Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] sotto la luce della classicità greco-romana, ognun sa come il dramma nuovo sorgesse rigoglioso in Spagna e in Inghilterra. I Canterbury Tales di Goffredo Chaucer (seconda metà del sec. XIV), ammiratore e seguace di Dante e anche del Petrarca e del ...
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Capoluogo del piccolo stato omonimo (uno dei 18 componenti della Repubblica Germanica; Freie- und Hansestadt Hamburg; vedi sotto), è la seconda città della Germania per numero d'abitanti e il più grande [...] dai navigatori in partenza per l'Inghilterra, e dove sono rappresentati varî episodî della vita di Cristo e di S. Tommaso di Canterbury. Altri esempî di pittura e di plastica del tardo '400 si conservano sugli altari della chiesa di S. Iacopo.
Il ...
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È un pezzo di metallo, solitamente di forma analoga a quella delle monete, fuso o coniato, e destinato a ricordare una persona o un fatto determinati. Delle persone essa reca l'effigie e il nome nel diritto [...] prendessero una diffusione sempre maggiore. Così nel sec. XII i pellegrini si recavano alla tomba di S. Tommaso di Canterbury "cum signaculis beati Thomae a collo suspensis", come scriveva Giraldo Cambrense (Gérald du Bary) nel 1180. Nello stesso ...
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La propagazione. - Nell'esortare Calvino (v.) a tornare a Ginevra, il 1541, i pastori di Zurigo insistevano sui vantaggi che la predicazione di lui avrebbe portato alla causa della Riforma, proprio per [...] nella Camera dei comuni, Robert Browne stabilisce a Norwich una chiesa indipendente. Elisabetta resistette; il Parker, arcivescovo di Canterbury, represse energicamente i puritani; il Grindal, suo successore, che già come vescovo di Londra e di York ...
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MANOSCRITTO (fr. manuscrit; sp. manuscrito; ted. Handschrift, ingl. manuscript)
Domenico FAVA
Giuseppe GABRIELI
Con questo vocabolo si suole indicare qualunque documento che sia scritto a mano su [...] e Leida), di Corbie (nuclei principali a Parigi e a Leningrado), di Silos (ora a Londra e a Parigi), di Canterbury (ora a Cambridge), ecc. Quasi del tutto scomparse sono invece le già celebri raccolte manoscritte di Pomposa, di Fulda, di Magonza ...
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NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] tipi e costumi dell'epoca e mostrò di saper raccontare bene. Ma nella seconda metà del secolo G. Chaucer con i suoi Canterbury Tales portò improvvisamente la novella inglese a un grado di perfezione paragonabile a quello dell'Italia che già aveva il ...
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SCOLASTICA
Francesco Pelster
. Nome e carattere. - Il termine di filosofia "scolastica" è stato introdotto nell'uso generale, a designare la filosofia e la teologia medievali, solamente dagli umanisti, [...] l'intelletto astraente dà la forma dell'universalità.
Le due figure predominanti della scolastica anteriore sono Anselmo di Canterbury (1033-1109) e Abelardo (1079-1142). Anselmo applicava seriamente la ratio alla teologia (Fides quaerens intellectum ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] il vero corpo e sangue di Cristo (Radberto Pascasio, morto nell'860; Lanfranco priore di Bec poi vescovo di Canterbury, morto nel 1089; il suo discepolo Guitmondo di Aversa) ovvero un puro simbolo (dubbiamente Rabano vescovo di Magonza, Ratramno ...
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PASQUA
Giuseppe RICCIOTTI
Alberto PINCHERLE
Lucio GIALANELLA
. La Pasqua ebraica. - Nome. - Il nome della Pasqua è in ebraico pesah, diventato nell'aramaico-giudaico pisḥā (siriaco peṣḥā), che poi [...] romana, non vollero accogliere il canone alessandrino, secondo le tavole di Dionigi, portato da Agostino di Canterbury, che Gregorio Magno aveva mandato ad evangelizzare gli Anglosassoni. Anche Lorenzo, successore di Agostino nell'episcopato ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] e Filippo IV di Francia (in precedenza Roberto di Winchelsey, consacrato in Curia il 12 settembre arcivescovo di Canterbury, aveva probabilmente già intavolato trattative con il pontefice per incarico di Edoardo). Non pare invece che siano stati ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
canter
‹kä′ntë› s. ingl. [abbrev. di Canterbury gallop «galoppo di Canterbury»] (pl. canters ‹kä′ntë∫›), usato in ital. al masch. – Nello sport ippico, breve trottata che si fa compiere al cavallo prima di portarsi alla partenza; per estens....