Musicista inglese (m. Canterbury 1445). È uno dei più insigni esponenti della scuola polifonica inglese del sec. 15º. Celebre il suo trattato sulla pratica del discanto (pubbl. post., 1776). ...
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WINCHELSEA, Robert
Arcivescovo di Canterbury, probabilmente nato a Old Winchelsea e morto a Oxford l'11 maggio 1313. Studiò e insegnò alle università di Parigi (di cui divenne rettore) e di Oxford (di [...] aiutando i baroni ribelli con le sue armi spirituali. Si parlò di miracoli avvenuti alla sua tomba nella cattedrale di Canterbury, ma gli sforzi per farlo canonizzare riuscirono vani. La sua vita privata, benché egli prendesse tanta parte nelle lotte ...
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Zoologo (Canterbury 1803 - Londra 1854); studiò medicina all'univ. di Londra; nel 1846 fu nominato membro della Royal Society; autore di ricerche microscopiche sugli Anfibî, in cui osservò per primo la [...] penetrazione dello spermio all'atto della fecondazione ...
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Poligrafo inglese (Wootton, Canterbury, 1762 - Campagne, Svizzera, 1837). Curò edizioni di testi rari del periodo elisabettiano per la Lee Priory Press (1813-22); ripubblicò (1800) con aggiunte il Theatrum [...] Poetarum Anglicanorum di Edward Phillips. Scrisse molti sonetti ...
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Arcivescovo di Canterbury (m. Abingdon 1005 o 1006); monaco ad Abingdon, abate di Saint-Albans, divenne vescovo di Wilton (990) e arcivescovo (ricevette il pallio a Roma, 995). Gli sono stati attribuiti [...] i Canones ad Wulfinum episcopum, secondo altri opera di Alfrico il grammatico, con cui è stato confuso. Festa, 28 agosto ...
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Arcivescovo di Canterbury (m. 1161). Coinvolto nelle contese degli ultimi tempi della dinastia normanno-angioina, svolse opera conciliatrice; favorì Enrico Plantageneto incoronandolo (1154) a Westminster. [...] Nella sua casa, ove fece sorgere una scuola palatina, si formò Tommaso Becket; Giovanni di Salisbury fu suo segretario ...
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Scrittore ed ecclesiastico (Canterbury 1788 - Londra 1845). Con lo pseudonimo di Thomas Ingoldsby scrisse le Ingoldsby legends, poemi umoristici, pubblicati prima in riviste poi in volumi, in tre serie [...] (1840-47) che, per spirito e felicità narrativa, ebbero enorme popolarità. È autore di alcuni racconti, di cui il più noto fu My cousin Nicholas (1841) ...
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Amministratore (Canterbury 1566 - Voughal, Cork, 1643). Stabilitosi nel 1588 in Irlanda, nel 1602 acquistò la proprietà di Sir Walter Raleigh (12.000 acri) situata vicino a Cork e si dedicò, con notevole [...] successo, allo sviluppo economico della regione. Occupò diverse cariche nel governo dell'isola, energico sostenitore del predominio inglese in Irlanda, fu lui a organizzare nel 1641 l'efficace repressione ...
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Prelato anglo-francese (Canterbury forse 1135 - Clairvaux 1203), consigliere di Enrico II d'Inghilterra, che lo fece vescovo di Poitiers (n 62), combatté gli Albigesi. Arcivescovo di Narbona, subito trasferito [...] nella sede di Lione (1191), alla quale rinunciò nel 1193. La sua intolleranza nei riguardi di Pietro Valdo e dei suoi seguaci contribuì non poco al sorgere dell'eresia valdese ...
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Arcidiacono di Canterbury (n. tra il 1360 e il 1370 - m. castello di Gottlieben, Costanza, 1417), cancelliere dell'univ. di Oxford (1403-05), dal 1407 vescovo di Salisbury; presente al Concilio di Pisa [...] (1409) poi come capo della delegazione inglese a quello di Costanza, vi sostenne contro l'antipapa Giovanni XXIII la superiorità del concilio sul pontefice ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
canter
‹kä′ntë› s. ingl. [abbrev. di Canterbury gallop «galoppo di Canterbury»] (pl. canters ‹kä′ntë∫›), usato in ital. al masch. – Nello sport ippico, breve trottata che si fa compiere al cavallo prima di portarsi alla partenza; per estens....