Forlì
Augusto Vasina
La prima menzione dantesca di F., in senso cronologico, ricorre in VE I XIV 2-3, dove viene definito muliebre il volgare dei Romagnoli e soprattutto dei Forlivesi, e la città di [...] della Parte bianca di Firenze, avrebbe scritto una lettera a CangrandedellaScala per deplorare la cecità dei Fiorentini di fronte alla venuta dell Casini, D. e la Romagna, in " Giorn. d. " I (1894) 303-313; F. Torraca, Nuova rassegna, Livorno 1895, ...
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Clemente V
Raoul Manselli
. Bertrand de Got, il futuro Clemente V, nacque a Villandraut (Gironda), non sappiamo in che anno, da Beraldo de Got, signore di quei luoghi.
Avviato assai. presto alla vita [...] colpa più grave fu l'avidità di danaro per sé come per i suoi familiari, che colmò di benefici ecclesiastici e di cospicue rendite.
a cui riferirsi. Infatti le faville della virtude di CangrandedellaScala si manifesteranno appunto pria che 'l ...
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Milano (Melano)
Giorgio Baruffini
Pier Vincenzo Mengaldo
Pur non essendo documentata, la presenza di D. in M. dovrebb'essere quasi certa al tempo della sosta di Enrico VII nella città, tra la fine del [...] M. vacillassero, il soccorso di CangrandedellaScala e di Passerino Bonacolsi consentiva la controffensiva parla dei " sublimi capricci e grotteschi " di D., per cogliere i segni di una rinascente attenzione per il poema, anche se ancora dominata ...
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Biondo, Flavio
Augusto Campana
Il maggiore degli umanisti romagnoli del Quattrocento (Forlì 1392 - Roma 1463) fu probabilmente avvicinato alla memoria e all'opera di D. fino dalla sua formazione giovanile [...] IV 152-153; II IX, 342 H, forse con riferimento a Benvenuto, I 512-514, e v. più sotto).
Ma la disposizione di B. all' esplicitamente di aver letto un'epistola di D. a CangrandedellaScala, " partis Albae extorrum et suo nomine data, quam ...
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Egitto
Adolfo Cecilia
Francesco Gabrieli
Secondo la concezione, comunemente accettata ai tempi di D., la gran secca (If XXXIV 113) era divisa in tre parti. L'abitabile era comunemente rappresentato [...] a Cangrande (XIII 21), fornisce la chiave per interpretare la seconda delle due argomento, anche se più brevemente, in Cv II I 6. Infine in Cv II XIV 2 Dico a partire dal 1949 sulla scoperta del Libro dellaScala (v.) sono apparsi in E. numerosi ...
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Giacobbe (Iacobbe)
Gian Roberto Sarolli
Patriarca, secondogenito di Isacco; gemello di Esaù, ne comprò prima la primogenitura (Gen. 25, 20-34), poi lo privò della benedizione paterna per istigazione [...] compare nel ricupero ancora scritturale dellascala vista in sogno da G., con la scala celeste, nel cielo di Saturno Cangrande, ove gl'Israeliti sono definiti come domus Iacob, in riferimento al salmo 113 (Ep XIII 21).
Sia nel primo passo (Mn I ...
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Feltre (Feltro)
Città del Veneto, oggi in provincia di Belluno, ai piedi delle Alpi Venete e nelle vicinanze del corso del Piave, là dove il fiume, abbandonata la valle sinclinale che divide le Alpi dalle [...] di Feltre.
A F. inoltre si dovrebbe pensare se in If I 105 si vuol leggere tra Feltro e Feltro, cioè tra F. e il Montefeltro, identificando nel veltro la figura di CangrandedellaScala; ma per tutta la questione v. FELTRO e anche VELTRO.
Bibl ...
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Gidino da Sommacampagna
Giacomo Ferraù
Rimatore e teorico della poesia volgare, vissuto tra il primo quarto e la fine del Trecento a Verona, presso Cangrande e Cansignorio prima e poi presso i figli [...] esegetica tendente a identificare il Veltro dantesco con Cangrande, cui appunto è dedicata una canzone che s 1961; E. De Marco, Crepuscolo degli Scaligeri, la Signoria di Antonio dellaScala, in " Archivio Veneto " LXII (1938); E. Cavallari, La ...
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Elicona
Clara Kraus
Monte della Beozia, indicato nel mito come sede delle Muse, da cui sgorgavano due fonti, Aganippe e Ippocrene, considerate dagli antichi miracolosamente capaci d'infondere ispirazione [...] .
In senso proprio il nome dell'E. compare nella lettera a CangrandedellaScala, nel punto in cui D. l'E. (" virgineumque Helicona petit ", v. 254) per vedere con i propri occhi la nuova fonte scaturita dal monte (" fama novi fontis nostras pervenit ...
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Signore di Verona (n. 1306 - m. 1352). Figlio di Alboino, successe allo zio CangrandeI nel 1329 col fratello Mastino II, cui lasciò di fatto la responsabilità del potere. Prigioniero per alcun tempo degli [...] alleati veneto-fiorentini (1337), quando il fratello morì (1351), si associò al governo della signoria il figlio di questi Cangrande II. ...
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lombardo
agg. e s. m. (f. -a) [dalla voce germanica che fu adattata nel lat. mediev. nelle forme Longobardus o Langobardus (v. longobardo)]. – 1. Di Lombardia, relativo o appartenente alla Lombardia, e alla popolazione che abita questa regione:...