Introduzione Nel 1939, in esilio volontario a Le Baule, in Francia, Carlo Levi scrive il suo primo libro, Paura della libertà. Si tratta di un’opera che, per le sue caratteristiche particolari, si distacca [...] può essere letto come una sorta di storia sacra “in nuce”, che comincia con la genesi del mondo, presentata come uscita dal caos e dall’indifferenziato […] e si conclude con la visione della fine dei tempi» (D’Elia 2016: pag. 438).Ernst Bloch e la ...
Leggi Tutto
Reso noto in Europa dal film di Akira Kurosawa, Rashōmon (1950) tratto in parte dall’omonimo racconto, Akutagawa Ryūnosuke (1892-1927) è uno degli autori più emblematici del periodo Taishō (1912-1926), [...] lacerazioni che attraversano la realtà, e l’autore, non più demiurgo, ma sarcastico commentatore, resta impotente di fronte al caos dell’universo che ha fabbricato.Come nota Tsuruta, una delle ragioni del successo di Akutagawa in Europa e in America ...
Leggi Tutto
Poesia e verità «Coro diverso di grida, di lamenti, di voci oscure e di violenza; paese straniero abitato di mostri, di immagini di spavento e di mistero; tempo senza felicità e senza speranza, pieno di [...] » (Levi 2001: 132). Nella narrazione mitica da cui muove il discorso di Levi si parte dall’assunto dell’esistenza di un caos originario e indifferenziato, di una massa informe «priva di ogni qualità, e piena di ogni passiva potenza» (ivi, p. 189) che ...
Leggi Tutto
Nel contesto bellico, numerosi sono i fattori che possono influenzare gli esiti di un conflitto. A livello storico, da questo punto di vista, relativamente poco note ma non rare sono le situazioni in cui [...] parte di tradizioni rappresentative di un’identità culturale, che se presa d'assalto da un esercito nemico può portare al caos tra i soldati, alla paura nella popolazione e di conseguenza, talvolta, alla perdita della battaglia.Per saperne di più ...
Leggi Tutto
Il rapporto tra lingua, società e storia, tra sincronia e diacronia, tra rigidità e mobilità delle strutture linguistiche, tra lingua scritta e lingua parlata, lo scarto tra italiano e dialetto non sono solo un denso impasto di concetti astratti, spesso confinati ai testi di linguistica o di filologia. Essi individuano, invece, un inizio e una fine con soggetti ben concreti: chi parla ...
Leggi Tutto
Immaginate di avere tra le mani una trilogia di circa mille pagine: la copertina è bianca con sopra la fotografia di un palloncino fucsia ben arrotolato a riprodurre un cigno; sul cigno un riflesso: una [...] e la virtualità intrinseche del reale vengono messe in primo piano cercando di riportare il lettore al centro di quel caos indecifrabile da cui cerca costantemente di allontanarsi. Se torniamo ora alla domanda iniziale – qual è il fine di questo ...
Leggi Tutto
Il clima di fermento artistico che caratterizza tutta l’Europa dei primi decenni del Novecento decreta la nascita di diversi movimenti di avanguardia, i quali hanno l’opportunità di rinnovare radicalmente [...] movimento e quindi l’opera d’arte. Per Klee tutto nasce dal punto grigio, il quale è l’unica possibile rappresentazione del caos, è un punto non dimensionale, tra le dimensioni, ma che, dal momento che è stabilito, ci conduce «al momento cosmogonico ...
Leggi Tutto
Centro e periferia. Capire come si formano e si mescolano questi due elementi della città è cercare una via per comprendere meglio quest’ultima, il luogo in cui l’uomo vive e si muove, lo spazio nel quale [...] e non, aree industriali e commerciali e aree verdi. Lo sprawl dunque appare chiaramente come un fenomeno di disordine e caos, portatore di un nuovo stile e di una nuova estetica, quella della frammentazione, della una rottura della continuità e ...
Leggi Tutto
Dante e Fellini: due icone incontrastate dell’italianità, figure-simbolo di due arti, di due mondi del possibile, la letteratura e il cinema, che pur nelle loro differenze di codice sono state e sono ancora [...] del cinema Gian Piero Brunetta "Fellinia", come se si trattasse di una città o di un mondo a sé in cui in un caos "infernale" si radunano i mille volti del regista, ciascuno con la propria storia da narrare, in ognuna delle quali troviamo Fellini ...
Leggi Tutto
càos (ant. cao; pop. càosse e ant. caòsse) s. m. [dal lat. chaos, gr. χάος (che contiene la stessa base χα- dei verbi χαίνω, χάσκω «essere aperto, spalancato»; cfr. χάσμα «voragine»)]. – 1. Nelle antiche cosmologie greche, il complesso degli...
morettizzare
v. tr. Adeguare alle caratteristiche e allo stile di Nanni Moretti. ◆ «Ragazzi, guardate che sono cose che succedono nella vita». Nanni Moretti vuol tagliar corto sulla scena del sesso in «Caos Calmo», dall’8 febbraio in 300 copie...
Filosofia
Nelle antiche cosmologie greche, la gran ‘lacuna’ o vuoto originario preesistente alla creazione del ‘cosmo’. Questo ‘vuoto’ non è da identificare con lo spazio infinito privo di contenuti della fisica, ma come l’essere ancora spalancato...
. Il nome greco, χάος (connesso con χαίνειν, χάσκειν "essere aperto, spalancato"), indica in genere un'"apertura" una "lacuna" nella continuità delle cose: s'intende quindi come esso sia stato adoperato per denominare la gran lacuna originaria,...