BADIA, Luigi
Liliana Pannella
Nato a Teramo il 16 febbr. 1819, studiò al conservatorio musicale di Napoli, ove entrò nel 1834 dopo aver superato altri sedici concorrenti in un concorso per un posto [...] quello stesso anno. Con lei il B. andò a Parigi, Bruxelles, Londra, ove continuò a comporre soprattutto musica da camera per canto e pianoforte. A Londra vinse su cinquantaquattro concorrenti un concorso per una grande cantata, che venne eseguita al ...
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FERRARI, Carlo, detto lo Zoppo di Piacenza
Dario Ascarelli
Fratello del violinista Domenico, nacque a Piacenza nel terzo decennio del XVIII secolo. Poco si sa della sua formazione musicale: studiò violoncello [...] ).
Nel 1765 il F. tornò a Parma con il ruolo di primo violoncello nell'orchestra da camera di corte e quindi, dall'aprile dell'anno successivo, come virtuoso di camera del duca, con uno stipendio di 14.000 lire parmigiane all'anno. Nel 1770 C. Burney ...
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ANZOLETTI, Marco
Oscar Mischiati
Nacque a Trento il 4 giugno 1866 da famiglia di musicisti. Dal padre Luigi, violoncellista, apprese i primi elementi della musica.
L'A. crebbe, inoltre, in un favorevole [...] quell'orientamento di gusto e di ideali che mirava a far sorgere in Italia il culto della musica da camera e sinfonica, negletto a favore del melodramma, mentre era patrimonio indiscusso della cultura tedesca.
Significativo l'apprezzamento dimostrato ...
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ABBIATE, Luigi (Louis)
Pier Maria Capponi
Nato a Monaco il 4 genn. 1866, precoce organista nella chiesa della Visitazione, dal 1879 completò i suoi studi musicali a Torino, studiando violoncello con [...] altre capitali d'Europa. Lasciò anche gran numero di composizioni, dalla sonata per pianoforte al brano strumentale e vocale da camera, al concerto per solo e orchestra, alla sinfonia e al poema sinfonico.
Bibl.: C. Polack, Louis Abbiate - Notes ...
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FARINEL (Farinelli, Farinello, Farinet)
Michele Francolino
Famiglia di musicisti italiani di origine francese, trasferitasi a Torino, intorno al 1620, al servizio dei Savoia.
Francesco (François) è considerato [...] all'incarico di violinista per Cristina di Francia, ma comprendeva anche di frequente il servizio per la cappella ducale (o da camera), cioè la cappella privata del duca Carlo Emanuele I che, nel 1627, gli fece assegnare un salario di 15 ducatoni al ...
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POLLINI, Cesare
Vitale Fano
POLLINI, Cesare. – Nacque a Padova il 13 luglio 1858, da Luigi de’ Pollini e da Luigia dei conti de’ Cassis-Faraone.
Fu pianista, compositore, direttore d’orchestra, didatta [...] musicali ospitate a Palazzo Selvatico Estense; quattro o cinque concerti domenicali all’anno in cui il pianista eseguì musica da camera austro-tedesca, russa e italiana. L’iniziativa lo occupò per cinque anni e fu poi abbandonata a causa del sempre ...
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DEVASINI (De Vasini), Giuseppe
Giancarlo Moretti
Nacque a Milano il 20 marzo del 1822.
Le prime notizie circa la sua attività si possono reperire fra le pagine del registro degli alunni iscritti nel [...] anni direttore della banda dell'esercito), ma fra essi si trovano anche pezzi per pianoforte, liriche e musica da camera, melodrammi, operette e musica sacra. L'esiguità delle composizioni pervenute, spesso senza precisa datazione, non consente di ...
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ANDREOZZI, Gaetano, detto Jommellino
Renzo Bonvicini
Compositore, nato ad Aversa il 22 maggio 1755 da Gennaro e Candida Capone. Fu allievo del conservatorio di S. Maria di Loreto - e non della Pietà [...] (Napoli, teatro del Fondo, 1794), Assuero, ossia la Regina Ester (Palermo, teatro S. Cecilia, quaresima 1798). Per la musica da camera si hanno: Sei Quartetti per 2 violini, viola e violoncello op. I, Firenze 1786; Tre Quintetti per 2 violini, viola ...
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BUSTINI, Alessandro
Clara Gabanizza
Nacque a Roma il 24 dic. 1876 da Saturno e da Caterina Gessari. Studiò al liceo musicale di S. Cecilia dove fu allievo di G. Sgambati per il pianoforte, di S. Falchi [...] (1910), Le notti senza luna (1931), Tre liriche (1934) e infine Le stagioni, poema per una voce e piccola orchestra da camera su versi di G. Ungaretti (1940).
Compose inoltre le opere teatrali Maria Dulcis, su libretto di E. Checchi, rappresentata al ...
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MANNA, Ruggero
Pietro Zappalà
Nacque a Trieste il 6 apr. 1808 (il 7 aprile, secondo Boccardi, 1908), figlio di Pietro, conte cremonese, e di Carolina Bassi, celebre cantante napoletana.
Stimolato dall'ambiente [...] e Parigi), il M. preferì lasciare il mondo del teatro e ripiegare sulla musica vocale sacra e su quella profana da camera.
In realtà nel 1854 il M. tornò a considerare il melodramma, progettando un'opera collettiva, La vergine di Kermo (libretto di ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...