Egitto
Adolfo Cecilia
Francesco Gabrieli
Secondo la concezione, comunemente accettata ai tempi di D., la gran secca (If XXXIV 113) era divisa in tre parti. L'abitabile era comunemente rappresentato [...] Purgatorio. È D. stesso che, nell'epistola a Cangrande (XIII 21), fornisce la chiave per interpretare la in E. è il libro di Taha Fawzi (v.), Dante Alighieri, 1930, II ediz. 1965; operetta divulgativa sulla vita e l'opera del poeta, largamente ...
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Giacobbe (Iacobbe)
Gian Roberto Sarolli
Patriarca, secondogenito di Isacco; gemello di Esaù, ne comprò prima la primogenitura (Gen. 25, 20-34), poi lo privò della benedizione paterna per istigazione [...] passi della Monarchia, direttamente, e indirettamente nell'epistola a Cangrande, ove gl'Israeliti sono definiti come domus Iacob, in dal salmo 113, e come tale impiegato da D. in Pg II 46 e in tale accezione cantato dalle anime approdanti alle rive ...
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Tartari
Giuliano Bertuccioli
Col nome di T. (derivato dal vocabolo turco Tatar, donde Tatari e T.) erano designate in Occidente all'epoca di D. le popolazioni di lingua mongola, originarie dell'Asia [...] and researches, Londra 1902, 115-120); G. Sangiorgi, Le stoffe e le vesti tombali di Cangrande I della Scala, in " Bollettino d'Arte del Ministero Pubbl. Istruz. " s. 2, II (1922) 443-457; L. Olschki, D. e l'Oriente, in " Giorn. d. " XXXIX (1938) 65 ...
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Elicona
Clara Kraus
Monte della Beozia, indicato nel mito come sede delle Muse, da cui sgorgavano due fonti, Aganippe e Ippocrene, considerate dagli antichi miracolosamente capaci d'infondere ispirazione [...] simbolico d'ispirazione poetica, il nome del monte ricorre in VE II IV 9: D. afferma che chiunque voglia cantare nello stile tragico In senso proprio il nome dell'E. compare nella lettera a Cangrande della Scala, nel punto in cui D. dice di essere ...
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Scultori, architetti e lapicidi, attivi (12°-14° sec.) nell'Italia settentrionale, riuniti dalla critica Ottocentesca sotto questo nome, dal luogo di origine di molti di essi. Pur non formando una maestranza [...] Egidio da Campione (autore della ruota della fortuna nel duomo). In Toscana era attivo Guido da Como (v.). Ad altri maestri campionesi di cui non conosciamo il nome si devono alcune arche scaligere come quelle di Cangrande (dopo il 1329) e di Martino ...
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Filologo italiano (Firenze 1925 - Bibbiena, Arezzo, 2007), nipote di Guido M. e P. Rajna, allievo di A. Momigliano e M. Casella. Dal 1967 professore di filologia dantesca all'università di Firenze; dal [...] commentatori di Dante, convinto sostenitore dell'autenticità dell'Epistola a Cangrande e della Quaestio de aqua et terra, messa in ed. Ricciardi delle Opere minori di D. Alighieri (vol. II, 1979). Per la sua operosità di studioso, docente e operatore ...
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SIGNORIE e PRINCIPATI
Giorgio Falco
. I. Si suole indicare con questa espressione il periodo della storia d'Italia compreso fra il declinare dei comuni e le guerre di predominio tra Francia e Spagna, [...] Reggio da Federico III nel 1452 e nel 1471 da papa Paolo II titolo e insegne ducali per Ferrara; Federico III da Montefeltro il ducato , a sostegno dei ghibellini contro i guelfi e Roberto. Cangrande estese il suo dominio dov'era stata la potenza di ...
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GUELFI e GHIBELLINI
Raffaello Morghen
La tradizione narra che i nomi di guelfo e ghibellino (Hye Welff! Hye Waiblingen!) risuonarono per la prima volta, come gridi di battaglia, sotto le mura di Weinsberg, [...] e Uberto Pelavicino, al tempo degli Svevi, e poi Cangrande della Scala, Tommaso di Savoia, Guglielmo di Monferrato, v. anche la bibliografia speciale di Federico I, Enrico VI e Federico II, Innocenzo III, Innocenzo IV, e per gli anni dal 1250 al 1267 ...
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LUDOVICO IV il Bavaro, imperatore
Giovanni Battista Picotti
Nato nel 1287 da Ludovico II, duca della Baviera Superiore e conte palatino del Reno, e da Matilde, figlia di Rodolfo d'Asburgo, fu, dopo [...] al papa. Luigi Gonzaga prendeva da L. il titolo di vicario in Mantova, strappata ai Bonaccolsi (11 novembre); ma Cangrande, il maggior ghibellino della Venezia, era morto, i marchesi d'Este si riaccostavano al papa, la stessa Pisa si sottometteva ...
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SAMBONIFACIO
Luigi Simeoni
Famiglia feudale che ebbe dal sec. X al sorgere del comune (1135) quasi ininterrottamente il comitato di Verona, e mantenne anche in seguito il titolo di conti di Verona riconfermatole [...] primo ramo, Alberto, già vassallo di Matilde, fu da papa Onorio II fatto marchese e capo dei vassalli della casa di Canossa. Con la Vinciguerra Sambonifacio moriva combattendo con i Padovani contro Cangrande della Scala. Tornarono a Verona nel sec. ...
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lombardo
agg. e s. m. (f. -a) [dalla voce germanica che fu adattata nel lat. mediev. nelle forme Longobardus o Langobardus (v. longobardo)]. – 1. Di Lombardia, relativo o appartenente alla Lombardia, e alla popolazione che abita questa regione:...