Uomo politico irlandese (n. 1755 - m. Londra 1817), figlio di John. Nel parlamento dal 1776, cancelliere dello scacchiere di Irlanda (1782), sostenne l'emancipazione dei cattolici; guidò l'opposizione [...] all'unione legislativa con l'Inghilterra. Deputato irlandese alla Camera dei Comuni (1800), fu poi lord cancelliere dell'Irlanda (1806), quindi leader dell'opposizione ai Comuni (1808-17). ...
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Uomo politico (San Massimo, Campobasso, 1913 - Latina 1957). Esponente della Resistenza a Roma, dal 1944 al 1946 fu segretario del Partito democratico italiano. Direttore del quotidiano Italia nuova, eletto [...] alla Costituente nel 1946, dal 1953 fu deputato alla Camera, prima per il Partito nazionale monarchico, poi per il Partito monarchico popolare. ...
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KEKKONEN, Urho Kaleva
Uomo politico finlandese, nato a Pievalesi il 9 marzo 1900. Deputato del Partito agrario dal 1936, ministro della Giustizia nel 1936-37 e nel 1944-46; degli Interni nel 1937-39; [...] presidente della Camera dal 1948 al 1950. Nel marzo 1950, dopo le dimissioni del socialdemocratico K. A. Fagerholm seguite alla rielezione di J. H. Paasikivi alla presidenza della Repubblica, il K. fu incaricato di formare il nuovo governo. Fallite ...
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Uomo politico (Casale Monferrato 1810 - Roma 1882). Medico, ma maggiormente dedito all'agricoltura e al giornalismo, nel 1848 accorse volontario in Lombardia per combattere gli Austriaci e nel maggio fu [...] quale divenne uno dei capi più autorevoli, fu ministro dell'Interno (sett. 1864 - ag. 1865), nuovamente presidente della Camera (1867-68 e 1869); quindi, presidente del Consiglio (dic. 1869 - luglio 1873), proseguì la riduzione delle spese militari ...
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Umanista (Forlì 1392 - Roma 1463): il nome Flavio non è che la traduzione umanistica di Biondo (egli si sottoscrisse soltanto Blondus o Blondus Foroliviensis). Dopo qualche peregrinazione e altri uffici, [...] nel 1433 era a Roma notaio di camera, e dal 1434 in poi (salvo un'interruzione tra il 1448 e il 1453) fu segretario apostolico. L'opera maggiore sono le Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades, che abbracciano la storia d'Italia e d' ...
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Giurista e uomo politico (Masserano 1806 - Torino 1866); redattore degli Annali di giurisprudenza, fu dal 1848 alla morte fedelissimo a Cavour, dal quale nel 1860 accettò il portafoglio della Giustizia: [...] contribuì all'unificazione della legislazione italiana. Presidente della Camera nell'VIII legislatura, svolse un ruolo importante nelle trattative per la Convenzione di settembre tra l'Italia e la Francia (1864). Nominato senatore (1865), si uccise ...
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Uomo politico e colonialista, nato il 21 settembre 1849 a Londra, morto a Bengasi il 21 novembre 1921. Fu per breve tempo nella carriera diplomatica, indi (1890-1904) deputato per Napoli. Alla Camera militò [...] nella Destra. Fu sottosegretario di stato per i Lavori pubblici nei varî ministeri Di Rudinì (1896-1898) e per gli Affari esteri nel ministero Zanardelli (1901). Membro del Consiglio coloniale sino dalla ...
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VALLESA, Alessandro Carlo Filiberto
Francesco LEMMI
D'una delle più antiche famiglie della Valle d'Aosta, nacque a Torino il 19 ottobre 1765 e ivi morì il 10 agosto 1823. Colonnello, primo scudiere [...] e gentiluomo di camera (1793) ai tempi di Vittorio Amedeo III, fu poi ministro plenipotenziario a Vienna (1799) e a Pietroburgo (1802). Annesso il Piemonte alla Francia, rimpatriò e visse da allora nelle sue terre evitando contatti con i nuovi ...
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polveri, congiura delle
Complotto progettato nel 1605 da alcuni esponenti cattolici inglesi contro il re Giacomo I, colpevole di aver tradito le loro attese dopo essere succeduto a Elisabetta I. Il piano [...] prevedeva di far esplodere la Camera dei lord, provocando l’uccisione del re e di una gran parte della nobiltà, durante la cerimonia di apertura del 5 novembre 1605. La scoperta del complotto portò alla condanna a morte degli attentatori e a un’ ...
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Uomo politico italiano (Belforte all'Isauro, Pesaro, 1857 - Milano 1928); democratico-radicale, diresse (dal 1889) il giornale La provincia di Mantova; passò nel 1903 al partito socialista, cui mise a [...] disposizione il suo giornale, e fu segretario della camera del lavoro di Ravenna, direttore (luglio-ott. 1912), condirettore con B. Mussolini (1912-14) e quindi membro del comitato di direzione dell'Avanti, membro della direzione del partito ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...