Agli occhi di William Banting (1796-1878), di professione becchino – tra gli altri della famiglia reale – e obeso redento, l’assunzione di carboidrati, in particolare di saccarosio e derivati, ammontava [...] , ma non unico) nonché di un serie di tragedie umane tali da far impallidire persino le storie di beni di consumo – come il mondo vista dalla prospettiva dello zucchero, in qualsiasi sua forma, dalla canna alla barbabietola fino agli sciroppi ...
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canna
s. f. [lat. canna, dal gr. κάννα]. – 1. a. Pianta graminacea (Arundo donax), originaria del Mediterraneo, detta anche c. domestica o c. montana, che presenta fusti alti 2 o più metri, cavi negli internodî e terminati da fitte pannocchie,...
zucchero
zùcchero (ant. o region. zùccaro) s. m. [dall’arabo sukkar (voce indiana da cui anche il gr. σάκχαρον: v. saccarosio e saccarina)]. – 1. a. Sostanza cristallina dolce, di colore bianco se pura, costituita da saccarosio, molto importante...
È una grande pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Graminacee, denominata dai botanici Saccharum officinarum L. Il fusto principale è un rizoma sotterraneo, dal quale partono più fusti aerei cilindrici, ordinariamente alti...
Chimica
Sottoprodotto della lavorazione delle barbabietole o della canna da zucchero, costituito da sciroppo che, malgrado il forte tenore di saccarosio, non può più dar luogo a cristallizzazione a causa di alcune impurezze (sali alcalini ecc.)...