BALLO, Ferdinando
Raoul Meloncelli
Nato ad Orvieto il 14 nov. 1906, si trasferì a Milano nel 1924, dedicandosi ad una intensa attività concertistica sia come pianista sia come direttore d'orchestra. [...] artistico fino al 1950) dei "Pomeriggi musicali" di Milano al Teatro Nuovo, una istituzione di concerti di musica da camera di alto livello artistico che, è ancor oggi in attività, ha il merito di aver fatto conoscere molti musicisti contemporanei ...
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BOSIO, Angelina
Angelo Mattera
Nacque a Torino da oscuri commedianti, il 22 ag. 1830 (1824, secondo lo Schmidl e lo Schiavo). Iniziati e rapidamente compiuti gli studi sotto la guida del milanese Venceslao [...] conseguì popolarità e ricchezze e godette dei più ambiti favori della corte zarista (tra l'altro, venne nominata "cantante di camera" insieme col tenore romano E. Tamberlinck). Si ricordano della B. - nel giro di poco più di un lustro - tre stagioni ...
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CASELLA (Caselli), Pietro
Maria Caraci
Nacque a Pieve nell'Umbria nel 1769, e conipì gli studi primari a Spoleto, e poi a Roma. Nel 1787 si trasferì a Napoli, ed entrò nel conservatorio di S. Onofrio [...] per soprano e basso continuo (ms. presso il conservatorio G. Verdi di Milano) - e di molta musica vocale da camera.
Buon didatta e dignitoso esponente della scuola napoletana, il C. fu molto stimato dai contemporanei, che lo apprezzavano soprattutto ...
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DE LIPARI (Delipari), Michele
Alessandra Cruciani
Nacque a Gallipoli (Lecce) nella seconda metà del sec. XVI. L'atto di battesimo non è stato rinvenuto, ma il luogo di nascita viene tuttavia confermato [...] pratica musicale nuova per quei tempi e che prelude a nuove forme musicali come la "cantata" e il "duetto da camera". Sotto questo aspetto, l'intuizione del D. assume un significato singolare, soprattutto se si tiene conto della ricca produzione del ...
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BIMBONI, Oreste
Raoul Meloncelli
Nato a Firenze il 15 nov. 1846, fu avviato allo studio della musica in giovanissima età dal padre Giovanni, che divenne anche il suo maestro. Al termine degli studi [...] il 4 ag. 1905.
Restano a testimoniare la sua attività di compositore, oltre alle opere citate, varie liriche, musica da camera e composizioni di gusto salottiero, tra le quali si ricordano: American and English album of Songs per canto e pianoforte ...
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CAMBINI, Giuseppe Maria (Giovanni Giuseppe, Giangiuseppe)
Raoul Meloncelli
Nacque a Livorno il 13 febbraio 1746(secondo quanto attesta il Fétis, 1873), ma fino a questo momento nessun documento ha potuto [...] Ciò nonostante, la stima di cui era circondato e la considerazione dei suoi meriti come autore di sinfonie e musica da camera gli valsero dapprima la nomina a compositore della cappella reale e nel 1788 quella a direttore della musica al théâtre des ...
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HUGUES, Luigi
Nadia Fusco
Maria Teresa Dellaborra
Nacque a Casale Monferrato il 28 0tt. 1836 da Matteo, originario di Abriès nel Delfinato, e da Marianna Lucca, nativa di Trino Vercellese. Laureatosi [...] ballabili (Colli del Monferrato, L'andalusa, Brezze marine, Fiori di primavera), op. 26; Giuseppina-polka,op. 41; Musica da camera: L'augellino e il poeta, romanza, op. 7 (canto, flauto e pianoforte); Quartetto in solminore, op. 72 (flauto, oboe ...
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CANOVA (Canona), Francesco (Francesco da Milano)
Ariella Lanfranchi
Figlio di Benedetto, nacque a Monza il 18 agosto del 1497. Frammentarie sono le notizie sulla sua vita ed attività. Incerta è la sua [...] , come allievo, il famoso liutista fiorentino Perino degli Organi che, nel 1537, Paolo III accolse tra i suoi musici di camera, come ulteriore segno di stima per il "divino" Francesco.
Morì in località imprecisata il 15 apr. 1543, come è attestato ...
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DONI, Giovanni Battista
Gianfranco Formichetti
Figlio di Francesco e Giustina Lapi del Tovaglia, nacque nel 1594 a Firenze. Iniziò i suoi studi a Bologna per passare poi a Roma presso i gesuiti. Di [...] chiara distinzione che l'autore pone tra il genere madrigalesco e lo stile recitativo, conseguente alla riforma della Camerata fiorentina.
Molto più rilevante avrebbe potuto essere il contributo ai problemi musicologici del tempo se tutti gli scritti ...
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PACELLI, Asprilio
Daniele V. Filippi
Aleksandra Patalas
PACELLI, Asprilio. – Compositore e maestro di cappella, nacque a Vasciano (Narni), negli anni Sessanta del Cinquecento.
Secondo l’epitaffio apposto [...] dicembre 1602, Sigismondo III «nelli giorni festivi, ne’ quali non suol andar in chiesa, ma farsi cantar il Vespro in camera, si trattiene nella devotione fin a notte, con gusto anco particolare dell’inventione varie di concerti di musica che le fa ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...