Il termine droga, derivato probabilmente dall'olandese droog ("secco", "asciutto") o dal tedesco troken ("secco"), in origine è stato associato a varie sostanze vegetali aromatiche, con carattere di spezie, [...] anfetamina e cocaina), alla nicotina, all'alcol, ai barbiturici e al δ9-tetraidrocannabinolo (il principio attivo della cannabis), hanno in comune la proprietà di aumentare la concentrazione extracellulare di dopamina in un'area terminale del sistema ...
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Neurofarmacologia
La neurofarmacologia studia le modificazioni dei meccanismi nervosi sotto l'azione delle droghe. La parola 'droghe' si riferisce a quelle sostanze chimiche che vengono assunte per ottenere [...] se rischia una overdose o se invece si è mantenuto sui livelli inferiori alla dose efficace.
Gli effetti tossici acuti della cannabis non sono diversi da quelli causati dall'alcol: coloro che ne fanno uso provano sollievo dall'ansia e spesso ridono ...
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Psicofarmacologia
Giancarlo Pepeu
di Giancarlo Pepeu
sommario: 1. Introduzione: a) le origini della psicofarmacologia; b) definizione di psicofarmacologia. 2. Classificazione degli psicofarmaci. 3. [...] ; la marijuana ha preso piede negli Stati Uniti negli anni trenta. Tuttavia è solo dall'inizio degli anni sessanta che la Cannabis si è diffusa negli Stati Uniti e nell'Europa occidentale ed è diventata un problema sociale e medico. L'assunzione dell ...
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Frutto secco, unicarpellare, uniseminato, indeiscente, con pericarpo sottile, coriaceo, strettamente applicato contro il seme, ma non aderente ad esso, per modo che se ne può più o meno facilmente staccare [...] (Es. Fagopyrum, Helianthus, Cannabis). ...
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MORACEE (lat. scient. Moraceae)
Fabrizio Cortesi
Famiglia di piante Dicotiledoni Archiclamidee con fiori omoclamidi con perianzio persistente, spesso carnoso, o nudi, diclini. Filli generalmente 4 in [...] in infiorescenze cimose disposte su assi di diversa forma. Sono sempre presenti tubi latticiferi eccetto che in Cannabis, e sono frequenti i cistoliti.
Sottofamiglia I. - Moroideae. - Morus (10 specie, regioni sett. temperate), v. gelso; Maclura ...
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Narcotraffico
narcotràffico s. m. – Commercio illecito di sostanze stupefacenti. Il mercato della droga ha dimensioni globali e un bacino di consumatori che non conosce flessione. Nel mondo, secondo [...] le peculiari reazioni delle singole sostanze assunte. Nord America, Europa e Oceania mantengono il primato dell'uso di droghe. La cannabis resta lo psicotropo più consumato al mondo: gli acquirenti oscillano tra 119 e 224 milioni. L'Europa è il più ...
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Farmacodipendenza
Gaetano Di Chiara
Con il termine farmacodipendenza si indica un disturbo di interesse psichiatrico classificato nel Diagnostic statistical manual (DSM), a cura dell'American Psychiatric [...] fattori genetici e per il resto da fattori ambientali. Lo stesso trend si osserva nel caso del semplice uso di cannabis. Questa dicotomia dimostra la fondamentale differenza esistente tra i meccanismi alla base dell'uso di sostanze e del loro abuso ...
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Neurofarmacologia
Leslie L. Iversen
La neurofarmacologia è una disciplina molto recente, nel pur giovane campo delle neuroscienze, e si interessa alla struttura chimica e agli effetti delle cosiddette [...] del senso del tempo, per cui un minuto sembra facilmente molto più lungo di quello che è. A dosi elevate la cannabis può indurre deliri, allucinazioni o altri disturbi del pensiero. La scoperta più importante per quanto concerne il suo meccanismo d ...
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fumo
Aspirazione dei prodotti di combustione di una sostanza voluttuaria, solitamente confezionata in piccoli cilindri avvolti in carta sottile (sigarette), oppure avvolta su se stessa, da sola o mescolata [...] è responsabile dell’intossicazione cronica nota come tabagismo. Nel linguaggio gergale indica invece il f. di marijuana (➔ cannabis).
Il fumo di tabacco
L’attuale identificazione del tabagismo con un fenomeno per molti versi assimilabile a una vera ...
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neurofarmacologìa Disciplina che studia la struttura chimica e gli effetti delle cosiddette 'sostanze psicoattive', ovvero di quelle molecole in grado di influenzare i meccanismi di funzionamento del cervello [...] del senso del tempo, per cui un minuto sembra facilmente molto più lungo di quello che è. A dosi elevate la cannabis può indurre deliri, allucinazioni o altri disturbi del pensiero. La scoperta più importante per quanto concerne il suo meccanismo d ...
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Cannabis
‹kànnabis› s. f., lat. scient. [dal lat. cannăbis, gr. κάνναβις «canapa»]. – Genere delle cannabacee con le varietà sativa e indica (v. canapa, n. 1 a e n. 4).
canapa
cànapa s. f. (ant. o letter. cànape m. o f.) [lat. cannăbis, dal gr. κάνναβις; la voce lat. ebbe diverse varianti, fra cui anche, in lat. tardo, canăpe e canăpa]. – 1. a. Pianta annua, dioica, delle dicotiledoni amentifere, attualmente...