FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] coltivato m questa sua fase iniziale e con risultati, per forzadi carattere e penetrazione psicologica, altissimi (la Prima moglie, 1864-65 pareva di riconoscere se stesso in quei bravi soldati. E a poco a poco in quel periodo il lavoro dei campi, ...
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CANONICA, Pietro
Francesco Negri Arnoldi
Figlio di Giulio e di Luigia Piedemonti, nacque a Moncalieri il 1º marzo 1869. Entrò dodicenne all'Accademia Albertina di Torino, ove seguì l'insegnamento di [...] forzato e artificioso. Così, ad esempio, nella pur suggestiva tomba Marsaglia nel cimitero didi tre rilievi del basamento (il quarto raffigurante La Pace che vola sui campidilavoro, cui attese fino all'ultimo giorno di vita. Successi e celebrità, di ...
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GAIDON, Antonio
Calogero Farinella
Nacque nell'agosto o nel settembre 1738 da Salvatore e da Barbara Burna a Castione di Brentonico, nel Trentino, ove i genitori si trovavano di passaggio: infatti, [...] Marostica, spesso ritrovati tra le pietre da lui stesso lavorate.
Il suo interesse fu soprattutto attirato in misura via più campidi intervento, da quello urbanistico a quello agronomico e geologico-naturalistico, ed ebbe modo di esplicarsi negli ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...