Musicista (Mantova 1814 - Parigi 1891). Studiò al Conservatorio di Milano. Nel 1838 si trasferì a Parigi, francesizzando il suo cognome. Scrisse opere teatrali, fra cui Rosmunda (1840), Le tre nozze (1851) [...] e La voix humaine (1861), musiche strumentali sinfoniche e da camera, arie e melodie. Fu anche direttore d'orchestra e maestro di canto. ...
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GABUSSI, Rita
Giovanna Di Fazio
Nacque a Bologna tra il 1810 e il 1815 dall'avvocato e patriota Giuseppe, fratello del compositore Vincenzo, e da una certa Claudia. Iniziò giovanissima a Bologna lo [...] di V. Bellini e successivamente ne La prigione di Edimburgo di F. Ricci (13 marzo). Ancora nel 1838 si recò a Parma, dove cantò al teatro Regio in Ines de Castro di G. Persiani (26 dicembre), e l'anno seguente ne Il giuramento di S. Mercadante (21 ...
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CHIGI SARACINI (Chigi degli Useppi Saracini Lucherini), Guido
Cesare Orselli
Nato a Masse (Siena) l'8 marzo del 1880 da Antonio e da Giulia Griccioli, di antica famiglia patrizia nella quale erano state [...] la Natività del Signore e la Suite "della tabacchiera" di Ottorino Respighi.
Tra le composizioni si ricordano: numerose liriche per canto e pianoforte su testi di Trilussa, D'Annunzio, Russo; un Andantino e Pensando per pianoforte, una Lauda per la ...
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GIARDA, Francesco
Salvatore de Salvo
Nacque a Cassolnovo (Pavia) il 26 febbr. 1854 da Serafino. Intrapresi nel 1869 gli studi di pianoforte, composizione e organo presso il conservatorio di Milano, [...] 'interpretazione del Concerto in la minore di R. Schumann. Il G. si perfezionò successivamente con S. Pucci (canto e flauto) e con A. Busti (canto e pianoforte) al conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Divenuto organista a Trecate (Novara), si ...
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BERNASCONI, Antonia
Raoul Meloncelli
Nata a Stoccarda nel 1740 circa dal primo matrimonio della moglie del compositore Andrea, che le diede il proprio cognome e ne curò la prima educazione musicale, [...] nell'Artaserse di V. Manfredini e nell'Ezio di G. Gazzaniga. Si trasferì poi a Napoli per la stagione 1772-73 e cantò al Teatro S. Carlo con G. Aprile diverse opere: La Clemenza di Tito di P. Anfossi, Achille in Sciro di A. Amicone, Ipermestra di ...
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BURZIO, Eugenia
Angelo Mattera
Nacque a Poirino (Torino) il 20 giugno 1882 da Maurizio, chirurgo, e da Margherita Ducato. Manifestata fin da bambina una spiccata vocazione musicale, si dedicò in un [...] ), nel ruolo di Fleana, e del Goffredo Mameli, il27 apr. 1916 al teatro Carlo Felice di Genova. Per l'ultima volta cantò nel 1919, al teatro Lirico di Milano nella Marion Délorme di Ponchielli riprendendo quel personaggio e animandolo di un soffio di ...
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polifonia
Guido Turchi
L’insieme armonico di molti suoni
Il termine polifonia, di origine greca, significa «molti suoni» e indica un tipo di scrittura musicale che prevede l’insieme simultaneo di più [...] concerti e sinfonie. La polifonia impronta tutta la musica colta occidentale
Importanza e origini
Alle origini della polifonia ci fu il canto a più voci – acute e gravi – che si sviluppò dal tardo Medioevo in poi e che veniva praticato da gruppi ...
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Architettura
Nelle chiese occidentali, lo spazio destinato ai cantori e al clero durante le funzioni liturgiche; ne è parte integrante l’insieme dei sedili, in origine semplici banchi di marmo, in seguito [...] c. comincia a perdere d’importanza; nella commedia di mezzo manca la parabasi e il c. è ridotto a intermezzo di canti e danze.
Presso i Romani il c., tratto sulla scena, comparve solo negli intervalli dell’azione; solo esempio di intermezzo corale ...
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Musicologo (Southsea, Hampshire, 1892 - Midhurst, West Sussex, 1982). Allievo della Royal academy of music di Londra, dal 1920 al 1930 è stato consulente pedagogico della casa discografica His master's [...] rivista The Gramophone dal 1921, ha collaborato con la BBC alla produzione di programmi musicali dal 1940. Studioso di canto gregoriano, ha pubblicato varî saggi tra cui: The interpretation of plainchant (1937); How to listen to music (1948); Music ...
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Musicista (Crescentino 1822 - Hove, Sussex, 1903). Allievo di A. Rolla e N. Vaccai, fu direttore d'orchestra in Italia e, con maggior fortuna, all'estero, soprattutto in Inghilterra e in America. Ancora [...] oggi restano in repertorio molte sue musiche di danza (valzer cantati, tra i quali Il bacio, ecc.) e alcune romanze per canto e pianoforte. Ha lasciato un volume di ricordi (My reminiscences, 1896). ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...