MONTI, Vincenzo
Giuseppe Izzi
MONTI, Vincenzo. – Nacque il 19 febbraio 1754 alle Alfonsine (ora in provincia di Ravenna), ottavo degli undici figli di Fedele Maria e di Domenica Maria Mazzarri.
Il nonno, [...] della violenza della Cispadana e della prima Cisalpina e dal recupero della tradizione milanese di Verri, Parini, Beccaria presenti nella cantica in terzine In morte di Lorenzo Mascheroni (primi tre canti: Milano 1801; IV e V postumi, a eccezione di ...
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oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] trovatori e Sordello tornano nella Commedia, e tutti (fuorché Giraldo evocato di scorcio) come personaggi attivi, distribuiti nelle tre cantiche. Bertram de Born è anche ricordato come modello di liberalità in Cv IV XI (§ 14); lo Provenzale di cui ...
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Germania
Filippo Brancucci
W. Theodor Elwert
Dell'odierna G., detta da lui Lamagna o Alamania (If XX 62; VE I XVIII 5), D. ha scarse notizie e poco chiare, di gran lunga inferiori a quelle che dimostra [...] seguì nel 1763 (seconda ediz. 1774) la prima traduzione letterale in prosa di lunghi brani, completati da sunti di tutte le tre cantiche, di Johann Nikolaus Meinhard (1727 - 1767). Il Meinhard non si cura delle altre opere di D. e la sua comprensione ...
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Narrare con la penna
Alessandro Zattarin
Emanuela Zignol
Raccontami una storia
In tutti i tempi e in tutti i paesi del mondo gli uomini hanno sentito il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Nei [...] e celesti, suoni, odori; una poesia che si conclude e si raccorda, per ognuno dei tre regni e delle tre cantiche, con la parola "stelle".
Nati sotto contrarie stelle
È così che William Shakespeare presenta Romeo e Giulietta, giovanissimi innamorati ...
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profetismo
Raoul Manselli
Il p. di D., che si addensa, soprattutto, come tensione profetica nella Commedia, non è certo atteggiamento isolato dello spirito del poeta, ma va, piuttosto, considerato come [...] dal punto di vista del p., emerge, tuttavia, la constatazione per cui man mano che dall'Inferno si passa alle altre due cantiche, si fa sempre più viva la tensione profetica, sempre più intenso il messaggio e impaziente l'attesa. Si precisano, anzi ...
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memoria
Il termine designa la capacità di conservare e riproporre le immagini delle esperienze passate, siano esse sensibili o intellettuali; ma designa anche le stesse immagini o ricordi di quelle esperienze. [...] che le invocazioni alle muse (If II 7 e Pg I 8) o ad Apollo (Pd I 13) premesse alle tre cantiche sono richiesta della gratuita assistenza divina nello svolgimento, da parte dell'ingegno (alto ingegno, If II 7) o fantasia poetica (alta fantasia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento il romanzo conosce una straordinaria stagione creativa per la sua capacità [...] finanzieri e dei nuovi ricchi, raggiunte come un abbietto sole, sulla città idolatra, che eiaculava, ventre a terra, oscene cantiche davanti all’empio tabernacolo delle banche.
"E va’ dunque in rovina, società! Crepa, una buona volta, vecchio mondo ...
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vendetta
Alessandro Niccoli
Giovanni Diurni
Oltre che nella Commedia, compare una volta nelle Rime e tre nel Fiore, in accezioni, e spesso anche in passi, strettamente connessi con quelli in cui è [...] . d. " XXIX (1933) 105 ss.; F. D'Ovidio, Il guelfismo di D. nel secondo canto dell'Inferno e la cronologia delle tre cantiche, Roma 1923; P. Enriquez, La v. nella vita e nella legislazione fiorentina, in " Arch. Stor. It. " s. 7, XIX (1933) 85-146 ...
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Perugia
Attilio Bartoli Langeli
Pier Vincenzo Mengaldo
Tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento P. occupò una posizione di assoluto rilievo tra i comuni dell'Italia centrale e di egemonia incontrastata [...] , col commento del Lana e l'accoppiata finale Iacopo-Bosone, contiene il codice 818, e vari passi delle due prime cantiche il 3181 della stessa biblioteca. Se nessuno di questi può dirsi con sicurezza di provenienza perugina, certamente risalgono all ...
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Vangelo (Vangelio; Evangelio)
Kenelm Foster
In grafia volgare D. usa indifferentemente le forme Evangelio (Pd IX 133, XXIV 137, XXIX 114, Cv II I 5, III XIV 7) e Vangelio (Pg XXII 154, Pd XXIX 96, Cv [...] Ioann. 15,19.
Commedia. - Il materiale evangelico della Commedia, anche se abbondante (per lo meno nelle due ultime cantiche), costituisce, più che altro, soltanto una riorganizzazione di materiale già esistente nelle opere minori. La novità, più che ...
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cantica
càntica s. f. [dal lat. cantĭca, pl. di cantĭcum «cantico»]. – Componimento poetico in uno o più canti, di contenuto per lo più narrativo o religioso: le c. di Silvio Pellico, della Bassvilliana di V. Monti; in partic., ciascuna delle...
cantico
càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto da s. Francesco. In partic....