BRAGADIN, Marco
Hatto Kallfelz
Apparteneva a una famiglia greco-cipriota di nome Mamugnà, che, in conformità con l'uso veneziano in voga, deve avere assunto il cognome di Bragadin in omaggio alla protezione [...] avvicinavano. Amava la buona compagnia, i piaceri della tavola e il gioco; era ottimo conoscitore e grande estimatore di cavalli e cani di razza. I suoi due alani neri, con i quali usava mostrarsi in pubblico e che secondo una tradizione, piuttosto ...
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GIRAUD, Bernardino
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 14 luglio 1721 dal conte Pietro e da Altilia dei conti Zagaroli, terzogenito di cinque figli (con Alessio, Stefano, Ferdinando e [...] (19 maggio 1772 - 19 maggio 1773), della massima importanza per la storia della nunziatura del G., è scomparso dagli archivi vati-cani. Diario di Roma, 1771, nn. 8226 e 8318; 1778, n. 8468; 1782, n. 768; 1787, n. 1324; G. Manini Ferranti, Compendio ...
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ANTONINO Pierozzi, santo
Arnaldo D'Addario
Figlio di ser Niccolò e della seconda moglie di lui Tommasa di Cenni di Nuccio, nacque a Firenze, nel 1389. Il Morçay (S. Antonin..., Paris 1914, p. 13, n. [...] ; intervenne anche di persona, non arretrando di fronte alla pena di morte, come nel caso (6 maggio 1450) del medico Giovanni Cani, convinto reo di eresia e di magia. Per venire incontro alle miserie del suo popolo, tuttavia, si decise a sospendere ...
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DEGLI OTTONI, Luciano
Gigliola Fragnito
Nacque a Goito (prov. di Mantova) da Agnese, di casato ignoto, e Gian Francesco, in una data non precisabile, ma sicuramente anteriore all'anno 1490, se egli [...] che il suo caso fosse esaminato dal Gonzaga stesso e dal Pole e non dai suoi confratelli giudicati "cani arrabiati". Il cardinale, avvedutosi della gravità della faccenda, non fidandosi dell'imparzialità di Girolamo Scroguerro da Piacenza, abate ...
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FANINI, Fanino (Fannio Camillo)
Lucia Felici
Nacque a Faenza (od. provincia di Ravenna) intorno al 1520 da Melchiorre e Chiara Brini. Un suo biografo, Giulio da Milano, lo dice "giovine" nel 1550.
La [...] , 344 s.; III, pp. 34, 154; L. Settembrini, Lezioni di letteratura italiana, II, Napoli 1875, p. 212; B. Fontana, Documenti vati cani contro l'eresia luterana in Italia, in Archivio della Soc. rom. di storia patria, XV (1892), p. 418; Id., Renata di ...
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ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 20 marzo (novembre?) 1479, terzogenito del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona. All'età di tre anni gli venne conferita in commendam l'abbazia [...] fermamente rifiutato di andare in Ungheria) e da altri membri del suo seguito che, a quanto pare, comprendeva ancora 250 cani da caccia, stalloni, falconi e due leopardi.
L'attività politica dell'E. durante questa visita fu di notevole importanza ...
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CATTANEO, Carlo Ambrogio
Gino Benzoni
Nato a Milano il 7 dic. 1645, novizio della Compagnia di Gesù il 1º nov. 1661, all'interno di questa si svolge, per lo più a Milano, il resto della sua esistenza. [...] in veste di mori strappano dalle braccia del padre un bimbo uso a bestemmiare; un giovane bestemmiatore viene sbranato da cani al seguito del demonio sopraggiunto "in figura di cacciatore". E,per sconsigliare i rapporti troppo confidenziali anche tra ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] filosofo ("E perché tutti voi Mirandolani / gentiluomini siete e non plebei, / come son, dite voi, tutti i Toscani? / E perché gatti e cani / e donne e scimie han senza peli il tondo? / E ci son più coglion ch'uomini al mondo?"). Di rincalzo, nel '42 ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] ad assicurare il 23 Ferdinando, mentre il 24 suo nipote Carlo Borromeo - che per il D., cui magari chiede di procurargli "cani ... di caccia grossa", non nutre gran considerazione: "son certo che il ... Borromeo stima poco me e manco le mie fatiche ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] ; gli ambasciatori veneziani furono da lui "desfati e maltratati: […] disseli che li faria amazar tutti e mangiare a li cani" (Fantaguzzi, p. 293).
Tuttavia nel giro di pochi mesi la politica pontificia subì un rapido mutamento, orientandosi verso la ...
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cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...
(neo-dem), s. m. e f. inv. Nuovo democratico: negli Stati Uniti d’America appartenente a una corrente del Partito democratico; in Italia, appartenente all’area di ispirazione centrista e cattolica del Partito democratico. ◆ Un branco di «cani...