Poeta (Stoccolma 1740 - ivi 1795). Cresciuto in ambiente borghese e pietista, ma venuto presto in contatto, grazie al suo ingegno, con i circoli aristocratici, con artisti quali J. T. Sergel ed E. Martin [...] inventò lui stesso la musica delle sue liriche, perché a esse adattò melodie popolari, canzonette francesi, arie di opere e perfino canti liturgici, attingendo a Haendel, a Gluck, a Haydn, a Pergolesi e a tanti altri, si può dire non scrisse un verso ...
Leggi Tutto
Poeta lirico greco della seconda metà del 7º o del principio del 6º sec. a. C.; fu flautista di Colofone o, più probabilmente, di Smirne. Scrisse elegie e giambi, ma fu famoso soprattutto per le elegie; [...] relazione continuativa fra loro, dette da Callimaco κατὰ λεπτά "alla spicciolata". M. fu soprattutto poeta dell'amore sensuale; cantò i piaceri della vita con un senso di malinconia per il rimpianto della giovinezza che fugge, per la consapevolezza ...
Leggi Tutto
Scrittore ungherese (Tiszacsécse 1879 - Budapest 1942), redattore della rivista Nyugat ("Occidente") e direttore della Kelet Népe ("Popolo d'Oriente"). Il suo talento robusto e il suo linguaggio vigoroso [...] ", 1923); la trilogia Erdély ("Transilvania", 1934-39); Arvácska ("Orfanella", 1941). Notevoli anche le sue commedie (Pacsirtaszó "Canto di allodola", 1916; Bùzakalász "Spiga di frumento", 1924; A vadkan "Il cinghiale", 1925) e le novelle (Magyarok ...
Leggi Tutto
Poeta polacco, nato a Plock il 17 febbraio 1898.
Pur appartenendo nei suoi inizî al gruppo Skamander, egli se ne stacca presto per il carattere fermamente proletario e rivoluzionario ("siamo operai della [...] , 1925; Trzy salwy, Tre salve, 1926; Dymy nad miastem, Fumo sulla città, 1927; Troska i pieśń, Preoccupazione e canto, 1932; Krzyk ostateczny, Ultimo grido, 1938), Br. ha pubblicato, prima della guerra, anche numerose traduzioni dal russo (Pasternak ...
Leggi Tutto
KLJUEV, Nikolaj Alekseevič
Poeta russo contemporaneo, nato nel 1887 nel governatorato di Vologda in una famiglia di contadini.
Cominciò a scrivere nel 1912 (Sosen perezvon, Il suono degli abeti, ecc.), [...] fu strettamente legato ad Esenin, come lui, d'origine contadina. Le due raccolte Pesnoslov (Il libro dei canti) e Pesn′ solncenosca (Canto del portatore del sole), sono tra le produzioni più caratteristiche del primo periodo della rivoluzione. In ...
Leggi Tutto
MÓRA, Ferenc
Eugen KOLTAY KASTNER
Poeta e romanziere ungherese nato nel 1879 a Kiskunfélegyháza, morto nel 1934 a Szeged. Dopo avere compiuto gli studî universitarî a Budapest, visse dal 1902 a Szeged [...] anche nel campo della letteratura archeologica e pubblicistica. Ma egli fu veramente grande nei romanzi (Ének a buzamezöröl, Canto del campo di frumento, 1927; Aranykoporsó, 1932) e nelle novelle (Nádi hegedü, 1927; Parasztjaim, I miei contadini ...
Leggi Tutto
ARIOSTO, Orazio
Gualtiero Todini
Nacque a Ferrara il 1° nov. 1555, da Giulio, nipote "ex fratre" di Ludovico. Ben poco sappiamo della sua giovinezza: da una lettera del Tasso allo Scalabrino apprendiamo [...] 1576), in cui il Tasso fa esplicitamente il nome dell'A. fra gli avversari dei suo poema (allo stesso periodo risale, d'altro canto, la disputa su una canzone del Tasso che l'A. diffuse come propria). Lo screzio fu poi ricomposto e l'A., forse per ...
Leggi Tutto
(gr. Πήγασος)
Mitologia
Nella mitologia greca, cavallo alato, generato da Posidone e dalla Gorgone Medusa. Secondo la versione più nota balzò fuori dal collo della Gorgone quando Perseo le tagliò il capo, [...] cielo a tirare per Zeus il carro del tuono. Quando il Monte Elicona cominciò a salire verso il cielo per il piacere datogli dal canto delle Pieridi in gara con le Muse, P. per ordine di Posidone lo arrestò con un colpo di zoccolo che fece sgorgare la ...
Leggi Tutto
Studioso di tradizioni popolari (Lugo 1893 - Roma 1974). Dapprima insegnante nelle scuole secondarie, poi prof. di storia delle tradizioni popolari nell'univ. di Roma, dal 1933 come incaricato e dal 1949 [...] rappresentazione sacra (1940); Guida allo studio delle tradizioni popolari (1941); Poesia e vita di popolo (1946); Fenomenologia del canto popolare (2 parti, 1947-49); Le origini del teatro italiano (1955); Lei ci crede? Appunti sulle superstizioni ...
Leggi Tutto
Poeta e critico inglese (Gloucester 1849 - Woking, Surrey, 1903). Iniziò l'attività poetica durante una lunga degenza in ospedale (1873-75) scrivendo i bei versi di carattere impressionistico poi raccolti [...] untaries, 1893; cui si aggiunse, durante la rivolta boera, For England's sake, 1900) e A song of speed (1903), canto alla velocità dell'automobile. Sono questi versi che gli procurarono fama tra i contemporanei, ma la sua produzione migliore rimane ...
Leggi Tutto
canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...