Forma di canto popolare italiano, di varia figura metrica: la più antica sembra quella del distico rimato, cui fu poi premesso un quinario, contenente l’invocazione a un fiore, a una pianta, un vocativo [...] in genere, oppure un’esclamazione. Strofe di s. formate di tre endecasillabi legati (per es. ABB, ACC, CDE) furono usate anche da G. Pascoli. Nato probabilmente in Toscana, non prima del 17° sec., è assai ...
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Bhagavadgītā (sanscr. «Il canto del Beato») Celebre poema filosofico-religioso indiano, intercalato nel Mahābhārata. È il testo sacro più diffuso fra milioni di Indiani che venerano in esso la parola divina [...] di Viṣṇu. Il poema ha la forma di un dialogo tra Viṣṇu e l’eroe panduide Arjuna che è atterrito dall’idea di combattere contro i suoi simili e, per di più, parenti e amici. La parola suadente e illuminatrice ...
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Nell’antichità classica, canto eseguito da due voci tra loro in ottava o anche l’uso di due motivi di cui il secondo attaccava all’ottava della base (o, ancora, il pezzo musicale in cui entrava tale intervallo).
Nella [...] liturgia cristiana, breve frase recitata o cantata prima e dopo il salmo e talvolta tra i versetti di esso. Le parole sono in genere derivate dal salmo per cui è usata o da altro testo biblico. La salmodia antifonale propriamente detta ebbe origine ...
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Salve, Regina
Dante Balboni
Canto liturgico, espressione d'invocazione fiduciosa a Maria Vergine. Ne è autore, secondo la recente critica, il monaco Ermanno il Contratto. morto nel 1054 a Reichenau; [...] era largamente noto. Negli ultimi secoli ha avuto una notevole bibliografia che ne ha messo in risalto i diversi aspetti.
Il canto del Salve, Regina in Pg VII 82 è intonato nella valletta fiorita dai principi negligenti, in una cornice suggestiva di ...
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Canto alternato tra il solista e l’assemblea (o il coro), una delle più antiche formule del canto liturgico con testo latino. Nello stile polifonico, il canto dei solisti, a più voci, è piuttosto elaborato [...] contrappuntisticamente, mentre quello del coro è omofono o di una polifonia semplicissima. Nella liturgia latina si ha il r. sia nell’ufficio divino sia nella messa. Nell’ufficio divino il r. è in diretto ...
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Canto liturgico della chiesa luterana, per coro, condotto in forme diverse a seconda degli ambienti e dei testi. I c. furono introdotti da M. Lutero e J. Walther su testi tedeschi derivati generalmente [...] dalle Sacre Scritture ed elaborati in musica (dapprima monodico-omofonica poi omoritmico-polifonica), spesso su melodie di derivazione cattolico-romana. Il termine passò poi a designare un componimento ...
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Canto di origine popolare afro-americana su temi evangelici sviluppatosi in America nel 19° secolo. Praticato dai grandi cori di chiesa, cominciò a essere codificato tra gli anni 1920 e 1940, in uno stile [...] che fondeva le tecniche del blues a elementi di derivazione jazz. A differenza del genere affine dello spiritual, il g. è caratterizzato da un testo di carattere soggettivo, dall’accompagnamento di strumenti ...
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Canto usato per addormentare i bambini, diffusissimo fra le canzoni popolari di ogni nazione. Nella forma artistica (berceuse) è un breve componimento vocale o strumentale di forma libera, movimento moderato, [...] misura generalmente in 6/8, con impiego di figurazioni che richiamano il dondolio della culla ...
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MELODRAMMA (dal gr. μέλος "canto" e δρᾶμα "dramma")
Nella terminologia musicale italiana questa voce designa uno spettacolo teatrale d'argomento "serio", nel quale il testo letterario, quasi sempre in [...] versi (detto anche libretto) è interamente cantato, su accompagnamento strumentale. Essa corrisponde dunque pienamente all'altra voce: opera (nel genere "serio"); v. opera.
Nelle terminologie germaniche melodramma designa il nostro melologo (v.), ...
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HILDEBRANDSLIED (Canto di Ildebrando)
Bruno Vignola
È il più antico documento dell'epica nazionale tedesca a noi pervenuto. È un componimento frammentario di 68 versi allitterati, alcuni dei quali incompleti, [...] redatto alla fine del sec. VIII, o al principio del IX, in antico alto-tedesco, ma con notevoli mescolanze di elementi basso-tedeschi, probabilmente nel monastero di Fulda, ed edito la prima volta da J. ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...