I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] , Carige: Cassa di risparmio di Genova) e delle compagnie di navigazione (Siremar, Toremar, Caremar: rispettivamente Sicilia / Toscana / Campania Regionale Marittima: cfr. Thornton 2004).
L’altro procedimento è di tipo semantico, e ha a che fare con ...
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In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] æ] (ad es. m[ɛ]no «mano»). La vocale [ɑ] può comparire nelle pronunce regionali di Piemonte, Liguria, Toscana, Campania.
Albano Leoni, Federico, Cutugno, Franco & Savy, Renata (1998), Il vocalismo dell’italiano televisivo. Analisi acustica di un ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] , secondo i dati ufficiali, di 13.652 kmq., cioè un po' più della metà della Venezia Euganea, quasi identica all'area della Campania. L'estremo punto settentrionale, la Vetta d'Italia è anche il più settentrionale d'Italia (lat. 47°5′30′′), l'estremo ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] culture infatti si gesticola, ma vi sono culture più e meno gestuali.
In Italia alcune regioni mediterranee, come la Campania (Carpitella 1981) e la Sicilia (Cocchiara 1977), sono depositarie di un repertorio gestuale molto ricco, in parte ereditato ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] , ca[mp]o → ca[mb]o. Il nesso nasale alveolare + affricata palatale si assimila nella nasale palatale nel Lazio, in Abruzzo, Molise, Campania (ma[nʤ]are → ma[ɲː]à); lo stesso esito ha il nesso nasale + occlusiva bilabiale, in Abruzzo, Molise, Puglia ...
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Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] /ø/ in alcuni dialetti settentrionali e la vocale centrale [ɘ] nel napoletano; in altri, come in Lombardia e Campania, pur persistendo il sistema tonico eptavocalico, i foni presentano, all’interno del lessico, una diversa distribuzione rispetto all ...
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Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] dialettologia italiana che emergevano in quegli anni. Tengono conto di queste acquisizioni metodologiche sia l’Atlante linguistico della Campania di E. Radtke (ALCam; http://www.alcam.de/contatto.htm; Radtke 1997), sia il progetto, che ha promosso ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] foneticamente lunghe. Queste stesse consonanti, poi, nella pronuncia più connotata sono sostituite da [nj] e [lj] ([kaŋˈpanja] «Campania» e «campagna»; [voˈljamo] «voliamo» e «vogliamo»). Anche [ʃʃ] si riduce a [ʃ] e nell’accento più marcato a [sj ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] di grande arcaicità e importanza: basti pensare, per i testi documentari, al Placito capuano (860) e a quelli campani immediatamente successivi, o alla Formula di Confessione proveniente da sant’Eutizio nei pressi di Norcia (XI secolo); e, per ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] è in grado d'usare un dialetto e che l'idioma del luogo mantiene posizioni fortissime in alcune aree regionali: Veneto, Trentino, Campania, Calabria e Sicilia (le regioni in cui il dialetto è più debole - a parte la Toscana, per la quale non si può ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, che vibra e dà suono quando è percosso,...
campana2
campana2 s. f. [dall’agg. campano]. – Nome di alcune varietà di pere (propr. agg., pere c., cioè «della Campania»), dette anche buone cristiane (v. buoncristiano).