Il nome deriva dalla parola latina baucalis (gr. βαύκαλις), che significava un vaso da bere o da rinfrescare il vino, fabbricato specialmente nelle celebri vetrerie di Alessandria (Athen., XI, 28, p. 784; [...] un'ansa verticale cilindrica o a nastro. Completamente sconosciuto nell'antichità greca e romana, che per bere usava specialmente il cantaro, la kylix, lo scifo, il rhyton e il poculo, è invece diffuso nell'età preistorica. Lo troviamo nella ceramica ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] rimase, probabilmente, a Imola in casa Zappi per lungo tempo e, dopo vari passaggi di proprietà (ricostruiti dalle ricerche di Cantaro, 1989, p. 74), entrò poco dopo il 1940 nelle collezioni dell'Accademia di S. Luca.
La giovane pittrice si effigia ...
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Una delle più importanti, se non forse la più importante, delle divinità terrestri (ctoniche) della Grecia antica. È il dio che rappresenta e riassume in sé tutta la vita vegetale della natura, nelle sue [...] seguito, il tirso. È più comune però il caso che il dio tenga in una mano un tralcio di vite e nell'altra il cantaro o un corno potorio. Negli ultimi tempi di questa fase arcaica compare anche la pardalis, pelle di pantera che il dio porta sul petto ...
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CHIGI, Agostino
Francesco Dante
Nacque a Siena da Mariano e Caterina Baldi nel 1465 circa (Croce indica il 1º dic. 1466).
I Chigi, antica famiglia senese di mercanti, acquistarono il titolo di nobili [...] a suo carico. La compagnia sarebbe durata fino al 1º sett. 1507 e l'utile di un'eventuale diminuzione del valore del cantaro sarebbe stato suddiviso per metà: 50% al C. e 50% agli altri soci. Il relativo strumento fu rogato dal notaio Pierozzo Mosti ...
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cantare (verbo; cante, in rima, II singol. pres. indic.)
Emilio Pasquini
A un'analisi statistica, sono assai rari, ma non univoci, gli esempi di questo verbo nella prima cantica, sei in tutto (Scartazzini: [...] e 'l volger sua misura. Anche in Detto 417, per rima equivoca con l'arabismo omografo, che vale invece " cantaro ": non ti pesi il cantare / quanto pesa un cantare (v. voce precedente).
5. Intransitivo, per " accompagnarsi col canto ", registrandosi ...
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soffrire (sofferire; sofferare)
Alessandro Niccoli
Di ‛ sofferare ' si ha soltanto la forma soffera (ind. pres. III singol. e imper. II singol.); ind. imperf. III singol. e plur. sofferia e sofferian; [...] di così aspro pelo, / che l'occhio stare aperto non sofferse; XXXII 63 Io non lo 'ntesi... / l'inno che quella gente allor cantaro, / né la nota soffersi tutta quanta; Pd XIV 78 Oh vero sfavillar del Santo Spiro! / come si fece sùbito e candente / a ...
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CAIVANO
O. Elia
Cittadina a N di Napoli, sulla via da Aversa a Capua, quasi a mezza strada, nell'ampia ed ubertosa pianura campana, che si distende oltre la cinta delle colline napoletane. Caivano occupa [...] e di Napoli.
Aree della necropoli (databile fra il 340 ed il 300 a. C.) si presentano dislocate in località "Padula" e "Cantaro" con gruppi di tombe, a cassa di blocchi di tufo, con corredi vascolari di produzione campana e figurazioni di guerrieri ...
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Fonte d’acqua artificiale, in genere costruzione di carattere prevalentemente ornamentale.
Arte e architettura
Nell’antichità la f. era la sistemazione di una sorgente, identificata con una divinità, [...] notizia di f., sostituite da pozzi. Particolare forma e significato liturgico avevano quelle poste nell’atrio delle basiliche romane (cantari). In seguito, le f. ebbero forma diversa, a seconda che l’acqua sgorgasse da serbatoi (con getti protetti da ...
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TRAPEZOFORO (τραπεζόϕορος, trapezophŏrvs, e trapezophorum, abăcus, monopodium)
Goffredo Bendinelli
Mensola per sostegno di un piano orizzontale, e quindi supporto di tavola. Una tavola, rotonda o quadrata, [...] romano di Villa Negroni (Museo Vaticano) tale campo intermedio è occupato da due figure di satirelli ai lati del cantaro dionisiaco. Ricca e originale anche la decorazione scolpita di un altro trapezoforo romano, al Museo Nazionale di Napoli, con ...
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Conosciamo quattro scultori greci di questo nome. Il primo, E. di Sicione e scolaro di Lisippo, fu attivo verso il 300 a. C. Tre opere in bronzo, certamente di lui, sono ricordate da scrittori antichi: [...] che guida la biga, dipinta su tavola (ibid., 35, 41), ma potrebbe trattarsi di omonimi. L'artista ebbe uno scolaro, Cantaro, suo concittadino, che collocò statue d'atleti in Olimpia.
Il secondo fu probabilmente ateniese: la firma su un frammento di ...
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cantaro
s. m. [dall’arabo qinṭār, con lo stesso etimo quindi di quintale]. – Antica unità italiana di misura di massa e peso, pari a 150 libbre grosse, impiegata anche per misurare la portata lorda dei bastimenti: diversa da regione a regione,...
cantaro1
càntaro1 s. m. [dal lat. canthărus, gr. κάνϑαρος]. – 1. In archeologia, vaso da bere, caratterizzato, nell’arte greca classica ed ellenistica, da due ampie anse che sormontano l’orlo. Il nome indica anche il bacino di marmo dove zampillava...