L'Ottocento: biologia. Fisiologia e medicina sperimentale
Frederic L. Holmes
Fisiologia e medicina sperimentale
Nel corso dell'Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: [...] secretorie era il mezzo che consentiva di ampliare la superficie delle membrane in cui le reti dei capillarisanguigni entravano in immediato contatto con le sottili ramificazioni dei dotti secretori. Le sostanze, concludeva Müller, dovevano passare ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] o circolatorio, il cuore regola la circolazione del sangue in tutto il c. per mezzo dei vasi sanguigni (vene, arterie, capillari). Questo consente a ogni singola cellula di soddisfare il proprio fabbisogno di ossigeno e sostanze nutritive. L ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] riescono a fare crescere in laboratorio una rete di capillari umani a partire da cellule endoteliani e cellule tumorali ingegnosamente che l'acetilcolina induce il rilassamento dei vasi sanguigni solo se questi ultimi sono intatti. Egli ipotizza ...
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Chirurgia
Pietro Valdoni
di Pietro Valdoni
Chirurgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico della chirurgia: a) l'antica chirurgia; b) la chirurgia medievale; c) le università; d) la chirurgia [...] di sangue. K. Landsteiner, nel 1901, a Trieste, scoprì i gruppi sanguigni A, B, O, e consentì quindi di classificare gli uomini in quattro i sinusoidi portali, in dipendenza del fatto che i capillari del lobulo, al pari delle cellule, degenerano. L ...
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Scienza greco-romana. La medicina nel mondo ellenistico-romano
Heinrich von Staden
La medicina nel mondo ellenistico-romano
Il secolo seguito alla morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., fu [...] sue opere sono descritti con mirabile accuratezza numerosi vasi sanguigni, tra cui in particolare le arterie e le vene arterie da un sistema di anastomosi (synanastomṓseis), o connessioni capillari, esteso a tutto il corpo. Il sangue che fuoriesce da ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Frederic L. Holmes
Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Si è spesso ritenuto che la fisiologia del XVIII [...] si poteva seguire il percorso del sangue fin nei vasi sanguigni arteriosi e venosi più piccoli. Gli effetti del peso aorta di un cane, fuoriusciva attraverso gli orifizi dei piccoli capillari del suo intestino, con la velocità alla quale essa ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Tardo iatromeccanicismo e animismo: Boerhaave, Hoffmann, Stahl
François Duchesneau
Tardo iatromeccanicismo e animismo: Boerhaave, Hoffmann, Stahl
Dal microstrutturismo [...] di diverso genere, costituiti per l'essenziale dalla massa sanguigna, percorrono con un movimento circolare il complesso sistema vascolare strutture sottili. Stahl rilevava infatti come i capillari, nella transizione dalle arteriole alle venule, si ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Renato G. Mazzolini
Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Albrecht von Haller (1708-1777) [...] un notevole significato fisiologico: essi, infatti, "ebbero per la dottrina della circolazione sanguigna un'importanza analoga a quella della scoperta dei capillari polmonari, poiché la dimostrazione di vasi destinati alla nutrizione dei polmoni ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] tedesco Theodore Leber (1840-1917) scoprì che sottili capillari riempiti di batteri o di materiale settico impiantato nella iniziò a delinearsi nel 1901 con l'identificazione dei gruppi sanguigni AB0 da parte di Karl Landsteiner, il quale, per ...
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placenta
placènta s. f. [lat. scient. placenta, dal lat. class. placenta «focaccia», e questo dal gr. πλακοῦς -οῦντος, propr. agg. sostantivato «che ha forma schiacciata», der. di πλάξ πλακός «superficie piana e larga»]. – 1. In embriologia:...
intercapillare
agg. [comp. di inter- e capillare]. – Nel linguaggio medico, che è interposto tra i capillari sanguigni: zone i.; o che interessa lo spazio tra i capillari: glomerulosclerosi intercapillare.