MORADABAD (o Muradabad; A. T., 93-94)
Elio Migliorini
Città dell'India settentrionale, nelle Provincie Unite, posta sulla riva destra del fiume Ramganga, affluente di sinistra del Gange, a 60 m. s. m., [...] e a 160 km. E. di Delhi, in una pianura ben coltivata a cannadazucchero, cotone, grano e orzo; si lavorano anche oggetti d'ottone smaltato, ornati con bei disegni. Gli abitanti sono (1931) 110.562, per metà induisti e per metà musulmani. Il ...
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JULLUNDUR (o Jalandhar; A. T., 93-94)
Elio Migliorini
Città dell'India inglese, capoluogo nel passato d'un regno indipendente e ora d'un distretto del Panjab, 300 km. NO. di Delhi, una trentina di km. [...] (affluente dell'Indo) e sulla destra di questo fiume, in una pianura ben irrigata dove si coltiva cotone, cereali, cannadazucchero. È anche nodo ferroviario. Gli abitanti, che erano 67.735 nel 1901, sono ora (1931) 71.008, per sei decimi musulmani ...
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JINOTEGA (A. T., 153-154)
Città del Nicaragua, capoluogo del dipartimento omonimo. È situata a circa 1000 m. s. m. nell'alta valle del Río Tuma, afluente del Río Grande, in una zona coltivata a caffè, [...] e ha clima fresco e salubre. Conta (1930) 7000 ab.
Il dipartimento di Jinotega ha 1445 kmq. e 27.200 ab. (24 per kmq.), dediti soprattutto alla coltivazione del caffè, del cacao, del cotone, dei cereali, della cannadazucchero e dei banani. ...
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GORAKHPUR (A. T., 93-94)
Elio Migliorini
Capoluogo d'una delle 10 divisioni delle Provincie Unite nell'India britannica, a una cinquantina di km. dal fiume Gogra (affluente del Gange), su una terrazza [...] , suo affluente di sinistra, ai piedi della catena himalayana. Consta d'alcuni villaggi separati; gli abitanti (51.117 nel 1872 e 57.985 nel 1921, per due terzi Indù e il resto Musulmani) sono agricoltori e coltivano riso, cannadazucchero, grano. ...
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Ricerca archeologica. Lo studio dei reperti
Lanfredo Castelletti
Laura Cattani
Barbara Wilkens
Antonio Tagliacozzo
Loretana Salvadei
Anna Maria Bietti Sestieri
Maria Cristina Molinari
Lo studio [...] e frumento. Alcuni fitoliti permettono di discernere le Graminacee di tipo C-3 (umide) da quelle di tipo C- 4 (secche). Le piante C-4 (come la cannadazucchero e il mais) si sono evolute principalmente nelle zone tropicali e si sono adattate ad ...
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Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...] era enorme: arabe risultavano le tecniche irrigue necessarie alla coltivazione della cannadazucchero; di origine araba il mulino impiegato per la macinazione della cannadazucchero, mosso dall'energia idrica o animale (243). Non è un caso ...
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L'Asia islamica. Altopiano iranico
Martina Rugiadi
Roberta Giunta
A. David H. Bivar
Maria Vittoria Fontana
Francesca Leoni
Maria Antonietta Marino
Claire Hardy-Guilbert
Stefano Carboni
Rémy Boucharlat
Altopiano [...] bagni e uno zuccherificio; vi si trovano inoltre alcune tenute […] splendide colture circondano la città e cresce una cannadazucchero di eccellente qualità". Tuttavia, in un passo successivo, lo storico riporta che la città propriamente detta era ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] non irrigua incentrati sulla riproduzione controllata della patata dolce (Ipomoea batatas) e di altre specie edibili (taro, igname, cannadazucchero, banana, frutto dell'albero del pane). A partire dal XVI sec. d.C. i terreni agricoli furono ...
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L'archeologia del Vicino Oriente. L'Asia occidentale in eta tardoantica e medievale
Francesca Zagari
Laura Saladino
Paolo Cuneo
Maria Adelaide Lala Comneno
Basema Hamarneh
Jean-Pierre Sodini
Michele [...] di Tiro, della valle del Giordano e della piana di Acri erano fra le più attive per piantagione e lavorazione della cannadazucchero; di quest'ultima, presente sulle rive del Giordano e del Mar Morto, parlano fonti scritte del periodo, quando lo ...
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Il consumo e i regimi alimentari
Renata Grifoni Cremonesi
Lucio Milano
Massimiliano Marazzi - Carla Pepe
Eugenia Salza Prina Ricotti
Roberta Belli Pasqua
Anthony C. King
Sauro Gelichi
Andrea Paribeni
Maria [...] relativamente coerente, in cui vennero diffusi largamente prodotti conosciuti prima solo in regioni limitate, come il riso e la cannadazucchero. Il riso divenne il cibo dei poveri, sotto forma di pane ricavato dalla farina, nei territori in cui era ...
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canna
s. f. [lat. canna, dal gr. κάννα]. – 1. a. Pianta graminacea (Arundo donax), originaria del Mediterraneo, detta anche c. domestica o c. montana, che presenta fusti alti 2 o più metri, cavi negli internodî e terminati da fitte pannocchie,...
zucchero
zùcchero (ant. o region. zùccaro) s. m. [dall’arabo sukkar (voce indiana da cui anche il gr. σάκχαρον: v. saccarosio e saccarina)]. – 1. a. Sostanza cristallina dolce, di colore bianco se pura, costituita da saccarosio, molto importante...