Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] borsa [ˈbɔrʣa].
Anche la palatalizzazione di /s/ e di /z/ seguite da consonante è una forte marca geografica. In Campania, Umbria, Marche, Abruzzo occidentale o aquilano, Calabria e Sicilia /st/ si realizza come [ʃt] e /z/ come [ʒ] prima di occlusiva ...
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Filologo nato ad Avellino il 6 giugno 1859, morto a Napoli il 13 agosto 1930. Si laureò in lettere presso l'università di Napoli. Dopo avere insegnato breve tempo nelle scuole medie, nel 1884 fu nominato [...] della cultura e l'educazione nazionale, Napoli 1909; Studi di letteratura latina arcaica, ivi 1902; L'Italia meridionale e la Campania nella tradizione letteraria classica, ivi 1902; Uno storico ed un poeta nella età di Augusto, ivi 1907; Le forme ...
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Molti titoli che hanno avuto corso nella storia dell’italiano sono oggi dismessi nell’uso corrente: tra questi, amplissimo (riferito a un senatore; oggi talvolta riferito a un preside di facoltà universitaria), [...] usato nell’Italia meridionale per persone di riguardo (accanto a don «signore» si ha anche donna «signora» – cfr., per la Campania, De Blasi & Fanciullo 2002: 648 –, che oggi è o è stato talvolta usato per le mogli di alte figure istituzionali ...
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RIBEZZO, Francesco
Glottologo, nato l'8 maggio 1875 a Francavilla Fontana. Studiò a Napoli, Firenze e Lipsia (presso K. Brugmann). Docente dell'università di Napoli dal 1914, è stato successivamente [...] per il CIM, Roma, Acc. dei Lincei, 1944-45); Sostrato mediterraneo e "Lautverschiebung" germanica, in Rivista cit., XVIII, 1934; La stratificazione laziale-ausonica ed etrusca nella Campania, ibid., XXI, 1937; Falisci e Falisco, ibid., XX, 1936. ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] e Corsica, su padre prevale babbo (cfr. Dante, Inf. XXXII, 9: «né da lingua che chiami mamma o babbo»), mentre in Abruzzo, Campania e Puglia al tipo madre si affianca spesso quello di tata; ovunque è diffusa, seppure in modo non uniforme, la forma ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] Gli emigrati erano per lo più maschi e in età lavorativa, provenienti dalle regioni meridionali, con in testa Campania, Sicilia e Calabria, costretti alla partenza dalle condizioni economiche assai precarie (Favero & Tassello 1978).
L’emigrazione ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] del Nord e del Sud; due invece sono concentrati in una regione e addirittura in una parte di essa: Esposito (VI: Campania) e Colombo (V: Lombardia nord-occidentale) (D’Acunti 1994: 830-831).
Il cognome più diffuso in assoluto è Rossi che interessa ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] è passata dai 19 milioni di q del 1957 ai 29,8 milioni del 1976 (ma oltre 36 mil. di q nel 1974). La Campania è al primo posto per questa produzione con raccolti che si aggirano sui 10 milioni di q.
La coltivazione degli alberi da frutta comprende ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] propria o di altre lingue produce spesso come risultato interpretazioni paretimologiche. Così un nome di luogo come Gallo (in Campania), che può sembrare connesso con il nome gallo, è invece l’esito della forma più antica Gualdo, come testimoniato ...
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L’agiotoponimo è il nome di luogo derivato dal nome di un santo, cioè da un agionimo. Il complesso dei nomi di luogo che traggono origine da agionimi è detto agiotoponomastica. Denominazioni derivanti [...] alle documentazioni raccolte da Imbrighi (1957), si concentrano in alcune regioni: Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Campania. Il più frequente è Santa Maria, che riprende il nome della Madonna, seguito da San Pietro, San Martino ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, che vibra e dà suono quando è percosso,...
campana2
campana2 s. f. [dall’agg. campano]. – Nome di alcune varietà di pere (propr. agg., pere c., cioè «della Campania»), dette anche buone cristiane (v. buoncristiano).