(detta anche Cameratafiorentina) Cenacolo di umanisti (letterati e musici) che alla fine del 16° sec. si formò intorno al conte G. Bardi del Vernio (1532-1612), con il comune desiderio di un rinnovamento [...] della musica dallo stile polifonico a quello monodico, inteso a ristabilire il connubio greco tra parola e suono. I migliori risultati furono raggiunti nei madrigali di G. Caccini e nel melodramma di I. ...
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A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui [...] , specie in Italia, il nome di conservatorio). Tra le più antiche e celebri è quella degli Intronati (1460) a Siena, la Cameratafiorentina, fondata a Firenze nel 1568 da G. Bardi conte di Vernio; a Bologna quella degli Accesi (16° sec. poi detta dei ...
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Umanista (Firenze 1534 - ivi 1612). Di famiglia nobile e ricca, fu avviato alla carriera delle armi: partecipò alla guerra di Siena (1553-54), alla difesa di Malta contro i Turchi (1565) e infine, chiamato [...] si trovò infatti nella nuova monodia. A questa soluzione contribuì, con i suoi amici della "Cameratafiorentina" (detta anche "Camerata de' Bardi"), attraverso ragionamenti di ordine umanistico, cioè contrapponendo al "gotico" contrappunto lo stile ...
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Musicista (S. Maria a Monte 1520 circa - Firenze 1591), padre di Galileo. Fu abile virtuoso di liuto e di viola, buon compositore di musica polifonica (madrigali) e pioniere dello stile monodico, sia con [...] saggi pratici (Canto di Ugolino, Lamentazioni di Geremia), oggi perduti, sia con i teorici (Dialogo della musica antica et della moderna, 1581), sia con la partecipazione alla Cameratafiorentina. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] clavicembalo al nuovo pianoforte.
Il diffondersi della poetica del ‘recitar cantando’ agli inizi del 17° sec., dapprima nella Cameratafiorentina De’ Bardi e poi con C. Monteverdi, diede origine al melodramma, anche se le origini del teatro musicale ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] collaboratore musicale di s. Filippo Neri a Roma. Il 16° sec. si concluse con l’attività della Camerata de’ Bardi, detta Cameratafiorentina, che contro le secolari glorie dello stile polifonico favorì la monodia accompagnata e l’opera in musica. Il ...
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Caccini, Giulio, detto Giulio Romano. - Compositore e cantante (Roma verso il 1550 - Firenze 1618). Musico di corte presso i Medici, fece parte del cenacolo umanistico della Camerata de' Bardi e si fece [...] Scipione Della Palla, fu (già dal 1564) musico di corte presso i Medici. A Firenze visse nell'ambiente umanistico della Cameratafiorentina, e con V. Galilei, E. Del Cavaliere, I. Peri, si studiò di dare alla composizione su testi lirici o drammatici ...
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Musicista (Roma 1550 circa - ivi 1602). A Roma allestì musiche per solennità quadragesimali dell'Arciconfraternita del Crocifisso a S. Marcello (1578-1584), caratterizzate da uno spirito umanistico in [...] Firenze, nominato intendente delle arti presso i Medici, si trovò a lavorare, in mezzo agli umanisti, poeti, musicisti della Cameratafiorentina, agli intermedî per le nozze di Ferdinando de' Medici e Cristina di Lorena; nel 1590 produsse - primo fra ...
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Musicista (Firenze 1632 - Parigi 1687). Giunto in Francia giovanissimo entrò al servizio di Luigi XIV come ballerino e mimo, e poi come sovrintendente della musica e compositore di corte. Fu il riformatore [...] del recitativo (concepito sotto l'influenza della declamazione praticata nel teatro di prosa francese), a quella della Cameratafiorentina. Si aggiunga il contributo dato (anche nella maggior parte dei recitativi) dall'orchestra, che normalmente si ...
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Musicista (Siena 1578 - ivi 1640); compositore di musica sacra, teatrale e madrigalistica, visse a Roma, maestro al Collegio germanico (1602-06) e poi a Siena, maestro di cappella al duomo. Nella polifonia [...] sacra egli tende a semplicità e fervore d'espressione, tenendosi lontano dalle ambiziose scritture policorali del tempo. Nella musica del dramma pastorale Eumelio (Roma, 1606) lo stile ricorda quello della Cameratafiorentina. ...
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camerata1
camerata1 s. f. [dallo spagn. camarada, der. di cámara «camera»]. – 1. Camera grande che serve per dormitorio nelle caserme o nei collegi: i soldati furono adunati in c.; il seminario aveva due ariose camerate. 2. Compagnia di soldati...
recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o meno alta, con una certa ricerca di espressività...