Economista inglese, nato a Londra il 24 luglio 1900. Fellow del Trinity College di Cambridge e reader di economia all'università di Cambridge (Inghilterra).
Il D. è economista di formazione marxista e [...] of capitalism (Londra 1946; tr. it., Milano 1958), che contengono un'illuminante analisi del trapasso dal feudalismo al capitalismo e della successiva evoluzione di questo. Di notevole importanza, per densità di contenuto e per rigore analitico, sono ...
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CONSUMI
Stefano Zamagni e Gerardo Ragone
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Definendo il consumo come l'atto economico mediante il quale i beni vengono distrutti per soddisfare bisogni oppure [...] quella che in qualche modo si rifà alle tesi sottoconsumistiche, ispirandosi a Karl Marx e a Michał Kalecki. In un passo del Capitale Marx scrive: "La causa ultima di tutte le crisi effettive è pur sempre la povertà e la limitazione di consumo delle ...
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Decentramento produttivo
MMaurizio Zenezini
di Maurizio Zenezini
SOMMARIO: 1. Premessa. ▭ 2. Decentramento produttivo e rapporti tra imprese. ▭ 3. Teorie del decentramento produttivo e rapporti tra [...] la nozione di rottura epocale tra i due paradigmi di produzione, errata l'idea che l'organizzazione dei diversi capitalismi stia procedendo in un'unica direzione.
In primo luogo, il decentramento produttivo non è un fenomeno univoco. Accanto agli ...
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Problemi storici del sottosviluppo
Guido Pescosolido
La categoria economica del sottosviluppo fu elaborata nella seconda metà del 20° sec. con l’inizio del processo di decolonizzazione e fu posta in [...] e dell’America Latina equivalevano ad appena il 3,5% del reddito dei Paesi industrializzati). Si era visto che i capitali investiti nei Paesi arretrati erano stati assai nettamente inferiori a quelli investiti nella madrepatria. Se era vero che il ...
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Economista (Düsseldorf 1873 - Tubinga 1957), prof. nelle univ. di Praga (1908) e di Bonn (1917-39); allievo di G. Schmoller e direttore dello Schmollers Jahrbuch (1917-38), è considerato, con W. Sombart [...] caratteristiche economiche generali di una particolare epoca storica (per es., stile economico delle città medievali, del capitalismo di mercato, dell'intervento pubblico, ecc.). Una teoria economica generale includerebbe tante teorie storiche quanti ...
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Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] profitto, così come la spiega Smith, è riconducibile a un atto di dominio che il lavoratore salariato subisce da parte del capitalista, il quale gli sottrae una parte del prodotto del suo lavoro e se ne appropria sotto forma di profitto. Marx osserva ...
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NEP
Sigla del russo Novaja ekonomičeskaja politika («nuova politica economica»). Insieme di misure di politica economica adottate nel 1921 dal governo russo. Avviata dall’introduzione di un’imposta in [...] , nelle aziende già nazionalizzate, forme di gestione privata (affitto, concessione). La NEP significò un parziale ritorno al capitalismo, con la riserva che dovesse trattarsi di un periodo transitorio; la sua applicazione, voluta da Lenin, fu causa ...
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Economista, umanista e scrittore spagnolo (Barcellona 1917 - Madrid 2013). Cresciuto a Tangeri, superati i difficili anni della guerra civile spagnola ha intrapreso la carriera universitaria. Professore [...] i novant’anni, S. è uno degli intellettuali spagnoli più conosciuti nel mondo; strenuo oppositore del neoliberismo e del cosiddetto capitalismo selvaggio, nell’Occidente contemporaneo vede tutti i segni di una decadenza morale e sociale e nel 2009 ha ...
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EINAUDI, Luigi
Riccardo Faucci
Nacque a Carrù (Cuneo) il 24 marzo 1874, da Lorenzo, ricevitore delle imposte di quel Comune, e da Placida Fracchia. Nel 1888, morto prematuramente Lorenzo, la vedova [...] totalitarismo presente. Di qui il consenso per le tesi dell'economista tedesco Wilhelm Roepke, espresso in saggi quali Economia di concorrenzae capitalismo storico. La terza via fra i secoli XVIII e XIX, in Riv. di storia econ., VII (1942), 2, pp. 49 ...
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TECNICA (XXXIII, p. 378)
Valerio TONINI
Nel mondo contemporaneo il concetto di t. ha assunto un'importanza dominante e più impegnativa che nel passato, in quanto un'attività rivolta a ottenere un determinato [...] e sociologiche, le quali ispirano anche nuove ideologie, quali il neo-capitalismo e il neosocialismo, in opposizione alle formulazioni classiche del capitalismo e del marxismo ottocenteschi.
La formazione dell'ingente numero di tecnici specialisti ...
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capitalismo
s. m. [der. di capitale3, sull’esempio del fr. capitalisme]. – Termine, originariamente introdotto dalla critica socialista e poi generalmente accolto dalla scienza e dalla storiografia economica, col quale si indica il sistema...
capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...