Federico II d'Aragona, re di Sicilia
Pietro Palumbo
Terzogenito di Pietro III d'Aragona e di Costanza figlia di Manfredi, nacque nel 1272. Nel 1291 fu nominato luogotenente in Sicilia dal fratello Giacomo, [...] il Parodi pensa che nel Paradiso la vicinanza di Cangrande e F., i due candidati alla dedica, simboleggerebbe " 10 aprile 1910, 2; C. Lupo, L'elogio di D. a Federico II d'Aragona re di Sicilia e la data di composizione del III canto del Purgatorio, ...
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BOIARDO (Boiardi), Salvatico (Saludego da Rubiera)
Antonio L. Pini
Di nobile famiglia derivata probabilmente da quei Bianchi di Lunigiana che, sullo scorcio del sec. XII, avevano ottenuto in feudo il [...] del fatto che il Gonzaga era stato incarcerato in Verona da Cangrande Della Scala, s'impadronì, con l'aiuto del fratello, del cambio Meldola, nel contado faentino.
Quando, poi, nel 1377 Niccolò II acquistò la città di Faenza per 40 mila fiorini d'oro, ...
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Ordelaffi
Augusto Vasina
Famiglia di origine rimasta tuttora imprecisata, risulta ambientata in Forlì non prima della seconda metà del sec. XII: infatti le testimonianze superstiti ci consentono di [...] dell'umanista e storico forlivese Biondo Flavio (Hist. decades II IX), il quale, sulla base di alcuni scritti ( della Parte bianca di Firenze, avrebbe scritto da Forlì a Cangrande della Scala per deplorare temerità, petulanza e cecità mostrate dai ...
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CAMINO, Rizzardo (Novello) da
Josef Riedmann
Figlio di Guecellone (VII) e di Mabilia di San Bonifacio, Rizzardo, terzo di questo nome, nacque sul finire del sec. XIII. Già prima che suo padre venisse [...] con Verde, figlia di Alboino Della Scala e nipote di Cangrande. Il matrimonio, che segnò in modo decisivo il destino e Cadore, XXIV (1953), pp. 109 ss.; P. Paschini, Storia del Friuli, II, Udine 1954, pp. 74 ss.; L. Gava, La signoria dei da Camino in ...
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felicità (felicitade)
Domenico Consoli
La parola è usata da D. quasi esclusivamente in prosa, per indicare una condizione di lieto e pieno appagamento spirituale, con riferimento sia alla vita terrena [...] e cfr. Arist. Eth. nic. I 7, 1098a 16-18), toccata anche in Cv II XIV 18, III XV 11, IV Le dolci rime 119 (con ripresa in XX 10), fuori luogo ricordare che l'autore dell'epistola a Cangrande assegna alla Commedia appunto il fine di removere viventes ...
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Boffito, Giuseppe
Enzo Esposito
Erudito e critico, barnabita (Gavi 1869 - Firenze 1944), insegnò materie letterarie nei collegi del suo ordine, prima a Moncalieri e poi a Firenze; spaziò in veste di [...] A., in " Rivista di fisica, matematica e scienze naturali " s. 2, II (1927-28) 218-225, 522-531; III (1928-29) 15-22, 177 Cangrande della Scala. Saggio di edizione critica e di commento, in " Memorie della R. Accademia delle Scienze di Torino " s. II ...
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BUZZACARINI, Folco (Folcone)
Annalisa Nardotto
Nacque a Padova nella prima metà del sec. XIII da Buzzacarino, professore di diritto civile presso lo Studio cittadino, podestà di Verona e conte d'Abano, [...] pace tra i Padovani e Cangrande della Scala. Quattro anni dopo, però, riprese le armi contro Cangrande, capitanando ancora i Patavini. F. M. Colle, Storia scientifico-letter. dello Studio di Padova, II, Padova 1824, pp. 10-13; A. Descalzi, Le famiglie ...
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litterale
Guy Dominique Sixdenier
Il problema del senso letterale (D. usa sempre la forma ‛ litterale ') posto sin dall'antichità paleocristiana, trovò le sue prime formulazioni complessive in Origene, [...] come si deve.
L'autenticità dell'Ep XIII a Cangrande (1319-1320 circa) ha potuto esser messa in discussione nei seguenti luoghi del Convivio: riferito a ‛ senso ' in II I 6, 8 e 14 (due volte); a ‛ sposizione ' in II I 2, VI 10, XV 2 e 6, III XII 5 ...
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inventio
Francesco Tateo
Costituisce nella retorica classica la prima delle operazioni che competono all'oratore, ossia il concepimento della materia e la scelta degli argomenti. Dal De Inventione (conosciuto [...] i. D. tiene invece ferma la dottrina ispirandosi nel De vulg. Eloq. all'Ars poetica oraziana e nell'epistola a Cangrande alla Nova Rhetorica. In VE II I, dove si discute dell'i, e dell'elocutio in quel genere particolare che è la canzone, alla prima ...
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magnalia
Pier Vincenzo Mengaldo
In VE IIII 6 ss., dopo aver stabilito secondo il parametro del conveniens che al volgare sommo, illustre, si addicono solo i sommi argomenti, D. passa a determinare [...] ne presenta altri due esempi, in Ep VII 20 (magnalia gloriosi Alcidae, cioè di Enrico VII) e XIII 3 (magnalia vestra vidi, cioè di Cangrande). Ciò non toglie che in VE IIII 8 il vocabolo possa conservare l'intensa connotazione religiosa originaria. ...
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lombardo
agg. e s. m. (f. -a) [dalla voce germanica che fu adattata nel lat. mediev. nelle forme Longobardus o Langobardus (v. longobardo)]. – 1. Di Lombardia, relativo o appartenente alla Lombardia, e alla popolazione che abita questa regione:...