulla chirurgia del torace, ideatore [...] della camera a ipopressione per gli interventi sulla pleura e sul polmone e di un metodo di toracoplastica per la cura della tubercolosi polmonare cavitaria. ...
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Bonghi, Ruggiero
Uomo politico e letterato (Napoli 1826 - Torre del Greco, Napoli, 1895). Pur avendo compiuto studi irregolari, maturò un’eccellente conoscenza delle lingue classiche tanto che, ad appena [...] e fino agli ultimi mesi di vita la sua attività non ebbe sosta: lezioni all’università, discorsi politici alla Camera e nelle associazioni, conferenze, articoli di politica, di letteratura, di storia, libri e manuali per le scuole, traduzione dei ...
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GADDI, Luigi
Vanna Arrighi
Figlio di Taddeo di Angelo e di Antonia di Bindo Altoviti, entrambi appartenenti a importanti famiglie di mercanti e banchieri, nacque a Firenze il 28 febbr. 1492.
Il G. ebbe [...] appaltare ai banchieri le entrate dello Stato.
Nel periodo in cui il G. guidò il banco le operazioni finanziarie con la Camera apostolica divennero l'attività prevalente: con l'esborso di 10.800 ducati ebbe da Leone X la Tesoreria delle Marche, che ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...