Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] e nella commedia del primo Aristofane. Armonia per lo più dorica, solenne, e ritmo peonico-cretico aveva, in origine, il peana, canto liturgico in onore di Apollo o di Artemide.
Pindarico Dal nome del poeta Pindaro (6°-5° sec. a.C.), v. asinarteto ...
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BENEDETTO II, papa
Ottorino Bertolini
Figlio di un Giovanni, appartenente a famiglia romana, aveva percorso nel clero cittadino tutta la carriera ecclesiastica, dalla Schola cantorum sino all'ordinazione [...] precisare che il nuovo papa aveva servito la Chiesa "ab ineurite aetate", e che "a puerili aetate" aveva studiato il canto liturgico e le Sacre Scritture: erano i tratti che caratterizzavano quanti, nati da famiglia romana, avevano fatto parte sin da ...
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COLOMBANO (Columba, Columbanus), santo
Donald A. Bullough
Nacque, secondo quanto ci è dato stabilire sulla base dei Vitae Columbani abbatis discipulorumque eius libri, nel Leinster, la provincia più [...] per la prima volta le sue doti componendo un commento ai Salmi "in lingua elegante" e molti altri testi per il canto o per l'insegnamento.
Più di trenta scritture in celtico nella caratteristica scrittura ogamica, prevalentemente del sec. V, sono le ...
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LIBRI LITURGICI
E. Palazzo
Libri utilizzati dai ministri della gerarchia ecclesiastica nell'esercizio del culto (messa, ufficio, sacramenti).Prima del periodo in cui si costituirono i l. liturgici (secc. [...] partecipanti alla cerimonia. A partire dal sec. 11°, il celebrante era tenuto a recitare, forse a bassa voce, le parti cantate della messa, anche se esse venivano eseguite dal coro, come anche le diverse letture allora pronunciate dal diacono e dal ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] sé, d’un approdo più solido.
Poi è la guerra, il trauma nervoso e la riforma al servizio militare. E nel 1922 i Canti anonimi, là dove la crisi prosegue, in versi più scarni – specie quelli bellici – e s’annuncia risolvibile, senza forzare il poi nel ...
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DI CAPUA, Annibale
Matteo Sanfilippo
Nacque a Napoli verso la metà del XVI secolo da Vincenzo, terzo duca di Termoli, e Maria Di Capua, figlia di Ferrante, secondo duca.
I Di Capua erano di antica nobiltà: [...] fu inviato a studiare giurisprudenza a Padova, dove conobbe Torquato Tasso, che lo ricordò nel manoscritto del Rinaldo (VIII canto) come suo protettore. All'epoca (1562) il D. doveva già essere sacerdote ed era considerato futuro successore dello zio ...
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CICCONE, Michelangelo
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Morro presso Notaresco (Teramo) il 17 genn. 1751 da Domenico Francesco e da Romilda Ferrigni di Pescara, secondogenito di sei firatelli, di cui [...] .).
La sentenza fu eseguita il 18 genn. 1800, sulla Piazza del Mercato di Napoli.
Fra le opere, oltre alle citate: un canto epitalamico, La pace d'amore;un'elegia, In morte di d. Margherita Branciforti;una canzone, Per la promozione di A. Pignatelli ...
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WIRZ, Johan Jakob
Mistico, nato a Basilea il 22 gennaio 1778, ivi morto il 25 settembre 1858. Tessitore di professione, cominciò ad atteggiarsi a profeta e a portavoce della divinità nel 1826 e come [...] , la cena e l'estrema unzione; il purgatorio purificherà le anime prima del loro ingresso in cielo. Il culto esclude il canto, ammette solo la preghiera giornaliera e si dirige anche a Maria come regina del cielo e madre di tutti i fedeli. La ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] 129; cf. i mss. di Parigi, Bibliothèque Mazarine, Lat. 795, e Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. Lat. 729).
Il Canto di Manfredi e il Liber de Pomo sive de morte Aristotilis, a cura di B. Nardi-P. Mazzantini, Torino 1964.
Un ...
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Linguistica
I. sillabica Il variare dell’altezza della voce nella pronunzia di una sillaba, in sostanza una forma particolare d’accento. L’i. interessa solo i componenti sillabici nella cui articolazione [...] con questo). Anche la nota o le prime note, eseguite con uno strumento, quando esse indichino il tono in cui cantare un pezzo musicale.
Nella pratica dell’esecuzione, proprietà del suono emesso esattamente all’altezza dovuta.
Frase iniziale d’un ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da due muri che s’incontrano, sia dalla parte...