IMBRIANI, Paolo Emilio
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 31 dic. 1808 da Matteo, discendente da una famiglia originaria di Pietrastornina (Avellino), e da Caterina De Falco, appartenente alla ricca [...] Museo Borbonico, ibid., pp. 194-196; A. Fratta, La vita culturale tra Ottocento e Novecento, in Storia e civiltà della Campania. L'Ottocento, Napoli 1995, pp. 393 ss.; R. Giglio, La letteratura del sole. Nuovi studi di letteratura meridionale, Napoli ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] ci attesta, nel preambolo al racconto prodigioso del fiasco d'olio, quale carestia affliggesse in quel tempo la Campania; tratto che rientra nel quadro generale della desolazione d'Italia per effetto della ventennale guerra gotica. Anche senza ...
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BENEDUCE, Alberto
Franco Bonelli
Nato a Caserta il 29 marzo 1877 da una famiglia di modeste condizioni, studiò discipline matematiche a Napoli, laureandosi nel 1902; nel 1904 entrò negli uffici del [...] , Atti.
I dati biografici di maggiore rilievo - spesso confusi con quelli di Giuseppe Beneduce anche lui deputato della Campania - si ricavano dalle seguenti fonti: Calendario Generale del Regno d'Italia, ad annos; Annuario parlamentare, ad annos ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] , 225 n., 227 s., 230, 232; P. Ungari, Storia del diritto parlamentare, Roma 1975, passim;M. Bernabei, Fascismo e nazionalismo in Campania (1919-1925), Roma 1975, pp. 73, 85 s.; L. Zeno, Ritratto di Carlo Sforza, Firenze 1975, ad Indicem;A. Gambino ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] La Nuova Europa del 3 marzo 1946 e per il quale si candidò alle elezioni politiche del giugno 1946 in Campania (si veda a quest'ultimo proposito Ungiro elettorale nel Mercurio del marzo-aprile 1946). Dopo l'insuccesso elettorale della Concentrazione ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] - G.A. Arena, Napoli 1982; P. Bianchi - N. De Blasi - R. Librandi, I' te vurria parlà. Storia della lingua a Napoli e in Campania, Napoli 1993, ad indicem.
Sul G. consigliere di commercio e gli altri incarichi politici si vedano: l'introd. cit. di A ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] più talora meno, generici del C. o della sua scuola sono da riscontrare in parecchie opere, spesso di artisti locali, sempre in Campania, come, ad esempio, nei frammenti di una Crocifissione in S. Antoniello ai Vergini in Napoli, in una Pietà in S ...
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LAURANA, Francesco
Renata Novak Klemencic
Il L. è documentato per la prima volta a Napoli il 17 luglio 1453, quando come "Francisco da Zara" insieme con altri maestri ricevette il pagamento per i lavori [...] Bottari, Nuovi studi su Domenico Gagini, in Siculorum Gymnasium, II (1949), pp. 324, 329 s.; R. Causa, in Sculture lignee nella Campania (catal.), Napoli 1950, pp. 107-115, 120, 140-149; Id., Sagrera, L. e l'arco di Castelnuovo, in Paragone, V (1954 ...
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MARULLO TARCANIOTA, Michele
Donatella Coppini
– Nacque con ogni probabilità a Costantinopoli, nel 1453, da Manilio Marullo, nobile originario della città di Dime, in Acaia, e da Eufrosine Tarcaniota, [...] una tempesta lo sbatté contro le coste della Corsica mentre Carlo VIII, entrato in Roma, si apprestava a invadere la Campania.
Al naufragio, come alla morte del piccolo Everardo, figlio di Lorenzo di Pierfancesco, fa riferimento la prima delle Neniae ...
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GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] una scuola e, più, un'influenza destinate a penetrare in molte e distanti regioni d'Italia. Dalla Lombardia alla Campania, seppure in modo meno diretto e acritico di quanto in passato supposto, le sue opere hanno indubbiamente inciso a vario ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, che vibra e dà suono quando è percosso,...
campana2
campana2 s. f. [dall’agg. campano]. – Nome di alcune varietà di pere (propr. agg., pere c., cioè «della Campania»), dette anche buone cristiane (v. buoncristiano).