GalileoGalilei: Opere - Introduzione
Ferdinando Flora
La vita diGalileo non è la vita raccolta e intima d'un pensatore assorto nel suo pensiero, ma quella intensa e combattiva dell'innovatore, che, [...] v'è stato per quelle «vanità» che sono gli scritti letterari, perché, dopo la scoperta del cannocchiale, gl'interessi diGalileo eran di tutt'altra natura: e si volgevano agli astri, alle esperienze, all'interpretazione dei fenomeni naturali, alla ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] tutto. Evidentemente il cannocchialedi G. non era in grado di risolvere gli anelli di Saturno che sono di Ciampoli ebbe gravi conseguenze per Galileo. Tra il 1630 e il 1631, Ciampoli aveva giocato un ruolo decisivo per ottenere il permesso di ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] ’analogia che esprime) al centro dell’esperienza creativa (Cannocchiale aristotelico, 1655): «la Metafora tutti [gli obietti] a forme aperte e libere, in un clima di inquietudine. Come il cielo diGalileo, ogni aspetto è sottoposto all’esame della ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] ci sono più argomenti o «oggetti» privilegiati, perché più «nobili» di altri, nel discorso scientifico. Il Galileo che passa dalle «meccaniche» e dal «compasso» al «cannocchiale» e all'osservazione dei pianeti medicei, per poi tornare ad argomenti ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] , si fa interprete dello stupore ammirativo dei contemporanei diGalileo: tempo verrà che le macchie della luna, su 'altro le imprese con le argutezze: il cap. xv del Cannocchiale Aristotelico (Venezia, 1688, ed altre edizioni) tratta «delle argutezze ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] in mano il cannocchiale, riservandosi solamente alle speculazioni analitiche, e troppo superiore riputandosi a queste meccaniche operazioni.2
L'aver ridotto Galileo a sperimentatore puro, l'averlo fatto capostipite di una genealogia costituita ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] le ricerche nel campo dell'ottica, l'uso di nuovi strumenti come il cannocchiale, implicano una modalità d'approccio più mediata, il pensiero, l'opera, la raffigurazione di Leonardo, N. Machiavelli e Montaigne, Cartesio e Galileo, B. Pascal e G. Bruno ...
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MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] proponendosi come principale continuatore dell'opera diGalilei e di Torricelli nel campo della scienza del Papa e con Sigismondo Bernotti grazie a un "ottimo cannocchiale con somma industria, e accuratezza fabbricato dal famosissimo Evangelista ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] scambio epistolare tra di loro il Galilei formulerà la legge sulla caduta dei gravi; in incontri comuni, e probabilmente con un rilevante apporto di conoscenza di ottica da parte del Sarpi, sarà preparato il cannocchiale astronomico e puntato verso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] in grandezza. Impressionava favorevolmente, nell’impresa diGalilei, l’«audacia» dell’uomo, in un secolo in cui sono avvenuti consistenti progressi nella conoscenza della natura.
Il cannocchiale, lo strumento che li aveva consentiti, divenne ...
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cannocchiale
(pop. canocchiale) s. m. [comp. di canna nel sign. di «tubo» e occhiale, prob. coniato dal gesuita G. Biancani (1611) per indicare lo strumento inventato da G. Galilei]. – Strumento ottico per l’osservazione di oggetti a grande...
galileiano
agg. – 1. a. Dello scienziato Galileo Galilei (1564-1642), o che a lui si riferisce: le opere g.; le teorie astronomiche g.; la matematica, la fisica, la meccanica g.; cannocchiale g., il telescopio rifrattore (cioè a lenti) e terrestre...