Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] si intende tranne che su un punto: l’ingombro rappresentato dalla persona del re che «crede proprio di essere un gran capitano», come gli scrive Cialdini, ma «assolutamente non capisce nulla e può rovinare ogni cosa» (Montanari 1996, p. 666).
Alte ...
Leggi Tutto
Organizzazione militare
Giovanni Amatuccio
Nel Regno di Sicilia Federico II ereditò in parte l'organizzazione militare già delineata dai re normanni, apportandovi cambiamenti e modifiche relativi soprattutto [...] dai capitanei. La differenza tra la carica di marescallus, nell'accezione alta del termine, e quella di capitano è da individuare nel carattere d'istituzione permanente della prima, contrapposto a quello temporaneo della seconda. Infatti, i ...
Leggi Tutto
Antonio Martino
Forze Armate
Il mestiere delle armi
Professionisti per le Forze Armate
di Antonio Martino
9 dicembre 2004
Con l'ingresso delle ultime 800 reclute nell'Esercito si conclude la coscrizione [...] . Nel 15° secolo le Signorie italiane assoldavano compagnie di ventura sempre più piccole e talvolta anche mercenari isolati; il capitano generale di una certa signoria disponeva, è vero, di una condotta propria, ma questa non rappresentava che una ...
Leggi Tutto
capitano
(ant. capitànio) s. m. (f. -a; spesso al masch. anche con riferimento a donna) [lat. *capitanus, variante del lat. tardo capitaneus, der. di caput -pĭtis «capo, testa»]. – 1. Chi è a capo, spec. di un corpo armato: Canto l’armi pietose...
capitare
v. intr. [lat. *capitare, der. di caput -pĭtis «capo»] (io càpito, ecc.; aus. essere). – 1. a. Far capo, metter capo, quindi giungere, arrivare, ma di solito per caso o incidentalmente: capitai per fortuna in casa di amici; se càpita...