Capitanodiventura (n. Cotignola, Ravenna, 1369 - m. presso Pescara 1424). Dopo essere stato al seguito di Boldrino da Panicale, capitano delle genti del papa, passò ad Alberico da Barbiano, poi a Francesco [...] passare il fiume Pescara, lo S. affogò. Ottimo soldato e buon capitano, ma politico mediocre, fu una semplice pedina nel gioco dei pretendenti e dei favoriti del regno di Napoli. Attraverso i suoi matrimonî seppe incrementare e consolidare la fortuna ...
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Capitanodiventura (n. 1320 circa - m. Costantinopoli 1367). Dal servizio degli Scaligeri passò a quello dei Visconti; nel 1359, comandante supremo delle milizie viscontee, tenne testa alle schiere di [...] (1364) fra i Visconti e i Guelfi, il D. fu inviato dalla Serenissima a domare la sommossa dei coloni veneziani di Candia, in rivolta perché esclusi dalle magistrature della madrepatria. Quindi passò il mare per combattere i Turchi, quando la morte ...
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Capitanodiventura italiano (Barbiano 1348 circa - Castello della Pieve 1409). Dopo aver partecipato nel 1377 alla conquista di Cesena, A. costituì, per primo, una compagnia diventura (detta di s. Giorgio) [...] in compenso il titolo di gran connestabile del Regno, di re Ladislao di Napoli, per il quale dirigeva l'invasione della Toscana, quando lo colse la morte. La compagnia di A. divenne il prototipo, per circa un secolo, delle compagnie diventura ...
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Capitanodiventura (n. 1455 circa - m. Aversa 1520); prima al servizio di Carlo VIII, cui facilitò l'invasione del Napoletano, passò poi agli Aragonesi di Napoli (che gli concessero in feudo Tagliacozzo), [...] dai sovrani aragonesi (Ferdinando II il Cattolico lo confermò nei feudi d'Abruzzo e altri gliene diede), continuò al servizio di Giulio II la lotta contro i Francesi, e dopo aver sottoscritto (1511), per la mediazione del papa, la "pace romana ...
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Capitanodiventura (Lavinio 1460 circa - Milano 1523); come il cugino Fabrizio, servì Carlo VIII e poi Ferdinando II d'Aragona contro di questo. Nominato gran connestabile dal re Federico I, al momento [...] , combatté contro Venezia nella lega di Blois (1513: vittoria di Creazzo). Nel 1515, capitano generale di Massimiliano II Sforza, duca di Milano, nel tentativo di impedire la discesa delle truppe di Francesco I di Francia per la riconquista del ...
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Capitanodiventura (sec. 16º). A capo di truppe imperiali combatté contro F. Ferrucci, che aveva riconquistato Volterra dopo la sua ribellione: nel celebre scontro di Gavinana (1530) uccise crudelmente [...] Ferrucci, già gravemente ferito. Dopo la caduta di Firenze fu inviato da Carlo V a combattere in Ungheria. ...
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Capitanodiventura (n. 1370 circa - m. Padova 1443). Educato alla scuola di Braccio da Montone, combatté (1437) contro i Milanesi al passaggio dell'Adda, in difesa di Venezia. Tra le sue imprese di guerra [...] soccorrere Brescia assediata, la vittoria, il 9 nov. 1439, a Tenno insieme a F. Sforza sul capitano visconteo Piccinino, e la riconquista, nello stesso mese, di Verona, presa il 17 nov. da quest'ultimo. Fu questa l'ultima impresa del G.; colpito da ...
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Capitanodiventura (n. Soncino 1370 - m. 1425) al servizio di Ugolino Cavalcabò, signore di Cremona, contro i Ghibellini; approfittando della discordia tra questo e il nipote Carlo Cavalcabò, si impadronì [...] Soncino (1408), nonché la nomina a vicario imperiale in Cremona e la conferma del titolo di conte di Soncino, col marchesato di Castelleone (1413), dall'imperatore Sigismondo, che accolse magnificamente nella sua città insieme all'antipapa Giovanni ...
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Capitanodiventura (n. Irslingen o Verslingen - m. 1354); costituì (1340 circa) in Italia una delle prime compagnie mercenarie. Fu al servizio di Pisa contro Firenze (1342-43), guerreggiò nelle Romagne [...] una compagnia di 500 cavalieri, si pose al servizio dei Manfredi di Faenza e degli Ordelaffi di Forlì; l'anno dopo, passò al soldo di Mastino della Scala. Feroce e spietato, portava scritto sulla corazza "nemico di Dio, di pietà e di misericordia". ...
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Capitanodiventura (n. 1490 circa - m. Napoli 1557), figlio di Fabrizio, nel 1520 divenne gran connestabile del regno di Napoli. Prese parte con l'esercito imperiale all'assalto e al sacco di Roma (1527). [...] Fu fatto più tardi prigioniero (nella battaglia di Capo d'Orso) da Filippo Doria, che finì col metterlo a capo delle sue milizie. Ebbe poi il governo degli Abruzzi, e col principe d'Orange partecipò all'assedio di Firenze. Morì in prigione, accusato ...
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capitano
(ant. capitànio) s. m. (f. -a; spesso al masch. anche con riferimento a donna) [lat. *capitanus, variante del lat. tardo capitaneus, der. di caput -pĭtis «capo, testa»]. – 1. Chi è a capo, spec. di un corpo armato: Canto l’armi pietose...
bandiera
bandièra s. f. [der. di banda2 «insegna, compagnia, ecc.»]. – 1. a. Drappo, generalm. di lana leggera, di varia forma e dimensione, di un solo colore o a più colori disposti verticalmente o a strisce orizzontali, e attaccato a un’asta...