Musica
Produzione di suoni modulati attraverso la voce. Il termine indica anche un componimento musicale per voci sole o accompagnate da strumenti.
Dal concetto prevalente nell’antichità classica di c. [...] il quarto mese di vita gli uccelli non sono più recettivi e il loro c. non può più essere modificato. Alcuni uccelli cantano tutto l’anno, con una diminuzione nella cattiva stagione e un corto arresto al momento della muta. Quando è periodico, il c ...
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VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di [...] essa voce; e questo si vedrà e sentirà bene su un collo d'un cecere o d'un'oca la quale spesse volte si fa cantare poi che è morta". Da Aristotele a Galeno, si pensava che la glottide può assomigliarsi a uno strumento a vento, basandosi sul fatto che ...
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Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] poi avversato e ancora oggi in molte scuole si insegna a non ritrarre l'addome in fase di espirazione (vale a dire di canto) e a impedire così la risalita del diaframma. È questo, tuttavia, un sistema al quale la foniatria più moderna giustamente si ...
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canto
Lucia Onder
Il termine torna frequentemente nell'opera di D. a indicare il movimento della voce umana che segue o imita uno strumento musicale e passa armoniosamente da una nota all'altra della [...] mia, e 131, il poeta allude alla voce dolce e maliosa di Casella (l'aggettivo amoroso accenna sia affettuosamente al tono del canto, come in Pd XVIII 7 e Vn XXIII 16, sia al contenuto della canzone); per il Mattalia " può darsi che nella domanda ...
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canto
Lucia Onder
" Angolo " di un oggetto, formato da due superfici che si incontrano, in particolare detto di un carro, in Pg XXXII 144 tre sovra 'l temo e una in ciascun canto. E termine geometrico [...] sola, Guido di Montfort; XVII 126 E vidi poi... / lo scendere e 'l girar per li gran mali / che s'appressavan da diversi canti, ora da una parte ora dall'altra, poiché D. scendeva in groppa a Gerione; Pg XXVII 105 in circuito tutto quanto / l'aere si ...
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Canto caratterizzato da perfetta educazione della voce, rispetto alle varie esigenze musicali, allo scopo di preservare la bellezza del suono. Mezzi per raggiungere tale fine sono l’emissione sempre morbida [...] che imponeva come modello vocale un timbro asessuato e stilizzato. Conseguenza della poetica belcantistica fu la cooperazione tra il canto e la verità drammatica del personaggio. Contro gli eccessi della pratica si espressero molti compositori del 19 ...
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. È il canto liturgico tradizionale della Chiesa Ambrosiana, tuttora in uso nell'archidiocesi di Milano ed in alcune parrocchie che una volta ne dipendevano: valli Leventine nel Canton Ticino, valle Cannobina [...] del cristianesimo. Chi essi furono forse non si saprà mai.
Il ritmo è ignoto, e non si sa nemmeno da quando l'ambrosiano si canta a note uguali; ma per gl'inni giambici non è ancora spenta la tradizione d'eseguirli a base metrica con sillabe lunghe e ...
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canto gregoriano
Raffaele Pozzi
La secolare tradizione del canto della Chiesa di Roma
Repertorio melodico di canti liturgici in lingua latina, il canto gregoriano ha accompagnato il rito religioso cattolico [...] del 6° secolo, riformò la liturgia della Chiesa romana e raccolse le melodie che da lui prendono il nome. In realtà il canto gregoriano nacque dall'opera di unificazione di varie tradizioni avviata tra l'8° e il 9° secolo in Francia dai re carolingi ...
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Poema (1950) del poeta cileno noto con lo pseudonimo P. Neruda (1904-1973). Composto in dieci anni, è un ampio sguardo sulla storia del Cile e sulla stessa America Latina come insieme di tradizioni e incrocio di civiltà ...
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Tipo di polifonia che presenta varietà di figurazioni melodiche e ritmiche (più note contro nota, sincopi, contrattempi, fioriture ecc.). ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...