Minobe, Tatsukichi
Statista giapponese, costituzionalista (n. Takasago, Hyōgo, 1873-m. 1948). Fu preside della facoltà di Legge presso l’Università imperiale a Tokyo (1924-27) e membro dell’Ufficio legislativo [...] dirigente corrotta). Durante gli anni del «fascismo giapponese» alcune sue opere furono bandite; fu costretto a dimettersi dalla Camera dei pari e a rinunciare (fino al 1946) all’insegnamento. Durante l’occupazione americana che seguì la sconfitta ...
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Uomo di stato tedesco (Gangloffsömmern, Turingia, 1700 - Dresda 1763); fece rapida carriera alla corte di Augusto il Forte, elettore di Sassonia e re di Polonia, fino a divenire (1733) presidente di camera, [...] con la cura dell'intera amministrazione. Favorito anche del successore, Federico Augusto III, che lo nominò anche primo ministro (1746), nelle guerre tra Austria e Prussia avvicinò la Sassonia all'Austria ...
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Uomo politico inglese (Londra 1818 - ivi 1887); entrò ai Comuni (1855) come deputato conservatore, fu presidente del Board of Trade (1866), segretario di Stato per l'India (1867), cancelliere dello scacchiere [...] (1874-80), leader dei conservatori alla camera dei Comuni (1876-80), capo dell'opposizione (1880-85), membro della camera dei Lord (dal 1885). La sua politica finanziaria seguì le direttrici tracciate dal suo illustre predecessore W. Gladstone. ...
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Bonghi, Ruggiero
Uomo politico e letterato (Napoli 1826 - Torre del Greco, Napoli, 1895). Pur avendo compiuto studi irregolari, maturò un’eccellente conoscenza delle lingue classiche tanto che, ad appena [...] e fino agli ultimi mesi di vita la sua attività non ebbe sosta: lezioni all’università, discorsi politici alla Camera e nelle associazioni, conferenze, articoli di politica, di letteratura, di storia, libri e manuali per le scuole, traduzione dei ...
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GADDI, Luigi
Vanna Arrighi
Figlio di Taddeo di Angelo e di Antonia di Bindo Altoviti, entrambi appartenenti a importanti famiglie di mercanti e banchieri, nacque a Firenze il 28 febbr. 1492.
Il G. ebbe [...] appaltare ai banchieri le entrate dello Stato.
Nel periodo in cui il G. guidò il banco le operazioni finanziarie con la Camera apostolica divennero l'attività prevalente: con l'esborso di 10.800 ducati ebbe da Leone X la Tesoreria delle Marche, che ...
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Patriota (Trapani 1805 - Firenze 1884); ebbe gran parte nel moto del 1848 e, con M. Amari e F. P. Perez, fondò a Palermo il giornale Il Parlamento; eletto deputato di Trapani alla Camera dei comuni siciliana, [...] fu incaricato nel 1849 di arruolare alcuni reggimenti svizzeri, ma fallì nella sua missione. Proscritto durante la restaurazione borbonica, fu deputato al parlamento italiano (1861-65, 1870-74) e dal 1874 ...
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Uomo politico irlandese, nato a Dublino nel 1880. Patriota ardente, fece parte dei volontarî irlandesi nel 1913, non volle seguire l'indirizzo politico di J.E. Redmond nel 1914 e durante la guerra mondiale, [...] , Cork. È stato ministro dell'Interno (1917-21), presidente del governo provvisorio (agosto 1922), presidente della camera (settembre-dicembre 1922), e finalmente, dal dicembre 1922 al marzo 1932, presidente del Consiglio esecutivo dello Stato ...
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PAZ ESTENSSORO, Victor
Uomo politico boliviano, nato a Tarija il 2 ottobre 1907. Funzionario del ministero delle Finanze nel 1936, deputato nel 1938, presidente del "Banco Minero" nel 1939, vicepresidente [...] della Camera nel 1940 e ministro delle Finanze nel 1941. Leader del movimento nazionalista rivoluzionario comprendente militari, filo-fascisti e elementi di sinistra, prese posizione contro gli S. U. A. e contro la Carta Atlantica. Ardente fautore ...
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ELLENA, Vittorio
Marco E. L. Guidi
Nacque a Saluzzo (Cuneo) l'11 maggio 1844 da genitori di modeste condizioni, Matteo e Paola Rasori. I suoi studi si interruppero alla terza tecnica. Non ancora diciannovenne, [...] la Repubblica del Nicaragua e con la Grecia, l'11 maggio 1889. Rieletto deputato il 4 marzo 1890, il 7 marzo 1890, presentò alla Camera il d. d. l. per il trattato di commercio con il sultanato dell'Aussa e il 1º luglio il trattato con il Messico. A ...
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Nacque a Firenze nel marzo del 1858 da Orazio e Caterina Bianchi. Dopo aver frequentato la scuola tecnica, nel 1877 fu assunto come impiegato presso la rete ferroviaria adriatica e si iscrisse all'Associazione [...] 12, in contrasto con i riformisti di destra fiorentini, si schierò contro la guerra di Libia e favorì l'adesione della Camera del lavoro allo sciopero contro la guerra. Ma al congresso del 1912 votò, insieme al gruppo confederale, contro l'espulsione ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...