ZAVATTINI, Emilio
Edoardo Milotti
Nacque a Rimini il 14 marzo 1927, da Fortunata Zavattini e da padre non noto.
Trascorse l’infanzia tra Roma e Rimini; dopo aver conseguito il diploma di ragioniere, [...] in cui, per la prima volta, si cercavano «risonanze vettoriali» con una massa compresa tra 1 e 4 GeV attraverso : l'evidenza sperimentale di un'interazione tra luce e campo magnetico sarebbe stata un risultato di primo piano, assai probabilmente ...
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varieta algebrica
varietà algebrica (in inglese algebraic variety o semplicemente variety) oggetto fondamentale in geometria algebrica che nasce dallo studio, da un punto di vista geometrico, dell’insieme [...] germi di funzioni regolari di Z definite in p e a valori nel campo K. Tale anello costituisce allora un anello locale (→ anello), il cui in particolare uno spazio vettoriale su k; esso inoltre contiene come sottospazio vettoriale il suo quadrato mp2 ...
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vettore
vettore nozione suggerita originariamente dallo studio di grandezze fisiche, quali velocità, accelerazione, forza ecc. (dette grandezze vettoriali) la cui descrizione non può esaurirsi in un [...]
è anche detta vettore colonna. In termini ancora più generali, un vettore è definito assiomaticamente come elemento di uno spazio vettoriale V su un campo K ed è esprimibile, a meno di isomorfismi, mediante una n-pla ordinata di elementi di tale ...
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elettrocardiografia
Francesco Romeo
Metodica non invasiva che permette la registrazione di superficie dei potenziali del campo elettrico originati dal cuore durante il ciclo cardiaco. Il tracciato ottenuto [...] particolari strumenti di registrazione (elettrocardiografi). Il campo elettrico cardiaco viene generato da flussi di ioni elettrica cardiaca. Il tracciato ECG è una risultante vettoriale, ossia un segnale elettrico risultante dalla somma di tutti ...
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approssimazione
approssimazióne [Der. di approssimare (→ approssimato)] [LSF] (a) Avvicinamento alla descrizione di un fenomeno la quale non sia ottenibile con esattezza per altra via. (b) Il sostituire [...] c. ◆ [LSF] A. di dipolo: quella per cui un campo elettrico, magnetico o elettromagnetico è assunto come se fosse generato unicamente da da lì in poi; sono esempi tipici il modello vettoriale dell'atomo, la teoria dell'interazione radiazione-materia ...
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FERRARIS, Galileo
Francesco Lerda
Nacque a Livorno Piemonte in provincia di Vercelli (ora Livorno Ferraris in suo onore) il 30 ott. 1847, da Antonio, farmacista, e da Antonia Messia. A dieci anni si [...] di cannocchiali più corti dei precedenti a parità di ingrandimento.
Nel 1897 comparve, postuma, la Teoria geometrica dei campivettoriali come introduzione allo studio dell'elettricità, del magnetismo ... (ora in Opere, I, pp. 389-492): si tratta di ...
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Laplace Pierre-Simon de
Laplace 〈laplàs〉 (in origine La Place) Pierre-Simon de (questa particella viene quasi sempre fatta cadere) [STF] (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827) Prof. di matematica [...] importanza fondamentale per la teoria del potenziale e per i campi stazionari; le sue soluzioni generali sono dette funzioni armoniche: (v. oltre), dalla quale si ottiene, per integrazione vettoriale, l'azione sull'intero conduttore o circuito. ◆ [ANM ...
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H
H (insieme dei quaternioni) insieme introdotto nel 1843 da W.R. Hamilton nell’intento di estendere l’insieme C dei numeri complessi. Definiti infatti i numeri complessi come coppie ordinate di numeri [...] quaternioni possiede la struttura algebrica di corpo (non commutativo). Contemporaneamente, esso è uno spazio vettoriale di dimensione 4 sul campo R dei numeri reali; essendo inoltre lineare la moltiplicazione tra quaternioni, H acquisisce anche la ...
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derivata
derivata [s.f. dall'agg. derivato] [ANM] Il risultato dell'operazione di derivazione: nella sua forma più semplice, cioè nel caso in cui f(x) sia una funzione reale di una variabile reale x, [...] D. lagrangiana: la d. totale rispetto al tempo di una funzione f, scalare o vettoriale, del posto e del tempo: df/dt=(ðf/ðt)+Σi=3i=1 (ðf/ðxi di m variabili reali, e fissato un punto interno al suo campo di definizione P(x₀, y₀, z₀,...) è (in contrapp. ...
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moltiplicazione
moltiplicazione operazione dell’aritmetica, denotata col segno · (oppure ×, ma se vi sono lettere il segno è anche omesso), il cui risultato è detto prodotto mentre i singoli operandi [...] definita, ma è l’esecuzione successiva di due sostituzioni del gruppo.
Moltiplicazione per uno scalare
In uno spazio vettoriale V definito su un campo K è detta moltiplicazione per uno scalare la legge di composizione esterna che a ogni coppia (λ, v ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
vettoriale
agg. [der. di vettore]. – 1. In matematica e in fisica, inerente a vettori: grandezza v., in contrapp. a scalare (o grandezza scalare), grandezza caratterizzata, oltre che da un valore numerico, anche da una direzione e da un verso,...