FRANCINI, Ippolito, detto il Tordo
Chiara Stefani
, detto il Tordo. Nacque a Firenze il 14 sett. 1593 da Agostino di Pasquino e da Maria Ginevra di Pietro Mariani.
Il padre lavorava nelle botteghe [...] era impegnato, già dalla fine dell'anno precedente, in una commissione ricevuta da Filippo IV: dopo la prima richiesta di un cannocchiale, il re di Spagna desiderava il cambio di una lente rotta, oltre a un nuovo apparecchio e a un microscopio. Alla ...
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DE FILIPPIS DELFICO, Melchiorre
Chiara Garzya Romano
Nacque a Teramo il 28 marzo 1825 (Aurini, 1952, p. 299) da Gregorio, conte di Longano, e da Marina Delfico, figlia unica di Orazio, un nipote del [...] riuscita la tavola con i fratelli Palizzi in aperta campagna, l'uno occupato a dipingere, l'altro a osservare col cannocchiale un coniglio in fuga; o quella che coglie Domenico Morelli nell'atto di tagliare la testa di Giuseppe Verdi per poterla ...
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GARIBBO, Luigi
Linda Kaiser
Nacque a Genova nel 1782; nel 1802 si iscrisse all'Accademia ligustica di belle arti.
Si dedicò, in particolare, alla tecnica dell'incisione su rame. La sua produzione figurativa [...] coll'occhio sul prisma, ed altro non gli manca che di essere determinato precisamente, più dettagliato (comportandolo il cannocchiale) e meglio accordato". Anche nella Veduta della torre del Gallo in Arcetri ove dimorò Galileo e della villa… dalla ...
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SACRATI, Francesco
Paolo Cecchi
SACRATI, Francesco. – Nacque a Parma da Giuseppe e Lucia; fu battezzato il 17 settembre 1605.
Poco o nulla si sa circa la formazione e il periodo che precedette l’attività [...] Collegio dei nobili di S. Carlo a Modena.
Morì, presumibilmente a Modena, il 20 maggio 1650.
Fonti e Bibl.: M. Bisaccioni, Il cannocchiale per La finta pazza (Venezia 1641), ed. moderna a cura di C. Ruini, in «Or vaghi or fieri»: cenni di poetica nei ...
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RENZI, Anna
Nicola Badolato
RENZI (Rentia, Renzini), Anna. – Nacque attorno al 1620, presumibilmente a Roma (è di solito appellata «romana» nei documenti), da Pietro, anch’egli «romano» (Glixon, 1995, [...] nell’azione come eccellente nella musica, così allegra nel finger la pazzia come savia nel saperla imitare» (M. Bisaccioni, Il cannocchiale per la Finta pazza, Venezia 1641, p. 8). Nello stesso teatro fu, l’anno dopo, Archimene nel Bellerofonte di ...
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TORELLI, Giacomo (Jacopo)
Maria Ida Biggi
– Nacque a Fano il 1° ottobre 1604 da Pandolfo, cavaliere dell’Ordine di S. Stefano, e da Eleonora Pazzi.
Non si hanno notizie della sua formazione, ma fin dal [...] il soprano romano Anna Renzi, è documentato nell’analitica descrizione dello spettacolo fornita da Maiolino Bisaccioni nell’opuscolo Il cannocchiale per la Finta pazza (Venezia 1641, ed. moderna in Michelassi, in corso di stampa).
A Venezia vi erano ...
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SARROCCHI, Margherita
Serena Pezzini
– Nacque nel Napoletano, intorno al 1560, da Giovanni; non si conosce il nome della madre. Dubbie le notizie anagrafiche: oltre alla data di nascita anche il luogo [...] da Perugia il 4 giugno 1611 (ibid., XI, p. 120) per avere un’opinione sull’osservazione astronomica attraverso il cannocchiale esibito da Galilei durante il soggiorno romano. Dalla stessa lettera di Bettoli apprendiamo che la casa di Sarrocchi fu ...
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FROMOND, Giovanni Francesco
Calogero Farinella
Secondo o terzogenito di Claudio e Anna Maria Carluzzi, nacque a Cremona il 17 sett. 1739. Obbedendo a una strategia messa a punto da generazioni - che [...] com'era di apprendere nuove scoperte e di ripetere da sé gli esperimenti variandoli e arricchendoli (R.G. Boscovich, Memorie sulli cannocchiali diottrici, Milano 1771, dedica di G.C. Campi al F., pp. n.n.).
Tra il 1770 e il 1771 stava approntando ...
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CAVANI, Francesco
Giorgio Tabarroni
Nacque a Modena il 13 luglio 1853 da Luigi e da Teresa Pradelli, e frequentò nella città natale il liceo, da cui si licenziò nel 1870, poi il biennio matematico, [...] . 1916; altri studi del C. degni di menzione sono le Norme pratiche per il rilevamento col tacheometro, Bologna 1886; Il cannocchiale anallatico del Porro, in Memorie dell'Accademia delle scienze di Bologna, s. 5, III (1892), pp. 371-392; Misurazioni ...
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BADOER (Badouère nella forma francesizzata), Giacomo
Boris Ulianich
Nacque a Parigi fra il 1570 e il 1580. Suo padre, un ricco commerciante di origine veneziana, passato in Francia, vi aveva abbracciato [...] Fu il B. ad es. a comunicare al Galilei - come questi afferma nelle prime pagine del Sidereus Nuncius - l'avvenuta costruzione del cannocchiale da parte di un belga, e ciò in modo da togliergli ogni dubbio. E d'altra parte il B. dovette esser tenuto ...
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cannocchiale
(pop. canocchiale) s. m. [comp. di canna nel sign. di «tubo» e occhiale, prob. coniato dal gesuita G. Biancani (1611) per indicare lo strumento inventato da G. Galilei]. – Strumento ottico per l’osservazione di oggetti a grande...
mira
s. f. [der. di mirare]. – 1. a. L’atto di mirare a un segno, a un bersaglio, per coglierlo: prendere la m., puntare l’arma al bersaglio prima di sparare o scagliare, o in genere fissare l’occhio al bersaglio per aggiustare il colpo quando...