BOZZANO, Emilio
Clara Gabanizza
Nacque a Genova il 14 genn. 1840. In tenera età manifestò spiccata sensibilità musicale, ereditata forse dalla madre, discreta musicista. A quattro anni cominciòa studiare [...] , Il Movimento, citato dal Caffaro) per la straordinaria abilità dimostrata. Qualche tempo dopo il B. compose le prime romanze per canto e pianoforte e, sotto la guida del maestro C. A. Gambini, fece tali progressi da potersi già esibire nel 1850 ...
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LEHMANN, Lotte
Cantante, soprano, nata a Perleberg (Germania) il 2 luglio 1885. Studiò a Berlino con Mathilde Mallinger e debuttò all'Opera di Amburgo nel 1909 in una rappresentazione del Flauto magico [...] 1916 passò all'Opera di Vienna, dove si affermò come uno dei migliori soprano drammatici del suo tempo. Per molti anni cantò con grande successo in questo ed in altri importanti teatri d'Europa. Nel 1938 si trasferì negli Stati Uniti, prendendo la ...
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LAMBERTINI (Lamberti), Giovan Tomaso
Roberto Cascio
Nacque a Bologna agli inizi di dicembre del 1531.
La data di nascita di questo sacerdote e compositore, in mancanza di sicuri riscontri documentali, [...] di musica che non son io di poesia, pigli fatica di far loro un'aere novo e vago, […] che fra l'armonia del canto e la dolcezza delle parole, ne debba riuscire un non so che di perfettocce maravoigliosamente ci diletti" (B. Tasso, Li tre libri delle ...
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BONUZZI, Antonio
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Nacque a Verona il 18 dic. 1833 da Pietro e Anna Begali. Sacerdote, studiò, quasi senza l'aiuto di maestri, pianoforte, organo e composizione.
Negli anni precedenti la fondazione [...] , cioè oltre il sol della seconda riga della chiave di violino. Instancabile nella sua attività d'insegnante e di oratore di canto gregoriano (a Verona, a Venezia e a Thiene come presidente della Società regionale veneta), il B. si spense a Verona il ...
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LIEBERMANN, Rolf
Musicista, nato a Zurigo il 14 settembre 1910. Studiò con Hermann Scherchen e Wladimir Vogel. E direttore musicale della radio di Beromünster, compositore e direttore d'orchestra.
Ha [...] e orchestra (1945), altri lavori vocali-orchestrali, brani per pianoforte e per complessi da camera, liriche per canto e pianoforte, musiche di scena e per film. Nelle sue composizioni fa uso della tecniea dodecafonica, evitando però ogni asprezza ...
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Musicista, nato a Ferrara il 19 gennaio 1920. Studiò al conservatorio di Milano e nel 1948 seguì a Salisburgo un corso tenuto da Paul Hindemith. Svolge anche attività di critico musicale e dal 1953 è consulente [...] .
Compositore di eclettica derivazione, è autore delle opere teatrali Ferrovia sopraelevata (1955), Una domanda di matrimonio (1957), Il canto del cigno (1957), La riva delle Sirti (1959), Il mantello (1960) e di numerosi lavori sinfonici, corali e ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La musica
Christian Meyer
La musica
Tarda Antichità
Secondo una divisione del sapere ereditata dalla Tarda Antichità, la musica [...] commento delle teorie boeziane quanto nell'elaborazione di un discorso inteso a imporre un metodo razionale alla prassi del canto liturgico. Così, negli scritti dei teorici medievali i concetti boeziani alla base dell'elaborazione e dell'analisi del ...
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CASCIOLINI, Claudio
Enza Venturini
Figlio di Agostino e di Veronica Finocchiola, nacque a Roma il 9 nov. 1697. Le notizie sulla sua vita sono molto scarse e imprecise: sappiamo dai Libri dei salariati [...] della Cappella, conservati nell'Archivio Lateranense in Roma e contenenti le ricevute dei pagamenti, che dall'aprile 1726 al gennaio 1760 cantò come basso nel coro della basilica di S. Lorenzo in Damaso in Roma. Non è certo che fosse anche maestro di ...
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Musicista e compositore (Roma 1561 - Firenze 1633). Attivo presso la corte medicea, P. fece parte della Camerata fiorentina de' Bardi e ne condivise l'estetica del «recitar cantando» (stile al quale è [...] monodico-accompagnato, e specialmente dalle monodie «rappresentative» di cui fu tra i primissimi cultori.
Vita e opere
Studiò canto e composizione con M. Malvezzi, che facilitò il suo ingresso alla corte medicea, ove nel 1591 fu nominato «direttore ...
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Strumento a corde pizzicate, introdotto nel 9° sec. dagli Arabi in Spagna e di qui diffuso in tutta Europa. È composto da un corpo convesso, nel cui centro si apre il foro di risonanza, e da un manico [...] allungato. Con numero di corde e tipo di accordatura variabili, fu considerato a lungo lo strumento più adatto a sostenere il canto vocale. Fu usato anche per accompagnare le danze e in formazioni cameristiche. Due varietà del l. erano l’arciliuto e ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...