La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] e una esterna, centrata su circa sei raggi terrestri di quota) nelle quali rimangono intappolate, a opera del campomagnetico terrestre, le particelle di alta energia del vento solare. La scoperta segna l'inizio dell'esplorazione diretta dello spazio ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1991-2000
1991-2000
1991
Il sistema operativo Linux. Uno studente finlandese, Linus Torvalds, sviluppa il sistema operativo Linux. Il sistema può essere distribuito, [...] nucleare (NMR) nell'arseniuro di gallio per via puramente ottica, cioè senza l'intervento di un campomagnetico esterno. Il loro metodo consiste nell'inviare sull'arseniuro luce polarizzata circolarmente, determinante spin elettronici che hanno ...
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onda
ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche [...] potendo essere almeno in parte longitudinali in casi speciali di propagazione (per es., propagandosi in un plasma soggetto a un campomagnetico: v. magnetoionica, teoria: III 562 f). ◆ [MCC] O. trasversali in una corda tesa: v. onda: IV 237 d. ◆ [FPL ...
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motore
motóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. del lat. motor -oris "che mette in movimento", dal part. pass. motus di movere "muovere"] [FTC] Sistema materiale capace di trasformare energia di una certa [...] di elio liquido. In un m. del genere non si hanno perdite per effetto Joule e la generazione di campimagnetici non richiede altro che un impulso d'avvio (si possono così raggiungere induzioni molto elevate, rinunciando a nuclei ferromagnetici ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] E=(k/r)(r/r), con r distanza generica dal filo e k opportuna costante. ◆ [EMG] P. magnetico: il p. definibile in un campomagnetico, in partic. magnetostatico, nel passato in relazione al vettore intensità e ora in relazione al vettore induzione, per ...
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circuito
circùito [Der. del lat. circuitus, da circuire "andare intorno", comp. di circum "intorno" e ire "andare"] [ALG] Qualunque curva i cui punti siano in corrispondenza biunivoca con i punti di [...] non è soddisfatta, cioè in casi effettivamente non stazionari, si è in presenza non più di un campomagnetico, ma di un campo elettromagnetico che si propaga lungo il circuito: v. magnetostatica nella materia: III 594 c. ◆ [ELT] C. molecolari ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] di dipolo del neutrone: v. neutrone: IV 156 e. ◆ [FSN] M. magnetico di monopolo: v. neutrone: IV 156 c. ◆ [EMG] M. magnetico dipolare: la sorgente vettoriale (di rango 1) di un campomagnetico; è la sorgente di rango minore (e anche quella di gran ...
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pressione
pressióne [Der. del lat. pressio -onis, dal part. pass. pressus di premere "premere"] [MCC] (a) Generic., l'azione del premere, cioè dell'esercitare una forza sulla superficie di un corpo. [...] , ma con riferimento a un determinato ente vettoriale, per es., come capita per plasmi, parallelamente e ortogonalmente a un campomagnetico agente sul plasma (v. magnetofluidodinamica: III 551 a). ◆ [MCF] P. di ristagno: lo stesso che p. cinetica (v ...
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energia
energìa [Der. del lat. energia, dal gr. enérgeia, da érgon "lavoro"] [LSF] Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo [...] componenti resistivi (o altrimenti dissipativi) e la restante parte è trasformata in e. di campi elettrici nei componenti capacitivi e in e. di campimagnetici nei componenti induttivi e anche, se sono in gioco fenomeni elettrochimici, in e. chimica ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] hanno le f. conservative. Un esempio di f. dipendente dalla velocità è dato dalla f. (f. di Lorentz), qv╳B, che un campomagnetico B esercita su una carica q in moto con velocità v; esempi di f. dipendenti esplicitamente dal tempo si hanno in f ...
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magnetismo
s. m. [der. di magnetico]. – 1. a. Genericam., quel fenomeno, noto sin dall’antichità, per cui particolari minerali (per es., la magnetite), detti magneti naturali, sono in grado di attrarre piccoli pezzi di ferro e di trasmettere...
magnetico
magnètico agg. [dal lat. tardo magnetacus, gr. Μαγνητικός, der. di magnes, Μάγνης: v. magnete] (pl. m. -ci). – 1. Relativo al magnetismo o alla magnetizzazione: campo m., inclinazione e declinazione m., induzione m., isteresi m.,...