VIOLA
Fabrizio Cortesi
Botanica. Genere di piante Dicotiledoni Archiclamidee della famiglia Violacee (Linneo, 1735), comprendente oltre 300 specie che, secondo altri autori, debbono ridursi a metà e [...] V. Bertolonii Sal. della Sardegna e Corsica; sono frequenti o comuni V. odorata L. o viola mammola, V. silvatica L., V. canina L., V. tricolor L., ecc.
Alcune sono coltivate per decorazione di rocce e di scogliere come: V. biflora L., V. calcarata L ...
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Genere di Graminacee della sottofamiglia Peoidee, tribù Agrostidee. Sono erbe gracili perenni o annue col caule talora inginocchiato ai nodi presso la base, nelle forme perenni spesso strisciante e radicante; [...] verticillata Voll., che sono tra gli elementi costitutivi dei nostri prati delle regioni piuttosto basse; Trichodium con A. canina L., elemento dei prati paludosi, A. alpina Scop., A. rupestris All., elementi dei prati alpini; Airagrostis e Aperopsis ...
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Strongilidei Ordine di Nematodi che nella fase adulta parassitano Vertebrati terrestri, mentre gli stadi larvali sono terricoli batteriofagi o parassiti di Anellidi e Molluschi; i maschi sono dotati di [...] faringe diviene tubulare, senza rigonfiamenti.
Lo Strongylus Dioctophyme renalis provoca la strongilosi, malattia (detta anche dioctofimosi canina) che si osserva nel cane e in altri Mammiferi ed eccezionalmente nell’uomo: localizzandosi nel rene, ne ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma. Storia degli studi
Francesca de Caprariis
Roma. storia degli studi
Si fa risalire comunemente alla metà circa del Quattrocento il momento della [...] la reale posizione del Foro. Ciò avvenne grazie al contributo di un numero considerevole di grandi studiosi, oltre Fea e Canina, A. Nibby, S. Piale e gli studiosi attivi nell’Istituto di Corrispondenza Archeologica, fondato nel 1829 (C. Bunsen, W.A ...
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ADRIANA, Villa
H. Kähler
Grande villa romana situata a 25 km ad E di Roma ed a 6oo m a S della strada Roma-Tivoli, sul versante N-O del monte Arcese, fra due piccole valli, la Fossa di Roccabruna e [...] Vaticana: cod. Vat. lat. 5295, in parte copiato dal Canina, Edifizî antichi, v, pp. 152-193 per il suo studio cautela, a causa di numerose discordanze, le particolareggiate tavole di L. Canina, Antichi Edifizî dei Contorni di Roma, v-vi, 152-193, tav ...
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Vedi APOXYOMENOS dell'anno: 1958 - 1994
APOXYOMENOS (v. vol. I, p. 497)
P. Moreno
Nella stesura della voce precedente si è incorsi in un'inesattezza, con l'affermazione che l'A. sia «la più famosa e [...] , bensì il 3 ottobre 1849. A prima vista, Luigi Canina avanzò due ipotesi in alternativa, che si trattasse del nudum Monumenti scelti della Villa Borghese, Roma 1832, p. 103; L. Canina, Scavi nel Vicolo delle Palme in Trastevere, in Bulllnst, XXXI, ...
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Santo e martire citato nel Martirologio romano al 25 luglio e il cui culto non è attestato prima del sec. 5º. Più importante della Passio leggendaria, che lo pone sotto l'imperatore Decio (249-51), è la [...] a tutto l'Oriente cristiano, dove invece s. C. veniva raffigurato come un martire guerriero (talvolta, stranamente, con testa canina). Grandi immagini del santo furono spesso poste sul prospetto di chiese o cappelle, così da essere bene in vista per ...
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Scultore, nato a Carrara nel 1794 e ivi morto il 25 settembre 1871. Figlio dello scultore Lodovico (morto nel 1854) che gli diede i primi rudimenti, scolaro poi, all'accademia di Carrara, di Lorenzo Bartolini, [...] quella di S. Massimiliano per il duomo. E sono suoi il Napoleone I nella villa Cataldi a Marengo, il Luigi Canina di Casalmonferrato, la tomba del marchese Marcello Saporiti nella cappella della Sforzesca (Vigevano). Fu per molti anni insegnante all ...
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Fu città di origini etrusche, situata su un colle di circa 300 metri, 5 km. a est della Via Cassia e 9 km. a nord di Viterbo, circondata da tre corsi d'acqua. È distinta quale comune romano da quello di [...] delle mura di terme e di un teatro molto ben conservato attestano la vita dell'antica città romana.
Bibl.: L. Canina, Cenni topografici sull'antica città di Ferento in Etruria, in Annali dell'Istituto, IX (1837); Germano di S. Stanislao, Memorie ...
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(o manumissione) Nell’antica Roma, atto con il quale il dominus (padrone) proclamava libero il suo schiavo, rinunciando alla potestà o manus che aveva su di lui e facendogli acquistare la libertà e la [...] servi che non avessero raggiunto una certa età o, comunque, in numero eccedente un certo limite (leggi Fufia Canina ed Elia Senzia).
In epoca postclassica, con il definitivo affermarsi del cristianesimo come religione prima prevalente e poi ufficiale ...
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canino
agg. [dal lat. caninus]. – 1. Proprio dei cani: urla c.; un latrare canino. In partic.: tosse c. (o cavallina o asinina), la pertosse; fame c., molto forte, rabbiosa, insaziabile. 2. a. Denti c.: nella dentizione umana, i quattro denti,...
rosa
ròṡa s. f. [dal lat. rŏsa]. – 1. Nome delle varie specie di piante del genere Rosa, della famiglia rosacee, diffuse nell’emisfero boreale; sono arbusti nani, cespugliosi e anche rampicanti con aculei (comunem. chiamati spine); hanno foglie...