vanità (vanitade; vanitate)
Guido Favati
Contrapposto com'è a cosa salda (Pg XXI 135), indica l'inconsistenza, l'impalpabilità di una cosa. Stazio, trascinato da un impeto di rispetto e di affetto per [...] Virgilio, si china ad abbracciargli le ginocchia, e non afferra niente, proprio com'era capitato a D. con Casella nell'Antipurgatorio, e commenta: Or puoi la quantitate / comprender de l'amor ch'a te mi scalda, / quand'io dismento nostra vanitate, / ...
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Scrittore, nato a Marradi (Firenze) il 20 agosto 1885. Figlio di un maestro elementare, condusse vita disordinata e randagia. Viaggiò in parecchi paesi d'Europa e d'America, facendo i più diversi e spesso [...] più umili mestieri. Per qualche tempo fu studente di chimica a Bologna. Capitato a Firenze, nel 1913, fra gli scrittori della Voce e di Lacerba, ebbe da essi, e specie dal Soffici e dal Papini, i primi incoraggiamenti e riconoscimenti letterarî. Ma ...
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Nei Vertebrati Tetrapodi, la regione basale, o basipodio, del segmento distale degli arti anteriori, corrispondente al tarso degli arti posteriori. Il c. è costituito da due serie di ossa (carpali), una [...] scafoide, dal semilunare, dal piramidale e dal pisiforme. Il secondo appartiene alla mano ed è costituito dal trapezio, dal trapezoide, dal capitato e dall’osso uncinato. L’articolazione, una per ogni dito, tra le ossa del c. e i metacarpi è detta ...
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covercianese
s. m. Per metonimia topografica, il linguaggio fantasioso e talvolta improvvisato tipico del Centro tecnico della Federazione Italiana Giuoco Calcio, che ha sede a Coverciano.
• Il covercianese, [...] ormai ci vuole il vocabolario. Anzi, il più delle volte, non serve neanche quello. [...] L’uso la fa sempre da padrone. È capitato più volte che nella storia della nostra lingua sia stato l’uso «errato» a imporsi, ad attecchire e diventare dopo un po ...
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Genere di Uccelli appartenente alla famiglia degli Alcedinidi. Si nutrono come il Martin pescatore o Uccello Santa Maria, di pesci, che afferrano con il loro enorme becco, volando alla superficie dei fiumi [...] e degli stagni. Molte specie sono americane; alcune si trovano anche nel vecchio continente. Il Martin pescatore bianco o nèro, Ceryle rudis (L.), comune sul Nilo, è capitato qualche volta in Europa. ...
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RUSCUS
Fabrizio Cortesi
Genere di piante Monocotiledoni della famiglia Gigliacee-Asparagoidee con fiori diclini, dioici, inseriti sui cladodî. Tepali verdastri in 2 verticilli di tre ciascuno; fiori [...] , nel quale è racchiuso l'ovario ovato-globoso, 3-loculare, con due ovuli per ogni loggia, sormontato da uno stimma capitato quasi sessile. Il frutto è una bacca globosa, rossa a maturità. Comprende 2 specie suffruticose, con foglie squamiformi, all ...
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non-Stato
(non Stato), s. m. Entità che non ha il riconoscimento giuridico di Stato.
• Il terrorismo è un nemico nuovo e complesso, nel quale precipitano e si trasfigurano molteplici immagini tradizionali [...] nella dicotomia moderna fra esterno e interno. (Carlo Galli, Repubblica, 5 maggio 2011, p. 42, Diario) • È già capitato che il governo abbia ribaltato, nel corso di un voto alle Nazioni Unite, una posizione importante di politica internazionale ...
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Uomo politico (n. 1170 circa - m. 1250 circa). Connestabile e per venti anni gran siniscalco di Raimondo Berengario IV, conte di Provenza. Alla morte del suo signore (1245) fu reggente e procurò il matrimonio [...] (Par., VI 127-142) e da Giovanni Villani nella sua Cronaca (VI, 90), per cui egli sarebbe stato un umile pellegrino capitato per caso in Provenza, che tenne l'amministrazione dei beni di Raimondo Berengario, e ne maritò le quattro figlie a quattro re ...
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Pasteur, Louis
Antonio Fantoni
Il grande scienziato che inventò la vaccinazione
Nato in Francia, Louis Pasteur trascorre tutta la sua vita realizzando scoperte fondamentali per la biologia e la medicina [...] , da lui fondato e tuttora polo mondiale della ricerca biologica
Quando si credeva ancora alla ‘generazione spontanea’
A tutti è capitato di leggere sulla confezione del latte che l’alimento è stato pastorizzato. Non si tratta di un riferimento ai ...
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FACCINI, Pietro
Marco Bussagli
Si suppone che sia nato a Bologna, attorno al 1562 (Marangoni, 1910), ma l'ipotesi non è suffragata da alcuna documentazione. Iniziò a dipingere piuttosto tardi, verso [...] strada della pittura, tanto più che era ".... in istato che potea vivere d'entrata, quando cominciò a dipingere", ma, capitato nella bottega dei Carracci per curiosare, fu ben presto messo in ridicolo dalla pungente ironia degli astanti, sicché colto ...
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capitato
agg. [dal lat. capitatus, der. di caput -pĭtis «capo»]. – Nelle scienze naturali, di organo o elemento che termina con un capo, con un rigonfiamento: peli c., stimma c., in botanica; poco com., aglio c., porro c., che ha il capo,...
capitano
(ant. capitànio) s. m. (f. -a; spesso al masch. anche con riferimento a donna) [lat. *capitanus, variante del lat. tardo capitaneus, der. di caput -pĭtis «capo, testa»]. – 1. Chi è a capo, spec. di un corpo armato: Canto l’armi pietose...