DELOC, Daniele (Daniele da Cremona)
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Cremona, probabilmente nella prima metà del sec. XII.
Il D. è autore di una traduzione in antico francese di due trattati di [...] trattano degli uccelli di rapina e delle loro medicine e cure, e il quarto degli altri animali da caccia, e principalmente dei cani. I quattro libri sono preceduti da una prefazione, da una tavola che enunzia il titolo dei capitoli di tutta l'opera ...
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FERDINANDO Gonzaga, duca di Mantova e dei Monferrato
Gino Benzoni
Secondogenito del principe e prossimo duca di Mantova Vincenzo e d'Eleonora de' Medici, F. nacque a Mantova il 26 apr. 1587; e, nel [...] dei potere da parte di F. (che, distinguendosi così dal defunto fratello, di cui non condivideva la passione pei cani, come licenzia gli ottantatré addetti a questi, simultaneamente assume ventuno musici), l'altra rallentante il più possibile la ...
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ANTONINO Pierozzi, santo
Arnaldo D'Addario
Figlio di ser Niccolò e della seconda moglie di lui Tommasa di Cenni di Nuccio, nacque a Firenze, nel 1389. Il Morçay (S. Antonin..., Paris 1914, p. 13, n. [...] ; intervenne anche di persona, non arretrando di fronte alla pena di morte, come nel caso (6 maggio 1450) del medico Giovanni Cani, convinto reo di eresia e di magia. Per venire incontro alle miserie del suo popolo, tuttavia, si decise a sospendere ...
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DELLA BELLA, Giano
Giuliano Pinto
Figlio di Tedaldo di Accorri, nacque - probabilmente a Firenze - intorno al 1240 da famiglia di antica origine, che secondo una tradizione ormai consolidata nell'età [...] cui aveva lungamente goduto. Esemplare il discorso con cui Berto Frescobaldi esorta i compagni a liberarsi del D. ricordando "come i cani del popolo aveano tolti loro gli onori e gli uffici; e non osavano entrare in palagio: i loro piati non possono ...
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MONTALTO, Ludovico
Marco Nicola Miletti
– Nacque a Siracusa da Antonio, barone di Prato e Milocca, e da Maria de Acuña, imparentata col viceré di Sicilia Ferdinando, nella seconda metà del Quattrocento.
Il [...] a opprimere i deboli contra veritatem. In una veemente digressione l’invettiva si estende ai chierici, impegnati più a procurarsi cani e falconi da caccia (o addirittura ad agire da venatores puellarum) che alla cura delle anime (§ Et haec sufficiant ...
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CORTI, Alfonso
Mirko D. Grmek
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del Regno sardo, ora prov. di Pavia) il 15 giugno 1822, primogenito di Gaspare marchese di Santo Stefano Belbo e da Beatrice [...] difficile le osservazioni sull'orecchio umano) ed esaminò sistematicamente più di duecento chiocciole di buoi, maiali, montoni, gatti, cani, conigli, talpe e topi. Nel corso di questo studio adoperò per primo le soluzioni diluite di carminio per ...
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PETROLINI, Ettore
Guido Di Palma
PETROLINI, Ettore (Pasquale, Antonio). – Nacque a Roma il 12 gennaio del 1884 al n. 6 di vico del Grancio, in una palazzina all’angolo con via Giulia, da Luigi e Anna [...] non amava questo genere di lodi che diminuivano la sua intelligenza d’interprete, perché, diceva, «l’istinto è una cosa da cani» (Modestia a parte…, cit., p. 205), ma cercò nuovi testi. Il suo repertorio si giovò così della collaborazione di molti ...
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DEGLI OTTONI, Luciano
Gigliola Fragnito
Nacque a Goito (prov. di Mantova) da Agnese, di casato ignoto, e Gian Francesco, in una data non precisabile, ma sicuramente anteriore all'anno 1490, se egli [...] che il suo caso fosse esaminato dal Gonzaga stesso e dal Pole e non dai suoi confratelli giudicati "cani arrabiati". Il cardinale, avvedutosi della gravità della faccenda, non fidandosi dell'imparzialità di Girolamo Scroguerro da Piacenza, abate ...
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SFORZA, Ascanio Maria
Marco Pellegrini
SFORZA, Ascanio Maria. – Nacque il 3 marzo 1455 a Milano da Francesco Sforza, duca di Milano, e da Bianca Maria Visconti.
All’età di dieci anni fu avviato alla [...] ad Ascanium Sfortiam di Adriano Castellesi (Venezia 1505), fu la cinegetica che rese famose in tutta Roma le torme dei suoi cani. Le dimensioni della familia di Ascanio di qui in avanti si accrebbero, anche per l’apporto di non pochi oltremontani ...
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LERCARI (Lercaro), Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova attorno al 1505 da Stefano (probabilmente identificabile con il patrono di navi genovesi catturato dai Turchi nel 1514) [...] dal Senato e dal doge L. per la ferocia con cui in Corsica aveva fatto precipitare da dirupi e divorare dai cani gli uomini catturati), e chiese che i Collegi valutassero il suo operato. La richiesta non poté essere accolta, stante l'inappellabilità ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
(neo-dem), s. m. e f. inv. Nuovo democratico: negli Stati Uniti d’America appartenente a una corrente del Partito democratico; in Italia, appartenente all’area di ispirazione centrista e cattolica del Partito democratico. ◆ Un branco di «cani...