numero
nùmero [Der. del lat. numerus] [LSF] Oltre che nei vari signif. propri della matematica, alcuni dei quali sono ricordati oltre, il termine è usato in varie discipline fisiche anche come sinon. [...] indicare un n. che commuta. ◆ [PRB] N. casuale: lo stesso che variabile causale scalare: v. PROBABILITÀ CLASSICA: IV 584 b. ◆ [FME] N. CT: → CT. razionali R diviene il prototipo di campo archimedeo totalmente ordinato; considerando poi come ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] la molecola dell'acqua o quella dell'ammoniaca) e dei campi d'induzione magnetica, che non ammettono sorgenti scalari (poli) orientata r, detta asse (si parla allora di m. assiale o scalare) è la componente secondo r del m. vettore rispetto a un ...
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approssimazione
approssimazióne [Der. di approssimare (→ approssimato)] [LSF] (a) Avvicinamento alla descrizione di un fenomeno la quale non sia ottenibile con esattezza per altra via. (b) Il sostituire [...] una radiazione elettromagnetica in cui si fa uso di una sola delle due componenti del campo elettromagnetico, usualmente quella elettrica, spesso in forma scalare. ◆ [GFS] A. parabolica per la densità elettronica ionosferica: v. ionosfera: III 311 e ...
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curvatura
curvatura [Lat. curvatura, da curva] [RGR] C. dello spazio-tempo: v. relatività generale: IV 789 c. ◆ [ASF] C. dell'Universo: v. Universo: VI 418 e. ◆ [OTT] C. di campo: una delle aberrazioni [...] di sincrotrone: v. astronomia gamma: I 227 d. ◆ [ALG] Raggio di c.: v. sopra: C. di una curva piana. ◆ [RGR] Scalare di c.: contrazione del tensore di Ricci, una delle quantità che intervengono a formare il tensore di Einstein. ◆ [ASF] [RGR ...
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sorgente
sorgènte [s.f. dall'agg. sorgente, part. pres. di sorgere, der. del lat. surgere, sincope di subrigere "innalzare", comp. di sub- "sotto" e regere "reggere"] [LSF] La causa, l'oggetto e il luogo [...] un fotone: v. gasdinamica radiativa: II 830 e. ◆ [ASF] S. radio quasi stellare: lo stesso che quasar. ◆ [ALG] S. scalare di un campo vettoriale: v. campi, teoria classica dei: I 470 e. ◆ [ASF] S. X astrofisiche: v. astronomia X: I 249 c. ◆ [ASF] S. X ...
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circuitazione
circuitazióne [Der. di circuitare, da circuito, "percorrere una linea chiusa"] [ANM] Operatore vettoriale integrale, dato, per un generico vettore v, dall'integrale di v lungo una linea [...] con dl elemento di linea su c. Si tratta di una grandezza scalare il cui segno s'inverte se si cambia il verso, peraltro arbitrario uscente da questa. Ha grande importanza nella teoria dei campi vettoriali per passare da relazioni in cui compare l' ...
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gauge
gauge 〈gÝèigë〉 [s.ingl. "calibrazione, taratura", usata in it. come s.f.] [EMG] La scelta delle componenti del potenziale vettore Aμ≡(V/c, A), con V potenziale scalare, A potenziale vettore, c [...] 1/c2)(ðV/ðt), in unità di Gauss, con A potenziale vettore, V potenziale scalare, c velocità della luce nel vuoto, t tempo; in questa g. le equazioni di campo libere nel vuoto divengono semplicemente □Aμ=0, ove □ indica l'operatore dalembertiano, □≡ðμ ...
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Lagrange Giuseppe Luigi
Lagrange 〈lagràngë〉 (it. Lagràngia) Giuseppe Luigi (in fr. Joseph-Louis) [STF] (Torino 1736 - Parigi 1813) Prof. di matematica nella Scuola di artiglieria a Torino (1755), poi, [...] [MCF] Funzione di corrente di L.: funzione scalare usata per descrivere il flusso stazionario di un fluido V 579 d. ◆ [ANM] Metodo di L.: v. equazioni differenziali ordinarie nel campo reale: II 453 b. ◆ [ANM] Moltiplicatori di L.: v. variazioni, ...
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pozzo
pózzo [Der. del lat. puteus] [LSF] Propr., scavo ad asse verticale e in genere cilindrico, praticato nel terreno per attingere acqua o per altri scopi, per es., per versarvi acque o materiali di [...] ricorda quella di questo scavo. ◆ [ALG] Nella teoria dei campi vettoriali, lo stesso che sorgente scalare negativa o polo negativo del campo, cioè punto nel quale la divergenza del vettore del campo è negativa; la denomin. deriva dal fatto che linee ...
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divergenza
divergènza [Der. del lat. scient. moderno divergentia, dal part. pres. divergens -entis di divergere (J. Kepler, 1611), formato sul precedente devergere "allontanarsi", comp. di de- e vergere [...] [ALG] [ANM] Operatore vettoriale differenziale (simb. div oppure come prodotto scalare dell'operatore nabla) che, applicato al vettore di un campo, individua le sorgenti scalari di esso: v. campi, teoria classica dei: I 470 d. ◆ [OTT] Denomin. data ...
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scalare1
scalare1 agg. e s. m. [dal lat. scalaris, der. di scalae -arum «scala» (v. scala)]. – 1. agg., non com. Fatto o disposto a scala; più com. in senso fig., che cresce o decresce gradualmente, graduato in progressione. a. Detto delle...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...