I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] nel 1747 a Pisa il "pantalone" Darbes. Più forti ancora furono in quell'estate a Livorno gl'inviti e le promesse del capocomico Medebac, e i sorrisi di "Rosaura" sua moglie. Il G. si decise; e ripassò l'Appennino nell'aprile del 1748, risoluto a ...
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DE LAUGIER, Cesare Niccolò Giovacchino, conte di Bellecour
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Portoferraio il 15 ott. 1789 da Leopoldo, capitano comandante di quella piazzaforte granducale, e da Francesca [...] fare "soldatesco e arrogante", e gli fu dato il soprannome di "general Medoni", dal nome di un capocomico particolarmento istrionesco. Anche alcuni ufficiali del suo reggimento si schierarono contro di lui, e nuove manifestazioni popolari spinsero ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] l'evasione fantastica. È nelle fiabe che Gozzi si ritrova, lungi dalla goldoniana verosimiglianza. E, nel 1761-1765, il capocomico Antonio Sacchi le dieci fiabe di Gozzi le mette in scena. Primadonna, però, della compagnia Teodora Ricci. A tutta ...
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capocomico
capocòmico s. m. [comp. di capo e comico s. m.] (pl. capocòmici, meno com. capicòmici). – Chi, nel passato, costituiva e dirigeva una compagnia teatrale: oggi le funzioni del capocomico sono svolte da enti o esercenti teatrali.
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. di più persone insieme): dare il segnale...