FOLGORE da San Gimignano (Iacobo di Michele)
Liana Cellerino
Uomo d'armi e poeta, figlio di un Michele che risulta già morto nel 1305, nacque a San Gimignano (presso Siena), forse tra il 1265 e il 1275, [...] spendereccia" senese di cui si parla nel XXIX dell'Inferno (vv. 120-131), soffermandosi Dante pellegrino a evocare con Capocchio la stravagante vanità dei senesi (così lo stesso codice Magliab. VII, 1066). L'identificazione fu cassata dal Navone con ...
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adocchiare
Federigo Tollemache
. Parasinteto verbale, che ricorre una volta nelle Rime, 3 volte nell'Inferno, 2 in ciascuna delle altre due cantiche, mai in prosa.
Il significato fondamentale di a., [...] ravvisare ", " vedere chiaramente ": nel primo passo tuttavia il Pézard (ad l.) preferisce interpretare il verbo nel significato più comune: Capocchio vede apparire sul viso del poeta, ch'egli sta fissando, un segno che gli fa pensare di essere stato ...
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Salimbeni
Renato Piattoli
Consorteria magnatizia senese di grande antichità, la quale ebbe numerosi palazzi, logge e torri.
Un Salimbene partecipò alla prima crociata, e fu nominato patriarca di Antiochia [...] famiglia, e precisamente figli di messer Giovanni S., lo Stricca e il Niccolò di If XXIX 125-129, ricordati da Capocchio quali esempi della vanità dei Senesi: Stricca in quanto scialacquatore, Niccolò in quanto goloso (che la costuma ricca / del ...
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secondare
Alessandro Niccoli
Ricorre solo nella Commedia, con il valore fondamentale di " seguire ", " tener dietro ", " venir dopo ", nello spazio o nel tempo.
Compare in Pg XXIX 91 come luce luce [...] spiaggia del Purgatorio, però ch'a le percosse non seconda (Pg I 105), " non cede ", flettendosi, alle percosse delle onde; Capocchio seconda a D. contra i Sanesi (If XXIX 133), gli " tiene bordone ", lo " asseconda " nel deridere la fatuità dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Alchimia, iatrochimica e arti del fuoco
Antonio Clericuzio
L’incerto statuto dell’alchimia
Con alchimia si indica un insieme di pratiche tra loro molto differenti, quali la trasmutazione dei metalli, [...] diede voce a una diffusa ostilità nei confronti dell’arte trasmutatoria, collocando due alchimisti (Griffolino d’Arezzo e Capocchio da Siena) nella bolgia dei falsari, mentre Franco Sacchetti nel Trecentonovelle (scritto nel 1392) usò il termine ...
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lebbra
Bruno Basile
Umberto Bosco
Nella forma lebbre, in If XXVII 95 Costantin chiese Silvestro / d'entro Siratti a guerir de la lebbre, dove designa la nota malattia. La forma è una variante arcaica [...] proporci un'alternativa, giacché al v. 82 scrive: si traevan giù l'unghie la scabbia, e al v. 124 qualifica Capocchio senz'altro come un lebbroso.
In realtà, le caratteristiche del morbo rilevate da D. sono, secondo i medici medievali, senz'altro ...
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collo
Domenico Consoli
. Il vocabolo - che non si trova mai adoperato nella prosa - ha normalmente senso proprio e si riferisce alla figura umana, come nell'abbraccio di Virgilio a D. (Lo collo poi [...] ha rivolto contro Dio il suo gesto sconcio e la sua schernevole bestemmia (XXV 5); l'anima furiosa di Gianni Schicchi giunse a Capocchio, e in sul nodo / del collo l'assannò, sì che, tirando, / grattar li fece il ventre al fondo sodo (XXX 29).
Nella ...
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tremare (tremere; le forme dittongate triemi, triema, si alternano, anche in prosa, a quelle senza dittongo)
Antonietta Bufano
Nelle sue numerose occorrenze, frequenti soprattutto nella Commedia e nella [...] (Buti, a Pd XIII 78; cfr. anche XXIII 66).
I commentatori spiegano con varie ragioni il ‛ tremare ' dei due falsari Griffolino e Capocchio, che stanno a sé poggiati, / com'a scaldar si poggia tegghia a tegghia (If XXIX 73-74) e che, al sentire che D ...
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due (Duo)
Federigo Tollemache
È presente con notevole frequenza in tutte le opere dantesche.
Nella Vita Nuova d. ricorre soprattutto come base di divisione e di suddivisione delle poesie (nove bipartizioni [...] ); XXVI 79 O voi che siete due dentro ad un foco (Ulisse e Diomede); XXIX 73 vidi due sedere a sé poggiati (Griffolino e Capocchio); XXX 25 vidi due ombre smorte e nude (Gianni Schicchi e Mirra); XXX 91 li due tapini / che fumman come man bagnate 'l ...
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DANIELE da Capodistria
Maria De Marco
Nacque probabilmente a Capodistria nellaprima metà del sec. XIV.
In mancanza di altre notizie relative a D., non resta che fare riferimento al suo unico scritto [...] in Dante, che tuttavia, appare più incline alla valutazione negativa, dal momento che ricorda due soli alchimisti, Guidolino e Capocchio, condannati tra i falsificatori di metalli (Inf. XXIX, 119, 137). Ma a partire dagl'inizi del Trecento gli studi ...
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capocchia
capòcchia s. f. [der. di capo]. – 1. Estremità rotondeggiante di spilli, fiammiferi, ecc. 2. scherz. Capo, testa, anche nelle espressioni eufem. popolari: fare, parlare a c., operare o discorrere in modo sconclusionato. ◆ Dim. capocchiétta,...